Riceviamo
e pubblichiamo.
Al
termine della II Guerra Mondiale più di 20.000 italiani furono
barbaramente uccisi ed i loro cadaveri gettati nelle foibe, profonde
cavità nel suolo del Carso, mentre centinaia di migliaia vennero
cacciati dalle proprie case dalle milizie comuniste titine, in una
pulizia etnica finalizzata ad ottenere l’annessione di quelle terre
alla Jugoslavia, poi sancita dal Trattato di "pace" del 10
Febbraio 1947. Sono passati ormai dieci anni dall’istituzione del
Giorno del Ricordo, tuttavia assistiamo a tentativi di negazionismo e
revisionismo; l’Esodo ed i massacri delle foibe furono un crimine
contro il nostro popolo ed è una realtà storica accertata, eppure
c’è ancora chi si ostina a giustificarlo per ragioni ideologiche.
Per il secondo anno abbiamo fortemente voluto rendere omaggio ai Martiri della Venezia Giulia e della Dalmazia per sensibilizzare l'Appennino Bolognese - anche con una discreta partecipazione all’evento puramente divulgativo sui social - e lanciamo due chiari messaggi: "Noi non dimentichiamo" quanto hanno subito i nostri connazionali fieri della loro Patria e pronti all'estremo sacrificio, ed un monito a coloro che si ostinano a calpestare il dolore dei propri Fratelli.
Invitiamo tutte le Amministrazioni Comunali
del territorio ad intitolare una via, un parco od un luogo
d'interesse pubblico ai Martiri delle Foibe ed impegnarsi nel
rafforzare nelle scuole, con mostre ,conferenze e testimonianze
dirette, la divulgazione storica affinchè il Ricordo diventi pratica
quotidiana. Mai mancherà, infine, il nostro sostegno a quelle liste
civiche che da anni si battono con passione e tenacia contro
l’ostracismo politico per il riconoscimento ed il rispetto del
Giorno del Ricordo.
5 commenti:
ma l' italia dov' era ???? tacitamente faceva comodo a tutti che 20.000 italiani e più venissero uccisi in quel modo. Le uccisioni di stato fanno como allo stato stesso.
Vedi oggi l'isis quanta gente sta ammazzando senza che qualcuno intervenga ? a chi fa comodo ??? e non venitemi a raccontare di ricordare la complicità degli stati degli eccidi di massa.
https://it.wikipedia.org/wiki/Massacri_delle_foibe Un pochino meno di 20.000, diciamo poco più della metà. E comunque sarebbe importante che il giorno del ricordo non fosse il giorno del revancismo post-fascista ma una giornata per ricordare veramente gli eccidi e le stragi, al di là delle ideologie politiche.
Noi preferiamo informarci ed informare leggendo libri, articoli, partecipando a conferenze, mostre e ascoltando testimonianze dirette. In questi giorni, ad esempio, Marino Segnan dell'ANVGD è molto presente in tutto l'Appennino Bolognese per raccontare la REALTA' dei fatti. Notizia di due giorni fa la scoperta di una foiba a Cormons: "potrebbero esserci tra le 200 e le 800 vittime" dicono da Gorizia. Wikipedia la lasciamo volentieri ai chiacchieroni.
e noi siamo stufi di ricordare...... E di ricordare i grandi misfatti di stato non ci va più. Vogliamo ricordare CHE SIAMO VIVI di VIVERE E FARLO ALMENO BENE VISTO CHE CI SIAMO IN QUESTO MONDO CHE NON CAMBIA....ANZI PEGGIO DI COSI' SI MUORE LENTAMENTE.... E DI GOVERNI BALORDI ED INCAPACI.
Gli indifferenti non hanno mai fatto la storia, caro anonimo.
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