sabato 21 gennaio 2017

LA CITTA' METROPOLITANA 'ADOTTA' LA BRETELLA RENO-SETTA.

Riceviamo:
La bretella di collegamento Reno-Setta sarà inserita nelle linee programmatiche 2016 - 2021 della Città Metropolitana. Il prossimo 25 gennaio si svolgerà la discussione  per poi arrivare all’approvazione nella seduta dell'8 febbraio.” Lo ha annunciato con soddisfazione il presidente della Commissione Affari Generali e consigliera metropolitana Marta Evangelisti, la quale mercoledì mattina ha appositamente chiesto ed ottenuto un incontro col Sindaco metropolitano Virginio Merola per discutere del tema.

 “E' un importantissimo punto di inizio per riportare finalmente all’attenzione di chi governa la strategicità di un’opera accantonata per anni,” sottolinea la presidente, che racconta: “ Martedì il Capogruppo di Forza Italia in Regione Galeazzo Bignami aveva difatti portato in Consiglio Regionale la questione, chiedendo una presa di posizione da parte della Giunta Bonaccini. L’Assessore ai Trasporti della Regione Emilia Romagna, Raffaele Donini, ripercorrendo la storia del progetto, ha evidenziato come ad oggi la Città Metropolitana non abbia mai di fatto chiesto di inserire l’opera nel piano di adduzione correlato al Passante di Mezzo, come proposto da Bignami.
 E' una infrastruttura fondamentale per il rilancio dei territori dell’Appennino non solo dal punto di vista turistico ma anche sotto il profilo occupazionale e attrattivo per nuovi insediamenti” rimarca la Evangelisti. "Dal Sindaco Metropolitano è arrivata la piena disponibilità a inserirla nelle linee di mandato, riavviando così il confronto con tutti i soggetti coinvolti dalla realizzazione dell’opera per valutarne la fattibilità”.

 “ La bretella, oltre a collegare le due valli, e dare uno slancio turistico al territorio, darebbe certamente respiro all’economia montana oggi fortemente penalizzata da una viabilità ormai datata e consentirebbe alle numerose attività industriali di rimanere in loco e avere un efficiente collegamento autostradale,” commentano poi Evangelisti e Bignami. “Un progetto necessario che coinvolgerebbe numerosi Comuni del nostro Appennino e che davvero concretizzerebbe quei progetti di rilancio della montagna spesso annunciati ma rimasti solo sulla carta".


15 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma quale Sarà il percorso ESATTO? Punto di partenza esatto? punto in cui sfogherà la galleria esatto?

santandrea ha detto...

La " bretella " se mai sarà terminata, darà respiro a una montagna dove, già da adesso, stanno chiudendo tutte le piccole aziende artigiane. Si saranno spesi fior di miliardi, evaporati in tanti piccoli rivoli, consulenze inutili, espropri improbabili, tangenti cospicue. Se ho ben interpretato il percorso della bretella, dovrebbe partire dalla A1 a Rioveggio e con un percorso quasi tutto in galleria, congiungersi alla superstrada che, a monte di Vergato,conduce a Porretta. Sarà così tagliato fuori un paese come Marzabotto che, già morto di suo, vedrà sparire il traffico delle attività produttive, ma anche il traffico turistico.

Anonimo ha detto...

Dedichiamo questa cosa alla Foocci e a Franchi

Anonimo ha detto...

Marzabotto, secondo Franchi, avrà una BELLISSIMA Porrttana oltre a bellissimi e sottoutilizzatissimi treni che dal 2004 scorazzano provenienti da Bologna.

Anonimo ha detto...

Da nativo dell'alta valle del Reno e quindi persona interessata, posso affermare con certezza che questi saranno soldi buttati nel cesso, questa bretella non avrà utenti. I soldi è meglio usarli per sistemare il tratto di Porrettana casalecchiese che è un vero tappo. Ma quando si decideranno gli amministratori ad ascoltare anche i pareri delle popolazioni interessate?

Anonimo ha detto...

Marzabotto è a pochi km dall'autostrada.E'tutto il resto dell appennino ad essere tagliato fuori dalle pricipali vie di comunicazione.La bretella porterà beneficio ad una maggioranza di residenti e attività produttive dell alto appennino che finalmente potranno muoversi verso il resto del mondo e non solo verso Bologna come molti credono debba continuare ad essere.Chi adesso va e torna da Marzabotto continuerà a farlo.Anzi i Marzabottesi si godranno la mancanza del traffico rumoroso e inquinante di tutti quelli che da li passano senza mai fermarsi.

Anonimo ha detto...

"Chi adesso va e torna da Marzabotto continuerà a farlo."

Davvero!?! Per fortuna!
Io invece pensavo che sarebbe ottimo tagliare definitivamente la Porrettana all'altezza di Camugnone...

Anonimo ha detto...

Si, insomma, la tangenziale di Vado che di fatto è già esistente e potrebbe esser terminata con un ponte a monte di Vado la demoliamo, e poi colleghiamo all'autostrada la Porrettana con un tunnel di 7 km, più lungo del tunnel di base della variante di valico.

Dei geni.

Anonimo ha detto...

...state tutti sereni, lo studio di fattibilità è infarcito di dati non reali (o falsi che è meglio), le condizioni che si dovessero porre per un limitato impatto ambientale in un ipotetico progetto definitivo, saranno ad elevato costo, Pian di Setta è già stato "sventrato" dalla Variante di Valico e quindi le cosiddette opere di mitigazione ambientale che il Comune di Grizzana M. richiederebbe per tacitare i propri cittadini verrebbero quindi ad aumentare pesantemente i costi....... ergo. si discuterà di niente per anni, magari spendendo qualche altro soldino e poi NIENTE

Anonimo ha detto...

Che i tanti campanilisti dell'alto Reno sostenessero la proposta, non i ha mai meravigliato, ma che la Regione ascoltasse questi e facesse sua una proposta sballata come questa mi meraviglia alquanto.
Se poi valutiamo che la proposta è sempre stata sostenuta dagli avversari del PD, vogliosi di metterlo in difficoltà, allora dobbiamo prendere atto che la debolezza del partitone, a Bologna è da ritenersi conclamata. Vorrà dire che d'ora in poi lo chiameremo "il partitino".

Anonimo ha detto...

Veramente si tratta di una proposta sposata dalla Città Metropolitana e non dalla Regione.
Per quanto poi riguarda le eventuali compensazioni da elargire quale ristoro alla frazione di Pian di Setta,il Comune di Grizzana Morandi penso sarà ben lieto di continuare nella sua condizione di privilegiato dai cospicui finanziamenti che sino ad oggi ha ottenuto dalla variante di valico risultando il Comune più ricco della vallata.

Anonimo ha detto...

Nessuno dei commenti esposti qui è esatto, ricalcano le voci messe in giro per distrarre le persone che verranno POI coinvolte, con ESPROPRI REALI PAGATI NIENTE, verranno date notizie false, per farvi guardare da un'altra parte, nascondendo il risultato reale......che è quello di far entrare nelle casse dei Comuni denari che dovrebbero essere dati ai proprietari dei terreni coinvolti dal percorso della variante, esattamente come per i problemi europei si continuano a dare soldi alle banche invece che alla gente povera.

Anonimo ha detto...

Per ora commenti tipo aria fritta:
- cosa serve?
- perchè ?
- dove dobbiamo snellire il traffico/inquinamento/sicurezza nella circolazione ?
- da dove oggettivamente deve partire e dove deve arrivare considerando che lo snodo Casalecchio dovrebbe ?!?!? prima o poi partire ?
- le strade di raccordo all'opera sono ora idonee o vanno sicuramente di molto migliorate ?
Se qualcuno sa, no notizie da bar dello sport, lo scriva e non tiri in ballo i partiti, qui possiamo parlare di cose serie ! o no ?

Anonimo ha detto...

Con tutto il rispetto...fritto è il tuo cervello!!

Anonimo ha detto...

Ciao,
interessante che il commune di Grizzana sia il più ricco della vallata, considerata il grado di incuria delle strade che servono le varie frazioni, la mancata manutenzione dei versanti franosi, per non parlare dell'illuminazione pubblica, della pulizia dei bordi stradali, della raccolta delle acque superficiali, etc etc....
Per quanto riguarda la bretella:
Perchè si vuole insistere nello sfruttamento della valle a beneficio di pochissimi?
Quanto costa la realizzazione di quest'opera e quanto di questo denaro "tornerebbe" a vantaggio degli abitanti di queste zone?
Perchè non si guarda al futuro?
Vogliamo continuare a bruciare petrolio per forare montagne, per far girare I mezzi su ruota e divorare il territorio che consegneremo ai nostri figli? E' questo il fututo dell'appennino?
Non sarebbe meglio con questi denari mettere a posto la viabilità oridinaria, incentivare il trasporto su ferrovia ed il trasporto pubblico?
Forse si potrebbero addiruttura creare delle opportunità di lavoro, finanziando delle start up di giovani che amano questo territorio e che qui vorrebbero vivere nel suo rispetto.

Perchè non vogliamo rendere giustizia ad un ambiente meraviglioso esaltandone la bellezza e vogliamo invece di divorarlo ancora?