martedì 31 ottobre 2017

Si fa male lungo un sentiero, donna soccorsa a Marzabotto

La Stazione “Rocca di Badolo” del Soccorso Alpino di Bologna è stata attivata questa mattina per prestare soccorso a una 42enne in difficoltà: si trovava sul sentiero CAI 132


La Stazione “Rocca di Badolo” del Soccorso Alpino di Bologna è stata attivata questa mattina per fornire supporto alla Pubblica Assistenza di Sasso Marconi in aiuto di una donna che durante una camminata si è procurata una forte distorsione ad una caviglia, su un sentiero non distante da Marzabotto. 
La donna, una 42enne residente in zona, stava infatti camminando sul sentiero CAI 132 quando si è fatta male, probabilmente procurandosi una distorsione ed accusando un forte dolore all’arto; la Centrale del 118 ha disposto la partenza dell’Assistenza Pubblica e dei tecnici del SAER.
In breve tempo  è stata raggiunta, immobilizzata e trasportata in barella fino alla strada carrozzabile,  quindi affidata ai sanitari dell’ambulanza.


Da Bologna Today

Domani torna la tartufesta a Sasso Marconi.

Dopo la pausa di due giorni, necessaria per permettere al paese di riprendersi dall'eccezionale frequentazione del fine settimana appena passato, riprende domani, mercoledì 1 novembre, la Tartufesta di Sasso Marconi, che avrà un'ultima fase nel prossimo fine settimana, sabato 4 e domenica 5 novembre .
La proposta e la ricchezza di offerte culinarie, culturali, ricreative e commerciali, aggiunte al tempo ideale per una rilassante e stuzzicante passeggiata fra le bancarelle, hanno riconfermato la validità della formula adottata e implementata ad ogni ricorrenza. 

 

Lara Pancaldi presenta i suoi prodotti
Alle tante novità, affiancate alle proposte consuete e attese dei tartufi e dei prodotti autunnali, sottolineiamo quella dell'Apicultura Lara Pancaldi che presenta una bella novità: l'Idromele di girasole, ottenuto riscoprendo una tecnica celtica, dalla fermentazione del miele in una base di acqua. Ne consegue una apprezzata bevanda leggermente alcolica, molto gradevole, che restituisce una delle tante pregiate ricette andate perse. 

L'azienda agricola Pancaldi ha ottenuto anche quest'anno il riconoscimento di migliore miele d'Italia con l'assegnazione del prestigioso premio 'tre gocce d'oro' proprio a quello di girasole. Il riconoscimento è stato ufficializzato con una targa consegnata in occasione della Fiera del Miele di Castel San Pietro.

Tonino Venturali al banco
Una riconferma della Tartufesta, anche lo stand di Tonino Venturoli con i suoi insaccati. Figlio d'arte, Tonino ha gestito con la sua famiglia l'alimentare al centro del paese per numerosi decenni. Ceduta l'attività, ha continuato come 'ambulante' facendo tesoro dell'arte appresa dal padre e del rispetto della tradizione nel lavorare le carni di maiale.

LO staff dell'Antico Mondo Contadino
Sempre molto frequentato anche il banco delle crescentine dell'Antico Mondo Contadino, i cui volontari destineranno, come sempre, il ricavato a finalità benefiche. In questa occasione si propongono di sostenere le necessità della Pubblica Assistenza di Sasso Marconi.


Ruba e picchia l’addetto alla sicurezza: è finito in manette.


Foto dei Carabinieri Bologna Indipendenza.

I giovane ladro è stato bloccato dopo che, non contento di aver rubato alcuni capi di abbigliamento, stava 'menando' l'addetto alla sicurezza per guadagnare la fuga. L'intervento dei militari gli ha impedito il furto e la fuga.


E’ successo ieri mattina quando una pattuglia dei Carabinieri, che stava transitando davanti all’ingresso del negozio di abbigliamento “H&M”, ha notato un ragazzo di colore che stava picchiando l’addetto alla sicurezza del locale. I militari sono intervenuti subito e hanno bloccato l’aggressore. Dalla ricostruzione dei fatti, è emerso che il soggetto, identificato in un venticinquenne ghanese, dopo aver rubato dei capi di abbigliamento, aveva aggredito l’addetto alla sicurezza per guadagnarsi la fuga. Il ghanese è un criminale, come dimostrato dai suoi precedenti di polizia specifici, ed è stato arrestato per rapina impropria. Secondo le testimonianze raccolte dai militari, il ventiduenne avrebbe agito con l’aiuto di un complice, rimasto nelle vicinanze del negozio per fare da “palo”. Il complice, però, alla vista dei Carabinieri è corso via. La refurtiva, del valore di 350 euro, è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario. Il giovane rapinatore è stato rinchiuso in carcere su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna.

Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna


PCI e PRC: “Non ribaltiamo la storia. L'abolizione della ideologia comunista offende i vivi e i morti”.



La messa al bando dei simboli fascisti per la loro testimonianza di stragi, eccidi, orrori e dittature, ha creato una reazione di coloro che attribuiscono le stesse responsabilità al Comunismo. Fra questi il consigliere di opposizione a Marzabotto, Morris Battistini, il quale con una mozione, che verrà discussa oggi in Consiglio Comunale a Marzabotto,  ha chiesto che l'approvazione della sua proposta di 'abolizione del comunismo'.


Della partita ovviamente non potevano 'chiamarsi fuori' il Partito Comunista Italiano e il Partito della Rifondazione Comunista che in un comunicato congiunto scrivono:

Siamo in presenza di un’escalation assai preoccupante che vede una mistificazione storica e culturale ad opera della destra. 
Attraverso mozioni con le quali si chiede “l’abolizione del comunismo”, si sta mettendo in atto la peggiore falsificazione possibile ribaltando la storia italiana e mondiale.
 Quest’ondata scellerata farà tappa nel Consiglio Comunale di Marzabotto dove, nella seduta di oggi martedì 31 Ottobre, si discuterà la mozione di una forza politica di minoranza che propone l’abolizione dell’ideologia comunista. La mozione, di per sé mistificante della realtà storica, approda in un territorio come quello di Marzabotto, simbolo di lotte sanguinose, nel quale i comunisti hanno combattuto duramente per la liberazione dall’occupazione nazi-fascista contribuendo sostanzialmente alla pace e alla libertà del Paese.
La messa al bando del comunismo offende i vivi ed i morti, quei partigiani e quelle partigiane che, da comuniste, hanno combattuto su quelle montagne per sconfiggere l’odio, e la violenza perpetrata dal fascismo.

Il Partito Comunista Italiano di Bologna e Il Partito della Rifondazione Comunista di Bologna stigmatizzano pubblicamente questa micidiale mistificazione e auspicano che il Consiglio Comunale di Marzabotto respinga a gran voce questa ennesima provocazione di chi, in cerca di notorietà, fa una vera e propria opera di revisionismo storico. Rimaniamo in allerta e, qualora non dovesse verificarsi quanto auspicato, siamo pronti a scendere in piazza per impedire il rovesciamento della storia del nostro paese e del nostro territorio.

Cogliamo in ogni caso l’occasione per impegnarci nella costruzione di un’iniziativa pubblica unitaria ed antifascista che investa il territorio del comune di Marzabotto, comune partigiano.

Il consigliere regionale Galeazzo Bignami pone l'accento sui disagi per i pendolari dovuti ai prossimi lavori sulla Direttissima

Con il titolo 'MAXI CANTIERE DIRETTISSIMA, QUALI TUTELE PER I PENDOLARI?' il consigliere regionale di FI Galeazzo Bignami, informa di una sua interrogazione con cui lamenta i troppi disagi su quella tratta e precisa: “Interrompere le corse dalle 9.30 alle 16.30 nei giorni feriali è una decisione inadeguata”

Il consigliere scrive:

I lavori che partiranno a metà del 2018 sulla Direttissima (la linea ferroviaria che collega Prato e Bologna) e i relativi disagi per i pendolari che usufruiscono di quella tratta, determinati dalla presenza del maxi cantiere destinato a durare almeno tre anni, sono da valutare. 

Il traffico ferroviario tra Bologna e Prato - dice Bignami - verrà garantito solo durante determinati orari  e su un unico binario: la mattina, dal lunedì al venerdì, fino alle 9.30 e il pomeriggio solo dopo le 16.30; nel fine settimana la tratta sarà chiusa dalle 9.30 del sabato, fino al primo treno disponibile del lunedì”.
"La Direttissima è già una delle tratte maggiormente soggette a ritardi, soppressioni di corse e disagi per gli utenti" – ricorda il consigliere. Per questo, secondo l’esponente di Forza Italia, la soluzione di interrompere le corse dalle 9.30 alle 16.30 “sarebbe inadeguata e lascerebbe così sprovvisti di trasporto ferroviario studenti e lavoratori”.
Secondo il consigliere, la Regione Emilia-Romagna dovrebbe prevedere “un tavolo con Regione Toscana e Rete ferroviaria italiana (Rfi) per proporre cantieri in orari diversi da quelli in cui la Direttissima è utilizzata”. In più, Bignami interroga la Giunta per sapere se, “quando è stata presa la decisione di sopprimere  il traffico ferroviario lungo la Direttissima siano stati considerati i disagi a carico degli utenti, se si valuti la possibilità di proporre lavori nelle ore notturne, se sia previsto un piano per limitare il più possibile i disagi, se sarà sarà estesa la validità dell’abbonamento, per gli utenti che ne sono in possesso, anche per viaggiare sulla linea ferroviaria Porrettana o sull’Alta velocità e se- conclude Bignami- nel progetto è prevista la realizzazione di barriere anti rumore”.


Sasso Marconi. La Messa di Giacomo sarà celebrata a San Lorenzo.

Don Paolo Russo precisa che la Messa in suffragio di Giacomo Aldrovandi, programmata per domani 1 novembre alle 16, sarà celebrata presso la parrocchia di San Lorenzo e quindi non più nel campo sportivo di San Pietro.

Il giovanissimo Giacomo, nipote dell'indimenticato medico di famiglia Ippo Aldrovandi, perse la vita colpito al capo dallo zoccolo di un cavallo mentre passeggiava in compagnia nella collina di Badolo. 

L'affetto di cui Giacomo godeva, la singolarità dell'incidente di cui è stato vittima e la sua giovanissima età , lo hanno reso ancor più caro alla comunità sassese che ad ogni anniversario lo ricorda.

Un Atlante statistico metropolitano racconta il territorio

Prima esperienza del genere in Italia, mappe digitali e interattive consultabili da tutti i cittadini

home page del sito


E' nato l'Atlante statistico metropolitano: uno strumento digitale e interattivo per raccontare le trasformazioni del territorio attraverso i numeri. Frutto della collaborazione fra Comune di Bologna e Città metropolitana, si tratta del primo prodotto del genere in Italia ed è stato presentato il 30 ottobre a palazzo Malvezzi nel corso del seminario nazionale dal titolo “Numeri per governare - proposte statistiche innovative per la conoscenza dei territori”.
L’Atlante statistico metropolitano di Bologna non è solo rivolto a amministratori, funzionari e tecnici comunali, ma è concepito come strumento di
comunicazione online, che può essere utilizzato dalla grande maggioranza dei cittadini e degli utenti con qualunque dispositivo.
L’Atlante permette a ciascuno di analizzare visivamente in maniera
semplice, immediata, aggiornata e personalizzata la situazione demografica, sociale ed economica e le dinamiche in atto nei territori della città metropolitana.
Per meglio rispondere ai cambiamenti intervenuti (e ancora in corso) non solo nell’approccio alla consultazione e comunicazione dei dati, ma nella stessa percezione/attenzione del pubblico, sempre più veloce e legata all’immediatezza del messaggio visivo, si è scelto di tradurre il complesso dei dati che costruiscono il “racconto” del territorio metropolitano (comunque disponibili e accessibili nelle modalità consuete) in una serie di
mappe tematiche della Città metropolitana, articolata secondo i Comuni e i principali raggruppamenti sovracomunali (Unioni di Comuni e Distretti sanitari). Le mappe – così come tabelle e grafici – hanno anche carattere interattivo e si prestano a una interrogazione specifica e diversificata dell’utenza, permettendo di isolare situazioni e tendenze afferenti ciascun singolo Comune - o Unione - dell’area metropolitana.

Attualmente l'Atlante è costituito dalle sezioni:
Ambiente e territorio (densità della popolazione residente, immobili, rifiuti), Popolazione (struttura per sesso e per età, movimento della popolazione, stranieri, famiglie, matrimoni), Scuola (scuole dell'infanzia, scuole primarie, scuole secondarie di 1°grado, scuole secondarie di 2°grado), Economia (imprese, credito, turismo, redditi) e Mobilità (veicoli, incidenti stradali).
Vi è inoltre una sezione dedicata ai risultati dei
Censimenti del 1991, 2001 e 2011 che permettono un’analisi di medio periodo su popolazione, integrazione degli stranieri, famiglie, condizioni abitative e insediamenti, istruzione, mercato del lavoro, mobilità, vulnerabilità.
Infine sono comprese
Schede per territorio sui temi della demografia, della società, dell’economia e delle imprese, che consentono una lettura per ambito spaziale anziché per fenomeno.
Oltre alle mappe l’Atlante consente di visualizzare le informazioni anche in forma tabellare, di effettuare il download di immagini e dati, di condividerli sui principali social network e di linkarli su altre pagine web.

E' possibile consultare l’Atlante all’indirizzo: statistica.comune.bologna.it/atlantemetropolitano/





Diamanti da investimento: l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha multato le imprese venditrici per oltre 15 milioni

Suggerito da Marco 

A conclusione di due istruttorie, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha ritenuto gravemente ingannevoli e omissive le modalità di offerta dei diamanti da investimento da parte di Intermarket Diamond Business – IDB S.p.A. (IDB) e Diamond Private Investment – DPI S.p.A. (DPI), anche attraverso gli istituti di credito con i quali rispettivamente operavano: Unicredit e Banco BPM (per IDB); Intesa Sanpaolo e Banca Monte dei Paschi di Siena (per DPI).

I profili di scorrettezza riscontrati per entrambe le società hanno riguardato le informazioni ingannevoli e omissive diffuse attraverso il sito e il materiale promozionale dalle stesse predisposto in merito:
 a) al prezzo di vendita dei diamanti, presentato come quotazione di mercato, frutto di una rilevazione oggettiva pubblicata sui principali giornali economici; b) all’andamento del mercato dei diamanti, rappresentato in stabile e costante crescita;
 c) all’agevole liquidabilità e rivendibilità dei 
diamanti alle quotazioni indicate e con una tempistica certa; 
e d) alla qualifica dei professionisti come leader di mercato.

In realtà, alla luce delle risultanze istruttorie è emerso che le quotazioni di mercato erano i prezzi di vendita liberamente determinati dai professionisti in misura ampiamente superiore al costo di acquisto della pietra e ai benchmark internazionali di riferimento (Rapaport e IDEX); l’andamento delle quotazioni era l’andamento del prezzo di vendita delle imprese annualmente e progressivamente aumentato dai venditori; e le prospettive di liquidabilità e rivendibilità erano unicamente legate alla possibilità che il professionista trovasse altri consumatori all’interno del proprio circuito.
L’Autorità ha, inoltre, accertato che gli istituti di credito, principale canale di vendita dei diamanti per entrambe le imprese, utilizzando il materiale informativo predisposto da IDB e DPI, proponevano l’investimento a una specifica fascia della propria clientela interessata all’acquisto dei diamanti come un bene rifugio e a diversificare i propri investimenti.
Secondo l’Autorità il fatto che l’investimento fosse proposto da parte del personale bancario e la presenza del personale bancario agli incontri tra i due professionisti e i clienti, forniva ampia credibilità alle informazioni contenute nel materiale promozionale delle due società, determinando molti consumatori all’acquisto senza effettuare ulteriori accertamenti.
L’Autorità ha, inoltre, accertato la violazione da parte di IDB e DPI dei diritti dei consumatori nei contratti in merito al diritto di recesso e, per IDB, anche al foro competente in caso di controversie.
Le sanzioni irrogate sono state: in un caso, pari complessivamente a 9,35 milioni (2 milioni per IDB; 4 milioni per Unicredit; 3,35 milioni per Banco BPM); nell’altro caso, pari complessivamente a 6 milioni (1 milione per DPI; 3 milioni per Banca Intesa; 2 milioni per MPS).
Nel corso dell’istruttoria sono stati svolti accertamenti ispettivi con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza e sono state fornite informazioni utili all’accertamento della pratica da parte della CONSOB.
Hanno partecipato al procedimento le associazioni Altroconsumo, originaria segnalante, Movimento Difesa del Cittadino e Codacons.
Roma, 30 ottobre 2017

lunedì 30 ottobre 2017

In una retata dei Carabinieri cinque denunce per guida sotto l’influenza dell’alcol e sei segnalazioni per uso di sostanze stupefacenti.

 
La guida anche se alticci o sotto l'effetto di stupefacente è una pratica purtroppo ancora molto diffusa. I Carabinieri di San Lazzaro di Savena hanno infatti denunciato cinque persone e ne hanno segnalate altre sei durante i controlli alla circolazione stradale eseguiti tra San Lazzaro di Savena, Granarolo dell’Emilia, Pianoro, Monghidoro e Castenaso. Cinque automobilisti dovranno rispondere di guida sotto l’influenza dell’alcol perché guidavano ubriachi. Uno di loro, un cinquantunenne italiano, è risultato positivo all’etilometro con un valore cinque volte superiore al limite consentito. Gli altri sei soggetti identificati dai Carabinieri sono stati segnalati alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti perché, al momento del controllo, sono strati trovati in possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti. La droga è stata sequestrata dai Carabinieri.

 Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna

Girano un porno all'aperto in pieno giorno. Tre persone sono state multate per atti osceni.


Al peggio non c'è mai fine: giravano un film porno con scene blasfeme in 'bella vista' e in pieno giorno. Chissà se era un assaggio strategico per verificare l'odiens che però è contata al troupe una sonora ammenda per atti osceni. E’ successo sabato pomeriggio quando alcuni cittadini hanno chiamato i Carabinieri per segnalare una donna vestita con un abito da “suora sexy” e in compagnia di due videomaker che stava urinando su un crocefisso nei pressi di un campo adiacente a via Armaroli. 

All’arrivo dei Carabinieri, la notizia è stata confermata e i tre soggetti, italiani, tra cui un’attrice pornografica professionista di ventotto anni e i due operatori video di ventisei e trentadue anni, sono stati identificati e sanzionati per un importo complessivo di 15.000 euro.

Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna 

Cecilia Pelliconi Galletti domani compie cent'anni. La parrocchia festeggia con lei.


Domani, martedì 31 ottobre la poetessa e scrittrice Cecilia Pelliconi compie cent'anni e la parrocchia di Sasso Marconi le dedicherà una cerimonia che inizierà con una Messa alle 18 e terminerà con una festa comunitaria nel teatrino parrocchiale.

Cecilia è divenuta una istituzione per Sasso Marconi grazie alla sua attività letteraria che non è mai cessata. Ha contribuito con i suoi racconti e le sue poesie a tenere viva una tradizione di affetti, di ricordi e di testimonianza. Ha scritto saggi in omaggio a personaggi e avvenimenti che hanno caratterizzato e segnato la vita del paese, pubblicati in diverse riviste. Ha avuto numerosi riconoscimenti.
Sempre presente, ma mai invadente, i sassesi si sono abituati a ritrovarla tra loro per un saluto, una parola o una conversazione mai banale. La sua vita è trascorsa tra le dedizione alla famiglia e l'attività di scrittrice, una vita vissuta con interesse partecipazione e in omaggio alla umanità guardata con curiosità e coinvolgimento, felice di esserne parte.
Auguri Cecilia, a presto per la festa.

Questa la poesia che Cecilia ha dedicato a Sasso Marconi, pubblicata sul n. 21 della rivista Al Sas:

Il Mio Paese

A me piace un paese lontano nel tempo.
Presso la cascatella del ruscello
un albero è cresciuto curvo sull'acqua.
Le piccole case vegliano la vecchia fontana
che bisbiglia da sempre una canzone.
Le erbe nuove profumano
salutando la luce rossa all'orizzonte.
L'ombra di lui,con gesto d'amore,
mi tende la mano.
L'odore dell'umida terra, la nebbia che la ricopre,
il gelo che la morde, il sole caldo che la indora,
ogni cosa lasciata su quella specie di isola,
emersa sopra l'oceano dell'umanità,
fa rivivere il mio ricordo.
Un luogo in cui …
è bello essere vivi.


Emergenza idrica: audizione Conferenza delle Regioni

da

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Donatella Spano ha presentato
 e illustrato alla commissione 
della Camera un documento
 elaborato dagli assessori 
all'ambiente e all'agricoltura
“Come è noto nel 2017 si è registrato un notevole decremento delle precipitazioni. E se è vero che la crisi ha interessato in maniera differente le regioni italiane, è altrettanto certo che tutto il territorio nazionale è stato colpito da una crisi idrica senza precedenti. Una situazione che in molti casi ha determinato la necessità di ridurre le erogazioni relative sia al settore idropotabile sia al settore irriguo e in alcuni casi ha anche portato alla dichiarazione dello stato di emergenza finalizzato alla attivazione di misure straordinarie sia di tipo strutturale che di tipo non strutturale atte al superamento dello stato di crisi” , questo il quadro delineato da Donatella Spano - coordinatrice della commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni e assessore della Regione Sardegna - intervenuta il 26 ottobre nell’audizione programmata dalla Commissione ambiente e lavori pubblici della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’emergenza idrica e sulle misure necessarie per affrontarla.
In Italia, nel settore potabile, si registra una notevole dispersione dell'acqua immessa nella rete, in particolar modo nel Centro e Sud. Dobbiamo però tenere conto che il 60% delle infrastrutture è stato realizzato oltre 30 anni fa; il 25% di queste supera anche i 50 anni, il tasso di rinnovo nazionale è pari a circa 0,38%.
C’è una dispersione di quasi 9 miliardi di litri di acqua al giorno, a causa delle perdite registrate nella rete di acquedotti lunga circa 425 mila chilometri. Un dato che da solo rende evidente la necessità di ingenti interventi di ammodernamento degli acquedotti e di interventi di manutenzione straordinaria. Secondo i dati Utilitalia gli investimenti realizzati per rimodernare gli acquedotti sono fra i più bassi in Europa.
L'attuale assetto legislativo – ha spiegato l’assessore Spano - prevede che gli investimenti nel settore idrico debbano trovare nel sistema tariffario la principale fonte di finanziamento. La normativa europea prevede infatti che la tariffa copra integralmente i costi di investimento e le risorse pubbliche dovrebbero pertanto rappresentare un sistema integrativo di finanziamento.
Un’impostazione che, unitamente al deficit strutturale, a fronte dell'esigenza di interventi straordinari, comporterebbe aumenti tariffari insostenibili per l'utente e tempi di realizzazione troppo lunghi.
Lo stanziamento medio annuo per gli interventi nel settore idrico finanziati con risorse pubbliche è ben al di sotto di quanto necessario. Tre le misure urgenti da adottare per contrastare gli effetti della siccità sarà necessario prevedere risorse adeguate per gli interventi strutturali, migliorare l'efficienza delle reti idriche e incentivare l'utilizzo dei reflui depurati.
Le misure dovranno tenere conto anche aspetti non strutturali che rivestono un'importanza fondamentale nella governance. Penso al ruolo dell'Osservatorio sulla Strategia Nazionale degli Adattamenti Climatici, che rappresenta la cabina di regia per il monitoraggio costante degli aspetti meteorologici e climatici e la programmazione delle conseguenti azioni. E penso – ha poi concluso Spano - alle azioni per incentivare il risparmio idrico e le buone pratiche gestionali delle reti con forte contenuto di innovatività, sia nel settore potabile che nel settore irriguo”.
La coordinatrice della commissione ambiente ha poi lasciato agli atti un documento informativo che ha raccolto ii contributi degli assessorati all’ambiente delle Regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Molise, Piemonte, Sardegna, Toscana, Umbria, Emilia-Romagna e Veneto.
Il documento contiene anche un approfondimento ed una rilevazione effettuata dalla commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni sulla base di una scheda relativa a valutazioni e dati sullo stato della emergenza idrica, sulle misure adottate; sugli investimenti programmati, realizzati, e in corso di realizzazione, per il miglioramento delle reti. Tale monitoraggio raccoglie le schede fornite dagli assessorati all’agricoltura di Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Provincia di Trento, Umbria e Veneto.
Dall’esame delle schede pervenute alla commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni, emerge che il particolare andamento climatico dell’annata ha determinato una situazione di elevata criticità relativa alla disponibilità di risorse idriche, che si è andata aggravando nei mesi successivi, tanto da indurre diverse Regioni a dichiarare lo stato di emergenza.
La carenza idrica determinatesi ha generato una condizione forte problematicità:
- sulle colture erbacee cerealicole e industriali, causando gravi danni anche al settore zootecnico, a seguito della forte riduzione delle produzioni foraggere (pascoli compresi);
- sulle colture arboree, in particolare su olivo e vite.
Per quanto riguarda l’andamento delle colture irrigue, oltre all’incremento dei consumi irrigui si sono registrate conseguenze negative sia sulle rese che sulla qualità delle produzioni, in particolare sulle colture orticole.
In definitiva, quindi, oltre ai danni alle colture non irrigue, la vera criticità è però rappresentata, anche, da una preoccupante riduzione delle disponibilità di risorse idriche da destinare all’irrigazione. Infatti, si sono fortemente ridotte le portate delle sorgenti e dei fiumi, con abbassamenti, in alcuni casi di portata eccezionale, dei livelli dei laghi.
Per quanto concerne la “Pianificazione e programmazione degli interventi”, la quasi totalità delle Regioni e Province autonome ha evidenziato di aver fatto ricorso alle misure del PSR 2014-2020, attivandosi, anche, per addivenire alla richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza. Altro strumento di intervento sono stati i diversi Piani o Programmi, finalizzati alle infrastrutture connesse alla gestione delle acque, vigenti nelle diverse Regioni e Province autonome.
Per le Regioni e Province autonome è necessario, al fine di conseguire l’atteso risultato, porre in essere una politica coordinata a livello comunitario, affinché:
- in sede di predisposizione del Bilancio dell’Unione, sia garantita una quota adeguata di risorse da destinare al contrasto al cambiamento climatico,
- nell’ambito della nuova PAC (politica agricole comune) si sostengano gli agricoltori che investono in “buone pratiche” agroambientali,
si arrivi corretto utilizzo di risorse non rinnovabili come acqua e suolo – delle aziende agricole;
- si promuova l’agricoltura di precisione;
- si salvaguardino le risorse finanziarie destinate all’agricoltura, anche con riferimento al mantenimento delle Organizzazioni comuni di mercato (OCM)
- si enfatizzi il ruolo degli interventi infrastrutturali – adeguatamente valutati sotto il profilo dell’impatto ambientale – per migliorare la capacità di invaso e di ricarica della falda, per evitare gli sprechi e la dispersione della risorsa e per favorire la diffusione di adeguate modalità di distribuzione a livello territoriale;
- si valuti la opportunità, a livello nazionale e regionale, di realizzare opere strutturali a medio termine.