Anche
quest’anno, nell'ambito del programma voluto per la 'diffusione
della cultura della legalità tra i giovani', si è svolto un
incontro educativo tra i Carabinieri e gli studenti delle scuole
medie di Bologna. L’iniziativa, avviata ieri mattina e che
continuerà nei prossimi giorni, si è svolta presso il Reggimento
Carabinieri Emilia-Romagna, in via delle Armi a Bologna.
Si
è discusso delle principali problematiche giovanili, in particolare
le responsabilità legate ai reati commessi attraverso l’uso dei
social network, soprattutto perché secondo le convinzioni di
alcuni giovani, i fenomeni di bullismo virtuale, come ad esempio gli
insulti via chat rivolti a un compagno (cyber-bullismo), si
estinguerebbero con la semplice cancellazione della cronologia dei
messaggi dell’App utilizzata.
E’ stato il Maresciallo
Capo Andrea Palumbo, Comandante della Stazione Bologna San Ruffillo,
a spiegare ai ragazzi che, come il bullismo nella vita reale, anche
il cyber-bullismo è oggetto a violazioni del Codice civile, penale e
in materia di privacy e non basta di certo cancellare la cronologia
di una chat per essere sicuri di averla fatta franca. Nell’ambito
del progetto, i partecipanti hanno avuto la possibilità di visitare
il Reggimento, salire sui mezzi blindati impiegati in operazioni di
Ordine Pubblico e ammirare le performance operative del Robot in uso
agli Artificieri.
Foto
dei Carabinieri di Bologna San Ruffillo.
Dal
Comando Provinciale Carabinieri Bologna
Nessun commento:
Posta un commento