L'Unione
dei Comuni dell'Appennino bolognese ha fatto i conti 'turistici'
dell'anno appena concluso e comunica:
13.295
turisti stranieri hanno usufruito nel 2016 dei servizi ricettivi nei
comuni dell'Unione dell'Appennino bolognese, con un aumento del
72,3% rispetto all'anno precedente. I dati forniti dalla Regione
Emilia-Romagna confermano un trend di crescita anche per gli
italiani, che sono stati 6.866 (+12,4%), portando complessivamente la
crescita di turisti negli esercizi ricettivi al 45,8%. I dati sono
aggiornati al 21 dicembre, destinati quindi a crescere ulteriormente.
Non
nasconde la sua soddisfazione Graziella
Leoni, consigliere
dell'Unione delegato al turismo, che precisa: “Grazie
anche alla Rocchetta Mattei,( nella foto ) che con i suoi cinquantamila visitatori
l'anno è diventata il centro di una rete di eccellenze, ci diamo ora
l'obiettivo di continuare a valorizzare tutti gli straordinari punti
di interesse dell'Unione che possono trarre beneficio da questo
successo”.
“I
risultati premiamo la nostra scelta di lavorare sul turismo
sostenibile e sul turismo culturale” commenta il presidente
dell'Unione dell'Appennino Bolognese Romano Franchi. “In
particolare raccogliamo i risultati degli sforzi fatti per
valorizzare la Rocchetta Mattei, la proposta escursionistica della
Via degli Dei e una attenta programmazione degli eventi stagionali”.
Il riferimento è agli appuntamenti organizzati dagli uffici
dell'Unione che hanno arricchito l'offerta culturale territoriale:
Eco della Musica, Infrasuoni, Parole e musica, Borghi divini.
I
dati dimostrano però come ci siano ancora margini di miglioramento
nell'offerta alberghiera e nella capacità di invitare i visitatori
ad alloggiare sul territorio: i pernottamenti infatti sono stati
42.574, in leggero calo (-2,6%) rispetto al 2015. Anche in questo
caso balza all'occhio lo straordinario risultato relativo agli
stranieri: sono infatti stati 18.566 i pernottamenti da parte di
turisti provenienti dall'estero, in aumento del 42,6%, e capaci
da soli di bilanciare il calo dei pernottamenti da parte di turisti
italiani (24.008, -21,7%).
I
buoni risultati dell'Unione si fanno notare anche fuori dalla
regione: la Provincia autonoma di Trento ha inserito in un suo
progetto “Il sussurro della montagna” l'Unione dell'Appennino
bolognese, proponendola come buona pratica in ambito turistico.
Il progetto prevede un percorso di formazione rivolto a giovani tra i
18 e i 35 anni che vogliano entrare nel mondo della valorizzazione
turistica e culturale. Grazie infatti alla collaborazione con il
professor Pierluigi Musarò dell'Università di Bologna e ai
promotori di IT.A.CA’ - Festival del Turismo Responsabile, i
ragazzi trascorreranno una formazione esperienziale della durata di
due giorni (venerdì 24 e sabato 25 marzo 2017) sull’Appennino
Bolognese per conoscere progetti innovativi che valorizzano la
montagna: la bellezza dell’ambiente, il patrimonio storico, le
attrazioni turistiche e culturali e i prodotti tipici, fruibili in
una dimensione a misura d’uomo.
In
particolare, il viaggio formativo si snoderà tra visite a luoghi
peculiari quali la Rocchetta Mattei, il trekking nella Valle
dell'Aneva, in cui si trovano le Grotte di Labante, e incontri con i
protagonisti di iniziative imprenditoriali.
7 commenti:
i pernottamenti sono in calo perchè non ci sono strutture adeguate x pernottare.
Pernottare dove ?? gli alberghi disponibili che c'erano sono diventati case di riposo.
I pernottamenti sono pochi perche' qui i turisti sono mordi e fuggi e tanti abitanti non li vogliono nemmeno.
l'aumento è determinato anche dalla situazione GEOPOLITICA in relazione all'impossibilità di sapere se riuscire a riportare la pelle a casa.
Il turismo delle nostre zone è un turismo povero, c'è poco da spennare, guardate Suviana in estate, più di una crescentina e una birra non se la possono permettere, e spesso si prendono la roba da mangiare da casa, ovviamente a parte quelli delle seconde case (quasi tutti nativi di quei posti ed ex residenti) alla sera rientrano nelle loro case in città. Non tentate di distruggere questo turismo per far posto ad un turismo diverso che qui non c'è e non ci sarà mai, anche chi non è ricco e si accontenta ha il diritto di svagarsi.
la COOP licenzia, le aziende in zona ancora licenziano.
Facile cavalcare la soma di un animale di cui non si è proprietari.
Ci facciano sapere piuttosto dei grafici di guadagno delle attività produttive che orbitano intorno alla luce solare di cui loro si abbronzano in maniera indiretta.
Notare che i pernottamenti degli italiani sono CALATI del 21% cioe' moltissimo, piu' di un quinto. Sulla stampa si fa presto a rigirare le cifre come si vuole...
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