mercoledì 2 ottobre 2019

Lettera aperta ai ragazzi di Greta

Riceviamo questa interessante e stimolante lettera dalla signora Alda:

Salvare il mondo? Certo che sì ma tutti debbono adoperarsi per farlo.
Voi ragazzi siete scesi in piazza per manifestare, per accusare la mia generazione (io sono nata nella prima metà del novecento) sull’aver ridotto il mondo così.
Quanto Vi capisco, però….però mi chiedo se Voi sareste disposti a vivere come io ho vissuto la mia infanzia. Vivevo in una borgatella sulle nostre colline bolognesi, l’aria era pulita, le masse di rifiuti non esistevano, l’acqua dei ruscelli era quasi potabile, la frutta si mangiava senza lavarla. Il mondo di allora, nei miei ricordi era splendido e vi voglio raccontare come vivevo.

Il riscaldamento consisteva in una stufa economica  sistemata in cucina che permetteva sia di riscaldare l’ambiente, sia di cucinare. Le stanze da letto in inverno erano gelide nel vero senso della parola. Sotto al letto venivano messe le mele per mantenerle al fresco: 
Prima di coricarci veniva messo nel letto il famoso 'prete con la suora' che consisteva in una struttura in legno che serviva a tenere le lenzuola alzate e all’interno della struttura un recipiente con braci. Il bagno in casa non c’era: di giorno si usciva e di notte usavamo un 'vaso da notte'. 

La luce elettrica era un miraggio e l’acqua potabile la si andava a prendere alla fontana non proprio vicino. Il bagno settimanale si faceva in una grande catinella con acqua piovana scaldata sulla stufa. Il bagno settimanale era un rito, il primo ad immergersi era il più piccolo della famiglia, poi di seguito gli altri componenti.

A scuola si andava a piedi e quando c’era la neve e il ghiaccio, per il freddo intenso, venivano messe dalle mamme delle bottigliette di acqua calda nelle tasche dei bambini per scaldare le manine. A scuola c’erano stufe di terracotta dove al mattino appoggiavamo guanti, sciarpe e cuffie di lana.

Tutto era molto ecologico: si scriveva con cannetta e inchiostro: Gli astucci erano scatoline di legno e non di plastica. La merenda (pane e frutta) veniva avvolta nella carta dello zucchero.

In casa non esisteva né lavatrice, né frigorifero né tantomeno il televisore.
Quando parlo della mia infanzia ai miei nipotini loro mi dicono: tu nonna eri proprio povera! Oh no, io non sono mai stata povera, ero una bambina felice perché avevo una famiglia, tutti i giorni pasti semplici ma abbondanti e un caldo letto d’inverno. Si mangiava ciò che il nostro piccolo appezzamento di terra fruttava ( la frutta esotica non si sapeva cosa fosse) , pollame, conigli, uova, verdura dell’orto e frutta del piccolo frutteto. D’inverno solo mele e pere, per Natale qualche arancia. Ancora oggi per me Natale profuma di arance.
D’estate veniva tagliata la punta delle scarpe invernali dei bambini perché il piede era cresciuto e poi c’era una parvenza di sandalo.
Torno a Voi cari ragazzi, la mia generazione ha sostenuto il progresso tralasciando forse un po’ troppo il fattore inquinamento ed oggi noi che abbiamo voluto per Voi un futuro più comodo ci sentiamo giudicati.

Bene ragazzi E’ ARRIVATO IL VOSTRO MOMENTO DI FARE QUALCOSA!
Oltre a scendere in piazza a manifestare, cominciate a vivere una vita all’insegna dell’ecologia.
Basta smartphone (meno C02 – anidride carbonica)
Basta farvi accompagnare a scuola in auto (a piedi o mezzi pubblici)
Basta partecipare a notti bianche – rosa ecc.. dove il dispendio di energia elettrica è altissimo
Basta guardare i fuochi di artificio, guardiamo le stelle sono più belle
Basta usare impianti di risalita (fra l’altro costosissimi) per raggiungere piste da sci, il vecchio skilift no?
Basta programmare vacanze in paesi lontani dove per raggiungerli serve l’aereo, scegliete mete raggiungibili con il treno.
Una domenica all’aria aperta a pulire sponde di fiumi o parchi è molto salutare.
Asciugatevi i capelli al sole d’estate e d’inverno indossate maglioni grossi di lana così il riscaldamento si può abbassare.
Anziché McDonald invitate gli amici a casa e gustatevi pane e salame senza bibite gassate.
D’estate anziché vacanze studio all’estero create campi di studio –lavoro con idee giuste per rimediare alle nostre 'malefatte'.
Dovete imparare a rinunciare e solo dopo potrete istituire il TRIBUNALE ECOLOGICO e noi, ammettendo anche le nostre colpe, potremmo assieme a Voi ripartire per rendere più vivibile il vostro futuro.
Capisco che i vostri piccoli sacrifici sono poca cosa in confronto alle decisioni dei potenti della terra, ma è anche vero che da un seme nasce un albero e solo con la cura del piccolo arbusto in futuro l’albero diventerà forte e simbolicamente diventerà la vostra bandiera ecologica.
Le vostre rinunce e la vostra determinazione ci porteranno sicuramente ad un mondo migliore
I giovani sono il futuro e noi vogliamo credere in voi.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto questo è terribilmente vero, però mi permetto alcune osservazioni.

1) Non tutte le pratiche che costituivano quello stile di vita erano ecologiche di per sè, ma lo erano in virtù dei ridotti numeri di persone coinvolte (si pensi al lavaggio del bucato nei fiumi, senza depuratori).

2) Non tutte le privazioni elencate avevano un effettivo riscontro ecologico (si pensi alle case senza bagno).

3) Si trattava di uno stile di vita "accidentalmente" ecologico, ma condotto per un motivo decisamente differente, ovvero la povertà (e se la sobrietà e un caposaldo dell'ecologia, la povertà no).

Credo che sia importante far capire che non c'è la necessità di condurre una vita di stenti per essere sostenibili, ma basta compiere un atto di giudizio sui nostri bisogni, per capirne la necessità (c'è una grande differenza tra bisogno e necessità).

In ogni modo, fa sempre bene ricordare quanto impatto abbiamo molti comportamenti che diamo per scontati.

Grazie.

Anonimo ha detto...

Bravo volete salvare il mondo sanza rinunciare a nulla ,solo dare la colpa alla generazione precedente,però va voi tutti sta bene avere questi privilegi e avere una vita senza stenti ,come dice la signora .

Anonimo ha detto...

Penso che i giovani danno la colpa alle grande aziende e governi anziché alle generazioni precedenti.
Portano un messaggio di pace.
Comunque questo mi sembra un buon articolo per riflettere.
Grazie

Anonimo ha detto...

Greta è andata a New York sul panfilo del principe monegasco, pensa un po' che brutta gente, persona costruita, finta, da mandare a quel paese, proprio come i Rapper con denti d'oro e catene da 10 kg, insomma la nuova star per i nuovi consumisti, proprio come vuole il mercato.

Anonimo ha detto...

All'anonimo delle 2,19: il panfilo del principino monegasco ha la doppia opzione: a vela e a motore. Vorrei sapere quante miglia ha fatto a vela e quante a motore , per attraversare l'Atlantico a questa stagione , con l'uragano Lorenzo che incombeva, sarebbe stato un rischio mortale attardarsi a cincischiare con le vele !!!! Inoltre la Gretina di turno , sapete come tornerà a casa ? Ma naturalmente in aereo !!!!!!!

antonio ha detto...

Ho letto l'articolo ed i primi commenti con molta attenzione, tutti esprimono delle verità innegabili ed allora mi impongo una riflessione : esiste o no un vero pericolo ecologico ?
Se non esiste molti sono ciechi io invece sono certo che esista quindi poco importa ciò che è stato, tanto ogni uno dirà la sua, importa invece cosa si può VERAMENTE fare SUBITO da parte di TUTTI.
Il COSA fare lo devono DIRE GLI SCIENZIATI, il COME lo devono DIRE I POLITICI DEL MONDO senza dimenticare la fattibilità e l'equità considerando che i popoli NON sono tutti uguali e che NON tutti consumano il nostro pianeta con la stessa voracità.
Mi rendo conto di sfiorare l'utopia, ma il grido dei nostri giovani CI IMPONE DI AGIRE...ORA.
Spero di vedere l'inizio del cambiamento prima di passare oltre.

Anonimo ha detto...

Molta popolazione = Molto inquinamento
Molti consumi = Molto inquinamento
Poca popolazione = Poco inquinamento
Pochi consumi = Poco inquinamento
Ogni attività umana crea uno squilibrio ambientale
Da queste poche e semplici leggi della natura non si sfugge.
Vivere in modo estremamente spartano per non degradare l’ambiente non credo sia negli obiettivi dei nostri giovani, questa ondata di ambientalismo pseudo intellettuale è solo una moda pilotata dai soliti burattinai per il loro solito tornaconto, pilotano il comportamento della massa pecorona che come sempre abbocca.

inos68 ha detto...

La splendida Signora Alda non ha invitato i giovani a vivere una vita di stenti, ha, più semplicemente, suggerito,ai giovani, qualche modifica allo stile di vita contemporanea, che assai energivoro.
Vediamo cosa accadrà.

Anonimo ha detto...

x 17 e 25
equazioni semplici e risultati scontati ma non troppo. come dice antonio o non esiste un problema terra o studiamo altre equazioni che facciano tornare i conti.

Anonimo ha detto...

I conti non possono essere "fatti tornare", per il semplice motivo che la matematica non è un'opinione.

Anonimo ha detto...

x 20 e 42
lo fai o ci sei ?
capisci a me direbbe il Tonino nazionale

Anonimo ha detto...

"Studiamo altre equazioni che facciano tornare i conti" non vuol dire un beneamato sguazzo: se i numeri non tornano, non tornano punto e basta.