Sarà
certamente un 'caso' di cui si parlerà a lungo: il dispositivo
sonoro che annuncia un pesce preso all'amo ha allertato il pescatore
che ha chiesto l'aiuto dell'amico che però, stordito dal
monossido di una stufetta, non ha potuto dargli una mano. Il
pescatore si è così accordo del dramma in corso e ha dato
l'allarme. Un lieve ritardo avrebbe portato all'irrimediabile.
E'
accaduto, sabato scorso al mattino presso il 'Lago di Porziola' di
San Lorenzo a Sasso Marconi. Un 37enne di Casalecchio di Reno ha
chiamato il 112 dicendo di aver rinvenuto il corpo privo di sensi
dell’amico 34enne, anche lui di Casalecchio di Reno, all’interno
di una tenda da campeggio, riscaldata con una 'stufetta
portatile', che avevano montato la sera precedente per
trascorrere una parentesi di pesca.
Stando
alla ricostruzione dei fatti, il dramma sarebbe stato 'evitato' da un
pesce catturato all’amo della canna da pesca del 37enne, che
dormiva in un’altra tenda. La preda, nel tentativo di liberarsi
della presa, ha azionato un dispositivo sonoro richiamando il
pescatore. Quest’ultimo si è precipitato a recuperare il pesce
chiamando l’amico che non rispondeva, in quanto privo di sensi. E’
stato in quel momento che il 37enne si è accorto di quanto era
successo e ha dato l’allarme.
Sul posto sono intervenuti i
Carabinieri che hanno chiamato i soccorsi.
Trasportato
d’urgenza dai sanitari del 118 al Pronto Soccorso dell’Ospedale
Maggiore di Bologna, il 34enne è stato successivamente trasferito
presso il Centro Iperbarico di Ravenna per le cure del caso. La
prognosi è riservata.
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