"Abbiamo
paura. Ho paura per i nostri vecchi e per i nostri bambini,” questa
l'affermazione preoccupata con cui una delle organizzatrici della
riuscitissima manifestazione 'pro ospedale di Vergato' ha dato la
spiegazione del perchè l'iniziativa di portare in piazza la gente ha
avuto una riuscita piena. Spiegazione data dopo uno scambio 'pepato'
con il sindaco di Vergato da lei accusato di non essere fra le gente
e di togliere,quale presidente del consiglio comunale allargato a
Castel d'Aiano, Marzabotto e Grizzana, la parola solo a chi
interveniva in modo critico, richiamandoli al rispetto dei tempi
concessi ai singoli interventi.
Il
consiglio comunale allargato è stato voluto per valutare nel
concreto il piano di riordino ospedaliero dell'Appennino bolognese
che vede, secondo indiscrezioni non accertate, il declassamento
dell'ospedale di Vergato a semplice pronto soccorso e il
depotenziamento della sua funzione ospedaliera con il trasferimento
della 'ortopedia'.
Numerosi
gli interventi di politici e di cittadini. Hanno trovato consenso le
considerazioni del consigliere comunale Morris Battistini che ha
strappato l'applauso dei presenti con la sua critica alla politica
attuata negli anni scorsi che ha portato a due presenza ospedaliere a
una distanza di soli 20 chilometri uno dall'altro e ha manifestato il
suo timore che il trasferimento dell'ortopedia da Vergato a Porretta
sia il preludio alla chiusura della specializzazione in modo
definitivo, come avvenuto per il punto nascite.
Molto
seguito anche l'intervento del sindaco di Marzabotto Romano Franchi
il quale con la sua consueta capacità di valutare problemi e
individuare soluzioni ha indicato gli obiettivi, riportati anche in
un ordine del giorno votato dei 4 consigli comunali, da lui giudicati
molto importanti e di possibile raggiungimento, che sono: la
realizzazione della casa della salute a Vado, di cui si parla da più
di due lustri, il potenziamento del pronto soccorso, il miglioramento
dei servizi territoriali e il mantenimento a Vergato della medicina
generale migliorata che riconferma al polo la funzione ospedaliera.
Franchi ha anche aggiunto che a suo avviso si poteva anche prevedere
nel documento la riconferma a Vergato dell'ortopedia, ma quello, ha
precisato, si valuterà in corso di trattativa.
A
margine il presidente del Distretto Sanitario Marco Mastacchi ha dato
la sua versione sull'argomento 'sanità in Appennino' e ha
tranquillizzato. “Nulla è deciso,” ha precisato. “Tutto è
nato da una 'bozza' di programma presentata nel gennaio scorso. La
proposta consentiva comunque aggiustamenti. Tutto è ancora da
definire”. Il presidente ha ricordato che, come ha sottolineato la
dirigenza dell'Asl Bologna, presente nell'incontro, la bozza era una
proposta in linea con le prescrizioni di legge e la direzione, la cui
funzione è tecnica, segue le linee generali previste dai
regolamenti. Se tale proposta va oltre i limite di legge è
necessaria una copertura-avvallo dei politici. Mastacchi ha poi
concluso dicendo: “Utilissima la mobilitazione popolare di alcuni
giorni fa. Ci aiuterà in sede di definizione. Dobbiamo però essere
consapevoli che si tratta di una importantissima opportunità. Non
dobbiamo limitarci a difendere l'esistente, ma cogliere l'occasione
per migliore i servizi nei nostri territori”.
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