Il volontario Antonio Lavini, presente al convegno che si è tenuto ieri,
sabato 9 aprile, al teatro comunale di Sasso Marconi, ci ha inviato il testo di una sua considerazione.
L'incontro
ha voluto dare una occasione di confronto fra cittadinanza e i
diversi operatori della pubblica assistenza al fine di individuare il
modo migliore per organizzare una assistenza capace, efficace e
all'altezza di una domanda sempre crescente.
Di
seguito riporto quanto ho esposto all'assemblea cittadina,
indetta dalla Pubblica di Sasso Marconi, in versione integrale e che
non ho potuto in quella occasione, per mancanza di tempo e per dare
voce ai partecipanti, esporre completamente.
Al
tavolo presidenziale erano presenti le maggiori autorità, o loro
rappresentanti, delle istituzioni comunali di Sasso Marconi,
Marzabotto, Monzuno, Casalecchio, ed inoltre AUSL di Bologna, Bologna
soccorso 118, ASC Insieme, e la nostra presidenza.
Purtroppo,
nonostante i nostri, ed anche personali, numerosissimi ed estenuanti
sforzi di sensibilizzazione rivolti ovunque e frequentemente alla
cittadinanza, è stata per me un'enorme delusione nel constatare
che la platea era formata dai soli volontari, quelli attivi, con
rarissime macchie di persone senza divisa, sono certo che non fossero
più di DIECI.
Più
che una chiamata a raccolta della Pubblica Assistenza di Sasso
Marconi e Marzabotto è sembrata una rimpatriata tra vecchi compagni
di scuola; leggete con attenzione, a puntate se pensate sia
logorroico farlo tutto di un fiato, quanto sotto riportato
immaginandovi, come pensavo, di avere di fronte una folla desiderosa
di saper com'è e come sarà il nostro e sopratutto il loro
futuro.
Dopo
35 anni di continui miglioramenti, derivanti al vostro aiuto, abbiamo
iniziato a "perdere colpi".
Per
la prima volta abbiamo sentito la necessità di incontrare l'intera
comunità di appartenenza per fare conoscere i nostri immutati
obbiettivi ma sopratutto le oramai troppo gravose difficoltà ad
ottenerli.
Come
tutti sanno in via San Lorenzo c'è la nostra magnifica sede ma
ricordiamoci che la Pubblica Assistenza siamo tutti noi anche nelle
singole sedi o abitazioni, per ricevere ma sopratutto per dare
solidarietà ed aiuto a chi ne ha bisogno.
Analizziamo
i numeri presentati e traiamo le indicazioni sulle quali meditare e
sopratutto agire, ora prima che tutto il nostro comune sacrificio sia
stato fatto in vano.
Vediamo
chi sono i baldi volontari:
l'età
dei 287 soci iscritti è così ripartita
il
24% è sotto i 40 anni, il 48% dai 40 ai 60 anni, il 26% oltre
60 anni ( tra i quali molti giovani oltre i 70 anni ) Meditate ma
non stupitevi
Situazione
dell'EMERGENZA ,quella che definiremo ambulanza
negli
ultimi 3 mesi del 2016 sono 36 i volontari per l'ambulanza che hanno
effettuato almeno 14 ore mensili ( minimo previsto nel nostro statuto
) facendo molte più ore del richiesto fino a sfondare in 5 il muro
delle 75 ore mensili. Altri volontari non hanno non hanno potuto
garantire, in tutti i mesi, le 14 ore
Per
semplificare ricordate questi numeri:
ogni
mese occorrono mediamente 1.400 ore ( 2 volontari per ambulanza,
se ci fosse anche il terzo sarebbe grasso che cola ed il monte ore
aumenterebbe)
ne
abbiamo coperte 1.115, ne mancano 285 ------ in soldoni sono 6
giorni al mese senza l'ambulanza.
Nel
passato l'ambulanza mancava per 70 ore anno, ora siamo a 1.200 ore
anno e non possiamo garantire, a differenza del passato, la 2°
ambulanza dislocata a Marzabotto nei giorni festivi.
Usando
il linguaggio della piazza riassumo i numeri del 2016:
su
un totale di richieste di soccorso dal 118 pari a 2.419, per 613
volte noi di Sasso o eravamo impegnati su emergenza concomitante
oppure assenti per mancanza di equipaggio, fa il 25% ovvero 1 volta
su 4
l'ambulanza
Marconi 57 ha effettuato 1.806 interventi dei quali 628 ovvero il 35%
fuori territorio Sasso/Marzabotto
Centralino
un'altra
figura chiave è rappresentata dal centralinista, riceve le
telefonate dalla cittadinanza sia per prenotazioni di servizi sociali
sia per chiarimenti sanitari d'urgenza, controlla e coordina i vari
servizi sociali, mantiene i collegamenti con tutti i mezzi della
pubblica fuori per servizi , compila i gestionali cartacei ed
informatici, gestisce gli incassi giornalieri. Se non c'è manca il
collegamento tra il mondo esterno e quello interno.
Ora
spesso manca, sono solo 10 i volontari che fanno sempre almeno le 14
ore mensili con punte fino a 56 ore
Qui
le nostre amministrazioni possono fare molto praticamente da subito,
dateci le braccia, noi faremo tutto il resto.
Situazione
del SOCIALE ( dati delle ultime 4 settimane che sono
comunque nella media annuale )
Sono
46 i volontari operativi per queste attività, 42 soci e 4 del
servizio civile ( giovani in gamba ) dei 42, 10 hanno da 27 a 60
anni, 32 hanno più di 60 anni ( sono il 76% ) tra essi alcuni hanno
già spento 70 candeline.
Effettuiamo
trasporto anziani ai centri sociali, trasporto disabili, trasporti
per visite mediche, trasporto dializzati, accompagnamenti per
attività ludiche, distribuzione alimenti attività "brutti ma
buoni", trasferimenti malati tra ospedali o dimissioni con
una media di 148 servizi/settimana.
Per
semplicità ricordiamo che occorrono mediamente 2 ore per
servizio comprendendo spesso l'attesa necessaria all'espletamento del
bisogno del paziente, che circa l'80% sono effettuati con 2 volontari
e che circa il 20% richiedono l'utilizzo dell'ambulanza gestita dal
sociale.
Effettuiamo
( media delle ultime 4 settimane ) 470 ore a settimana, che per la
famosa media dei polli, fa 10 ore per ogni volontario; se
aggiungiamo i servizi di organizzazione,preparazione servizi,
collaborazioni per eventi, pulizie e riparazioni, e tanto altro, non
è raro che i nostri vecchietti superino le 40 ore settimanali.
Ci
dicono che siamo sclerotici e brontoloni, ma ci volete tanto
bene............vorrei vedere il contrario.
Non
vi parlo della protezione civile, facciamo tanto ma passate in sede
che qualcuno meglio informato di me vi renderà edotti.
CONCLUSIONI
La
Pubblica Assistenza, associazione totalmente volontaria, è per
definizione complementare e non sostitutiva delle ed alle specifiche
istituzioni preposte all'emergenza sanitaria, ai servizi sociali,
alla protezione civile, ma come dimostrano i fatti è sempre molto
utile.
Voi
del tavolo degli invitati nonché da noi eletti per soddisfare i
nostri bisogni, Cosa dite e cosa farete per questa nostra e vostra
gente ?
Noi
della Pubblica lottiamo e lotteremo per rimanere e migliorare !
Come
cittadino e uomo attivo che pretende molto, mi aspetto una rapida
assegnazione di personale per il nostro centralino con risorse messe
a disposizione dalle amministrazioni di
Sasso/Marzabotto/Monzuno/Casalecchio.
Che
l'assegnazione di interventi fuori dai nostri comuni
Sasso/Marzabotto/Monzuno sia limitata ai soli codici Rosso Avanzato e
Rosso.
Richiedo
a tutte le istituzioni qui rappresentate di analizzare il quadro
generale ed i dettagli per mettere in atto le soluzioni che azzerino
i nostri non operativi, ora ma sopratutto per il futuro.
( per chi ha bisogno il futuro è già lunedì 10 aprile 2017 )
Dal
nostro giovane parroco mi aspetto che già dal catechismo sia
illustrato e spiegato il Vangelo e l'assistenza al prossimo come atto
cristiano e d'amore.
Ai
genitori rivolgo un appello affinché parlino ed educhino i propri
figli all'altruismo ed alla solidarietà ricordando come dicono i
saggi che l'esempio è il miglior insegnamento.
Infine,
dico a tutti i cittadini, bianchi, neri, olivastri, di sinistra di
destra leghisti e grillini, cristiani e mussulmani BASTA CON LE
SOLITE SCUSE più o meno credibili, facciamo tutti un po di
più..........ci bastano 4 ore a settimana di molti meglio se
moltissimi di voi.
GRAZIE
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