Riceviamo:
L’Unione
dei comuni dell’Appennino bolognese ha deciso di investire sul
progetto “Assistenti familiari”: se
fino al 2016 infatti il servizio era garantito in appalto dallo IAL
Emilia-Romagna, adesso sarà il personale dell’Unione a gestirlo a
dimostrazione della rilevanza che si attribuisce al servizio.
Il
progetto “Assistenti Familiari” è un servizio pubblico e
gratuito che dal 2008 si occupa di rispondere alle domande che
possono nascere quando si decide di affidare la cura di un proprio
caro ad una persona esterna alla famiglia.
Nelle
ore di sportello vengono infatti fornite tutte le informazioni
necessarie sull’assunzione in regola di una assistente familiare
(comunemente detta “badante”) e si orienta la famiglia ai servizi
dedicati presenti sul territorio, aiutandola a identificare la
persona più adatta alle proprie esigenze.
In
parallelo, lo sportello raccoglie la disponibilità delle lavoratrici
e dei lavoratori, realizzando colloqui mirati per sondare nello
specifico le competenze delle persone nel lavoro di cura e, di
conseguenza, le loro necessità formative.
Per preparare le lavoratrici a questa delicata professione il
progetto prevede corsi di formazione gratuiti di 40 ore: ad aprile è
infatti partito un corso che coinvolge diciotto aspiranti assistenti
familiari. Si stanno inoltre raccogliendo le iscrizioni per attivare,
in collaborazione con il CPIA della Montagna, un corso di italiano
specifico per Assistenti Familiari. Il servizio si occupa
poi di organizzare laboratori creativi e occasioni di incontro per
favorire la socializzazione tra le assistenti familiari.
Un
altro ruolo importante è quello ricoperto dai cosiddetti caregivers,
ovvero i familiari che si prendono cura del proprio caro. Lo
sportello li aiuta ad orientarsi sui servizi presenti a loro dedicati
e li supporta nella formazione.
Il
presidente dell’Istituzione dei Servizi sociali, scolastici e
culturali dell’Unione Maurizio
Fabbri ha commentato in merito:
“Abbiamo pensato di valorizzare un
servizio che riteniamo molto apprezzato dai cittadini. L'età media
dei cittadini avanza, favorire i servizi di assistenza familiare è
tanto più cruciale quanto più si consideri la fragilità delle
persone che ne hanno bisogno. Oltre tutto l'investimento in
formazione è doveroso, perché non ci si improvvisa assistenti
familiari”.
Per
maggiori informazioni sul servizio è possibile chiamare il numero
345475895, scrivere a francesca.marchi@unioneappennino.bo.it o
visitare la pagina facebook “Progetto Assistenti Familiari”.
Gli
orari di ricevimento al pubblico sono i seguenti:
a
Vergato presso l’Unione dei Comuni
dell’Appennino Bolognese, piazza della Pace 4, tutti i lunedì
dalle 9.30 alle 13.30 e su appuntamento.
A
Vado (Monzuno) il mercoledì dalle
9,30 alle 12,30; a Silla di Gaggio
Montano tutti i giovedì dalle 10
alle 12.30, presso la Sala Polivalente del Centro Sportivo.
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