Venerdì 22 e sabato 23 agosto le vie del borgo
medioevale si sono animate con sbandieratori, falconieri, artisti del fuoco,
giullari e figuranti in costume, per l’attesa rievocazione storica che ogni
anno richiama centinaia di visitatori in Appennino.
La due giorni si è aperta con il convegno storico-culturale “La montagna prima del Mille”, curato dal professor Renzo Zagnoni, che ha guidato il pubblico in un viaggio affascinante attraverso la vita e le vicende dell’Appennino prima dell’anno Mille. A seguire, degustazioni di piatti tipici nelle locande diffuse per il paese hanno offerto ai visitatori l’occasione di un tuffo nei sapori della tradizione.
Le serate sono state allietate da numerosi spettacoli: duelli, esibizioni di falconeria, acrobati, artisti del fuoco e giochi di bandiere. Lungo le strade del centro storico si potevano incontrare mercati di antichi mestieri, alchimisti, streghe, meretrici, lavandai e lebbrosi, per un’atmosfera che riportava indietro nel tempo. A metà serata, grande partecipazione per il corteo storico accompagnato da tamburi e chiarine, mentre i più piccoli hanno trovato spazio in laboratori e attività a loro dedicati.
Il contesto architettonico – con la
torre e i resti delle mura duecentesche – ha offerto la cornice ideale alla
rievocazione, che rievoca i secoli in cui Castel di Casio fu sede del
Capitanato della Montagna bolognese (XIII-XIV secolo), punto strategico tra
Bologna e Pistoia. Qui si tenevano sedute giuridiche, si risolvevano questioni
burocratiche e si svolgeva il mercato mensile, richiamando genti dai due
versanti dell’Appennino.
Oggi la manifestazione rappresenta un importante momento di aggregazione per la comunità: il paese si spoglia della modernità per rivestirsi del fascino del passato, grazie soprattutto all’impegno dei giovani che, con entusiasmo, ne curano l’organizzazione e mantengono viva una tradizione capace di unire storia e festa popolare.
Il link di Martina Mari in cui potete scaricare il girato della rievocazione
medievale di Castel di Casio con l'intervista al Sindaco Daniele Bertacci:
https://www.swisstransfer.com/d/efe288a3-f286-4387-bc14-eaf6a12cc57d

4 commenti:
Più facile "guardare indietro che guardare avanti". Senza idee. Roba vecchia riproposta. Guardate al futuro. Nostalgia dei tempi del Feudalesimo?. Gente che moriva di fame e nobili che tassavano anche il fumo che usciva dai camini. Affamatori del popolo. Nella costrizione del potente di turno. Ma cosa insegnate ai giovani?
Hai ragione fanno veramente schifo, vogliono vivere da principini e principesse, nessun futuro solo l'oblio.
Buongiorno Fabbriani, ma il "Liber Paradisus" andrebbe spiegato. Come la vede?
Hai centrato " L'aspetto oscuro": il sogno, " il desiderio di essere quello che non hanno mai potuto essere".
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