di Letizia Rostagno
«Serve
un cambio di passo nella gestione delle liste d’attesa sanitarie: le norme ci
sono, ma troppo spesso restano inapplicate». È questo il senso
dell’interpellanza presentata in Assemblea Legislativa da Marco Mastacchi ( nella foto), consigliere regionale di Rete Civica, che denuncia una forte
disconnessione tra il quadro normativo e la sua attuazione concreta da parte
delle Aziende Sanitarie.
Al centro dell’intervento, la mancata
applicazione del Decreto Legislativo
124/1998, che garantisce ai cittadini tempi massimi per le prestazioni
sanitarie e, in caso di superamento, il diritto a ottenerle in regime di libera
professione intramuraria (pagando solo il ticket), o in regime privato con
rimborso da parte del Servizio Sanitario Nazionale. «Una tutela fondamentale –
afferma Mastacchi – ma spesso ignorata nella pratica e anche nei provvedimenti
più recenti».
Tra questi, anche la Delibera della Giunta Regionale n. 620/2024,
che ha introdotto misure straordinarie per contenere le liste d’attesa,
imponendo alle Aziende Sanitarie di mantenere agende sempre aperte e accessibili, attivare preliste con contatto attivo dei pazienti
entro tempi certi e presentare Piani
Straordinari di produzione per ampliare l’offerta e ridurre i tempi.
Ma, secondo Mastacchi, l’applicazione
è lacunosa: la presa in carico diretta da
parte degli specialisti – che dovrebbero prescrivere e prenotare
direttamente esami e controlli – rimane un’eccezione. Nella realtà, i pazienti
sono spesso costretti a tornare dal Medico
di Medicina Generale (MMG) per farsi prescrivere quanto già indicato
dallo specialista, con conseguenti disorientamento, ritardi e aggravi
burocratici.
Una situazione particolarmente
critica per i pazienti cronici,
che si vedono talvolta negare l’accesso a controlli esenti da ticket. Se lo
specialista non prenota, il MMG può prescrivere solo in caso di riacutizzazione
o monitoraggio della malattia. In mancanza di disponibilità per visite di
controllo, viene spesso indicata una "prima visita", che annulla
l’esenzione e occupa spazi riservati ai nuovi pazienti.
Mastacchi denuncia inoltre che, nonostante le norme vigenti – come
l’art. 1, commi 282 e 284 della Legge
266/2005, che vietano la sospensione delle attività di prenotazione e
prevedono sanzioni –, le agende non risultano sempre aperte, e i pazienti
inseriti nelle preliste non vengono
sistematicamente contattati nei tempi previsti, compromettendo la
gestione delle priorità cliniche.
Grave anche, secondo il consigliere,
la mancata presa in carico continuativa
per controlli e approfondimenti, in contrasto con i principi sanciti dalla L.R. 29/2004 e dal Piano Regionale della Prevenzione, che
richiamano l’importanza di appropriatezza e continuità assistenziale.
Con l’interpellanza, Mastacchi chiede
al Presidente della Regione e
alla Giunta di:
·
attivare
sistemi di monitoraggio e verifica
pubblici sull’attuazione delle norme da parte delle Aziende Sanitarie;
·
garantire
il rispetto dell’obbligo di presa in
carico da parte degli specialisti, anche presso le strutture private
accreditate;
·
rendere
effettivamente prenotabili le visite di
controllo e gli accertamenti di monitoraggio, in particolare per i
pazienti cronici, assicurando loro il pieno
diritto all’esenzione dal ticket.
«Non bastano nuove delibere – conclude Mastacchi –. Serve un controllo concreto sull’attuazione e un impegno per semplificare i percorsi, eliminando gli ostacoli che oggi gravano soprattutto sui pazienti più fragili».

4 commenti:
Giusto
Giusto!
bravo, bravissimo, super!!!!!! COME NO.
Ha scoperto l'acqua calda.
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