In Emilia-Romagna 40 incendi boschivi dall’inizio dell’anno
Estate di intenso lavoro per i Carabinieri Forestali dell’Emilia-Romagna nella prevenzione e repressione degli incendi boschivi. I dati diffusi dal Nucleo Informativo Antincendio Boschivo indicano che, dal 1° gennaio al 31 luglio, in regione si sono registrati 32 incendi boschivi, a cui si aggiungono 8 episodi ad agosto, per un totale di 40 eventi dall’inizio dell’anno.
Il bilancio non appare allarmante,
anche grazie al fatto che – salvo l’incendio di Calderino, a Monte San Pietro
(Bologna), del 19 luglio scorso – tutti gli episodi hanno interessato superfici
inferiori a un ettaro. A Calderino, invece, le fiamme hanno devastato circa 18
ettari di bosco, arbusti ed erba, lambendo l’abitato.
Quasi la metà degli incendi (47%) è avvenuta in provincia di Bologna, seguita da Modena (16%), Piacenza e Forlì-Cesena (12,5% ciascuna), Parma (9%) e Rimini (3%). Nessun incendio registrato, invece, nelle province di Ravenna, Ferrara e Reggio Emilia.
Dall’analisi emerge che circa il 60%
degli incendi boschivi bolognesi è stato causato da comportamenti negligenti,
imprudenti o imperiti: attività svolte senza l’intenzione di appiccare un rogo,
ma con conseguenze gravi. In circa la metà dei casi i responsabili sono stati
individuati e denunciati all’autorità giudiziaria: per loro, la legge prevede
pene da due a cinque anni di reclusione. Più rari, ma non assenti, i roghi
dolosi, puniti con l’arresto in flagranza e pene fino a dieci anni di carcere.
Presso la Sala Operativa Unificata
Permanente (SOUP) della Regione Emilia-Romagna è sempre presente un carabiniere
forestale, in costante collegamento con Vigili del Fuoco e Volontari di
Protezione civile. Grazie a questo coordinamento, è possibile inviare
rapidamente le pattuglie sul luogo dell’incendio nelle prime fasi, aumentando
le possibilità di individuare i responsabili.
L’appello
alla prudenza
I Carabinieri Forestali raccomandano la massima attenzione nell’accendere
fuochi: farlo solo nelle aree autorizzate e sorvegliate, evitando la
dispersione di braci, scintille e faville. Un gesto superficiale può
trasformarsi in un disastro ambientale e comportare pesanti conseguenze penali.
Dati
provinciali sugli incendi boschivi (1 gennaio – 31 luglio 2025)
·
Bologna:
15 (47%)
·
Modena:
5 (16%)
·
Forlì-Cesena:
4 (12,5%)
·
Piacenza:
4 (12,5%)
·
Parma:
3 (9%)
·
Rimini:
1 (3%)
·
Ravenna:
0 (0%)
·
Ferrara:
0 (0%)
· Reggio Emilia: 0 (0%)
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