Sfuriata a sorpresa, mercoledì scorso, del sindaco di Sasso
Marconi Stefano Mazzetti ( nella foto) nei confronti del consigliere di minoranza
Pietro Fortuzzi. Il primo cittadino, con una 'filippica' raccolta in
ben tre fogli, ha ribattuto, rincarando la dose, al consigliere che
aveva criticato la mancanza di risposte dovute, nei tempi e nella
forma previsti dai regolamenti del Consiglio Comunale, alle sue
numerose interrogazioni. Fortuzzi non ha mancato di chiamare in
causa in questa sua denuncia coloro che hanno il compito, quali
dipendenti, di soddisfare le sue richieste.
Il
sindaco ha risposto chiarendo che, non solo le prerogative del
consigliere sono state rispettate ma, in più occasioni, gli
impiegati comunali hanno dovuto fornire la stessa documentazione dato
che le interrogazioni erano ripetitive. Ciò ha comportato
inaccettabili e insopportabili perdite di tempo e di risorse.
E'
parso di capire che a far traboccare il vaso della pazienza sia stata
l'ultima interrogazione di Fortuzzi sulla 'Frana di Tignano', dove da
pochi giorni sono ripresi i lavori. Fortuzzi chiedeva di essere
informato circa l'utilizzo che sarebbe stato fatto della cifra
risparmiata per il 'ribasso' d'asta, che ammonta a oltre il 30%.
Dopo
essersi tolto i sassolini e 'sassoloni' dalle scarpe, il sindaco ha
concluso dicendo che, nel rispetto del regolamento, le risposte alle
interrogazioni e la documentazione necessaria sarebbero state inviate
via mail e non più in forma cartacea.
Fortuzzi ( nella foto)
si è trovato completamente isolato a sostenere le sue istanze poiché
non ha avuto l'appoggio da nessuno dei due gruppi consiliari di
minoranza. Ha comunque sottolineato che le sue richieste sono
finalizzate a un fattivo controllo della attività amministrativa.
Controllo che è al centro del suo incarico politico e per il quale
gli elettori lo hanno voluto in consiglio comunale.
Per
niente preoccupato, come se la tirata d'orecchi di Mazzetti fosse la
prova che sta agendo al meglio, Fortuzzi ha inviato un'altra
interrogazione che riportiamo per conoscenza dei lettori.
Avrà
un seguito? Staremo a vedere.
Ma
in Consiglio Comunale tra i fatti degni di nota ce n'è un altro da
segnalare: il 'ritorno ai banchi usuali' dei due gruppi di minoranza.
Nel penultimo consiglio comunale, infatti, i quattro consiglieri di
minoranza si erano seduti nello stesso banco e avevano concordato le
posizioni da tenere nelle singole votazioni. Questo aveva fatto
pensare a un ravvicinamento in vista delle prossime amministrative.
La convivenza è stata invece breve e il matrimonio è naufragato nel
'giro di un incontro consigliare'. Tutto è tornato alla situazione
precedente. Non ci sarà matrimonio, assicurano i ben informati.
Ecco l'interrogazione:
Una seconda interrogazione Fortuzzi l'ha inviata all'Unione dei Comuni:
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