domenica 7 febbraio 2016

La Grande Sostituzione - 1


 Uno dei più affezionati commentatori di questo blog, Cesare Zecca, leggendo il recente post sulla mancata installazione della Croce al cimitero di Casalecchio, che egli chiama una pagina recente di "sostituzione",
http://notiziefabbriani.blogspot.it/2016/01/casalecchio-di-reno-la-mancata.html
ha chiesto la pubblicazione di alcune sue considerazioni sull'episodio



Prendo a spunto un'intervista a Renaud Camus su La Grande Sostituzione, il processo di omogeneizzazione industriale delle culture e relativo europicidio in corso e altri contributi.
In corsivo le citazioni.

1 – Tra ugualismo, globalismo e socioingegneria

”Creare […] una non-civiltà [...] liberale, intelligente, umana, egualitaria, fraterna, armoniosa e civilizzata, perché non ci saranno più differenze o discriminazioni tra i suoi membri, tutti fratelli, nel villaggio universale senza frontiere. Questa è la sovrastruttura, per così dire, l’ideale reclamizzato e condiviso in buona fede da una larga parte delle masse sostituzioniste”.

Renaud Camus trascura le elite transnazionali, parailluministe, paracomuniste, paramassoniche, si legga ad esempio questo simpatico scambio salottiero di robe tra due sacerdoti del nuovo inferno, Eugenio Scalfari e Laura Boldrini.
Giovanni Lindo Ferretti perculeggiava, in Barbarico, questa hybris ugualista, dirittista con il sarcasmo:

“Fuori avanza lo stuolo dei zelanti dei diritti che volendo rifare il mondo più giusto e più che bello che mai [...] gravano l'esistente di una progressione infinita di codici e regolamentazioni, tutti a fin d'immenso bene, il cui unico risultato è una servitù tendente alla paralisi, alla rovina. [...] Diciamo con semplicità: cosa serve al leone e all'agnello per pascere insieme se non una corretta legislazione e una rete di servizi a sostegno?”


2 – Del masosadismo autoantagonista

Sulle pulsioni masochiste, necrofile dei cattolici e delle spiegazioni metafisiche ho già commentato. Per quanto riguarda il masosadismo delle castalie “sinistre”, Camus sottolinea invece la nemesi, un fatto storico oggettivo, che fa giustizia di masse ed elite sostituzioniste e dei loro processi sì global, marxisti-trozkisti: si pensi a Bani Sadr in Iran, ad Al-Fatah e Hamas in Palestina, alle istanze laiche in Egitto messe sotto dai Fratelli Musulmani, la distruzione sistematica delle militanze socialiste arabe (baathiste) e marxiste da parte degli islamici, da alleati a nemici, non appena la presa del potere si è compiuta.
Alcuni marxisti, come Michel Onfray si stanno destando dal grande torpore.

”Si, la nostra civiltà giudaico-cristiana è sfinita, morta. Dopo duemila anni di esistenza, si compiace nel nichilismo e nella distruzione, nella pulsione di morte e nell’odio di sé, non crea più niente e vive solo di risentimento e rancore. L’Islam manifesta quel che Nietzsche chiama “una grande salute”: dispone di giovani soldati pronti a morire per esso. Quale occidentale è pronto a morire per i valori della nostra civiltà: il supermercato e l’e-commerce, il consumismo triviale e il narcisismo egotista, l’edonismo volgare e il monopattino per adulti.”

L'antagonismo (si pensi ai fanatici invasati dei centri sociali, alle femministe antagoniste di plastica filo machisti (ad esempio qui), collaborazioniste e negazioniste quindi gisutificazioniste delle violenze sessiste - islamico e migrante viene prima di ogni cosa, persino prima dei propri valori, si torna alle pulsioni sadiche e masochistiche). Renaud Camus osserva la Grande Nemesi.

”Il sostituzionismo, che è una nemesi, ha la sua propria nemesi. In effetti, esso sostituisce un popolo che ha perfettamente preparato alla Grande Sostituzione, il popolo degli uomini sostituibili, con un popolo ferocemente identitario, arabo-musulmano, islamico quando non islamista. Per dirla in un altro modo, esso sostituisce un popolo di bovini (industriali) con un popolo di iene. E così facendo scava la propria fossa.”


3 – L'uomo ugualizzato-sostituibile

Torniamo, con Renaud Camus, sull'uomo ugualizzato o, nelle parole di Wendel Berry, sradicato dalla Terra. Si noti che in ecologia uno dei principali fattori di collasso è la ugualizzazione nel regno vegetale e in quello animale ovvero il problema drammatico della diffusione-sostituzione con xenospecie, “sradicate” e spostate (ailanto, piralide del bosso, "vespa" cinese, gambero della Louisiana, etc.).

”Lo constatiamo ogni giorno, che questo ideale è falso e che ciò che prepara l’enorme macchina sostituzionista è, in effetti, come dice lei, una non-civiltà, una barbarie post-industriale e iper-economista [collegamento mio] in cui sarebbe compiuta la fabbricazione, da parte di quella che chiamo “l’industria dell’ebetudine”, dell’uomo sostituibile: de-originato, de-nazionalizzato, de-culturato, de-sessuato, cosificato, intercambiabile e delocalizzabile a piacimento.

[...]

Industria dell’ebetudine conta tre branchie principali: l’insegnamento dell’oblio, così come è dispensato in Francia dal ministero dell’educazione nazionale; l’imbecillizzazione delle masse, così come è assicurato dall’industria culturale e dai divertimenti di massa, peraltro sempre più indistinguibili

[…]

Quattro gruppi sono i protagonisti del dramma non politico ma ontologico che si sta svolgendo:

  • i sostituiti in rivolta, che rifiutano la loro sostituzione;
  • i sostituiti che acconsentono, che non percepiscono il fenomeno, che ne negano l’esistenza o vi sono rassegnati o pensano addirittura che sia una buona cosa;
  • i sostituzionisti, che lo promuovono e lo impongono;
  • i sostituenti, sempre più numerosi e potenti. I secondi e i terzi possono essere considerati una cosa sola, e comunque saranno inghiottiti dai quarti.”
(continua)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche i nostri super progressisti, incalliti sostituzionisti, cominciano ad avere dei problemi, le poltrone da occupare si diradano, mentre i loro proni elettori, sostituiti che acconsentono, stanno ancora peggio, i loro posti di lavoro se ne vanno all'estero e i lavori socialmente utili vengono dati ai clandestini, sempre per opera dei super politicamente corretti piddini.
La nemesi o legge del contrappasso li bracca tutti, ma questi sono talmente condizionati....

http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/politica/2016/7-febbraio-2016/pd-resta-senza-poltronecosi-finisce-un-era-24019130900.shtml

Cesare Zecca ha detto...

> i loro posti di lavoro

Cosa succede, nel mondo dei mastri fornai e della produzione diciamo, dei pandoro?
Ecco, prendiamo quel settore e dall'estero catapultiamo dodici milioni di tonnellate di pandoro fatti in Pandoristan, ad esempio. Anzi, non basta.
Arrivano elite autoreferenziali e contro il volere degli elettori dei quali dovrebbero essere delegati alla politica (tanto c'è la costituzione antidemocratica dei soviet (oligarchie "illuminate"), ti prometto che curerà gli interessi anche dei mastri fornai e poi tu, povero idiota, mi osserverai fare esattamente il contrario tanto c'è la libertà di mandato eccetera eccetera) addirittura 116.000 fornai del Pandoristan e li metto proprio lì, dove abiti, dove vivi, dove hai la tua pulciosa e ignobile piccola botteguccia non industriale non tecnoprogressista di pasticceria.
Cosa succede ai mastri fornai? al loro reddito? quanto costerà un pandoro?

Ecco, queste castalie sì global ugualiste, cattoliche e (post)comuniste ti farciranno al testa come un criceto imbecille, che
o - ci vuole più Europa, poi più ONU, più governo della Galassia della via lattea per "risolvere" i problemini e non ti lamentare schifoso xenofobo inferiore nazifascioleghista
o - più diritto di più tutto per più tutti, prima i pandoristani, non certo tu, 'gnorante intollerante razzista xenofobo inferiore
o - e comunque è una gioiosa, multiculturale evidente opportunità del meraviglioso progresso e tu non capisci proprio nulla

> i lavori socialmente utili vengono dati ai clandestini
I sostituzionisti che supportano e apologizzano l'invasione, nelle loro menti eccelse, non capiscono che
1 - i lavori socialmente utili sono x.y milioni e che non possono essere sufficienti per decine e quindi centinaia di milioni di invasori.
2 - gli autoctoni inferiori razzisti e intolleranti, una volta espulsi da questi lavori, cosa faranno? si iscriveranno, ad esempio, ad un corso di progettazione per impianti fotovoltaici, ad esempio. Dopo qualche anno, nel mercato del fotovoltaico, ci saranno w.z centinaia di migliaia di esuberi.
Ah, tu usi l'aritmeritica e i limiti, la realtà fascisti e sei solo uno sporco fascista.

Ihih

I sostituzionisti, i Lerner, Letta, Vendola, Parenzo, Bergoglio, i Gabriele Del Grande, le Boldrini, gli Scalfari, le Mariangela Vaglio, i Merola e Frascaroli, etc. si inventeranno nel frattempo anche una migliore e fantastica opportunità, quello di andare in Fotovoltaicstan e di sostenere il diritto di j.k milioni di tecnici fotovoltaici di venire senza se e senza ma in Italianistan.
Eccetera eccetera.

Il problema è che per questa casta sacerdotale la deculturazione, la cosificazione delle masse martellate da una propaganda asfissiante è funzionale al loro disegno di maxiingegneria sociale e allo sfruttamento degli inferiori (sia autoctoni che di altri paesi).
Si noti che i sostituzionisti e i loro adepti sono gli stessi che si comitatavano, che girotondavano, giustamente, contro lo sfruttamento e la reificazione della donna e ora sono i primi a sostenere il presunto diritto ad egoici diversamente cososessuali, di sfruttare altre poracce di donne come incubo-fattrici umane per i loro capricci di fabbricazione e acquisto di piccoli esseri umani che si trovano a dover crescere con due babbi o due mamme oppure un papà e una tapparella (sono andato in Biribilia e mi sono sposato con una tapparella, ora abbiamo fatto un figlio ho il diritto che sia mio) Se c'è una cosa peggiore della famiglia nucleare isolata, asfittica eterosessuale è la cosa nucleare isolata, asfittica cososessuale).
Eccetera eccetera.

Anonimo ha detto...

Avemo da magnà e siamo in 60 milioni, ma c'è meno lavoro e meno pappa nel complesso, ma perchè io che comando dal mio scranno di politico (e magno dalle tasse di chi produce, visto che io non produco una emerita cippa di niente o peggio, produco sprechi, cioè "s-produco" 2 volte) devo rinunciare a continuare a magnà?

Visto che comando io, sei Tu che continui a produrre e paghi le tasse e il pasto per tutti.

La matematica non è un'opinione: siccome siete in meno a produrre e noi dovemo comunque magnà e nun volemo magnà dde meno, le tasse per mantenerci ve le dividete sempre voi... quindi singolarmente ne pagate di più.

La ciccia nel piatto è questa: il resto è solo di contorno.

Cesare Zecca ha detto...

> Avemo da magnà e siamo in 60 milioni

Due scienziati, Wackernagel e Rees hanno elaborato un sistema di calcolo dei bilanci ecologici necessari per le comunità umane (in soldoni: quante risorse sono necessarie, quante sono producibili, quanti rifiuti si fanno, etc.) che viene detto calcolo dell'impronta ecologica (ecological footprint).

I calcoli, per quanto ottimistici, parlano chiaro (grafico qui): ai tenori di vita attuali il territorio nazionale ha un deficit ecologico di circa 4 volte la biocapacita'.
In altre parole dovremmo essere un quinto di quanto siamo ora (in realtà dovremmo contare anche x.y milioni di invasori che ufficialmente non esistono ma che esistono, quindi la realtà è che dovremmo essere, ad esempio, un sesto di quanto siamo ora).

I dati per la provincia di Bologna sono quasi peggio (se qualcuno è interessato domandi che li fornirò).

Chi ha occasione di ascoltare le parole di qualche anziano che ha vissuto gli stenti e la fame durante l'ultimo conflitto (seconda guerra mondiale) e anche negli anni precedenti, può riflettere sul fatto che con una popolazione diciamo un po' più della metà dell'attuale e con un tenore di vita molto ma molto più spartano, ampie fasce della popolazione erano alla fame.
Non c'era de magnà ma neppure de curà (la sanità non è un diritto, devi mettere la corrente negli ospedali, far arrivare il riscaldamento dal dentista e pure l'anestesia, devi pagare l'infermiere etc.), né de viaggià etc. .
E la ragionevole e previdente autarchia fascista era comunque piuttosto blanda.

Considerando energia, materie prime ma anche il cibo sul quale l'Italia NON ha affatto sovranità ed autonomia, neppure la più importante che è quella alimentare, con deficit assai gravi in quasi tutti i settori, noi siamo un gigante sempre più mastodontico, elefantiaco, enorme, in ulteriore crescita (per invasione e diretta e conquista demografica "alla Boumedienne") con i piedi non di argilla, di sabbia.

E' sufficiente che inizino anche solo a diminuire alcune delle risorse che importiamo dall'estero che si arriva alla fame, esplode tutto (vedere cosa succede nelle città dopo due giorni di serrata dei camionisti, ad esempio).

Sono gli evidenti limiti della realtà contro i quali natalisti, sostituzionisti, crescisti, dirittisti, massmigrazionisti e altri idioti del genere si scagliano. Questi fanatici invasati se fai notare i limiti e le leggi della realtà iniziano a sclerare e a insultare istericamente dando del nazifascioleghista a chiunque osi ledere le loro rozze ortodossie.

Anonimo ha detto...

Scusi Zecca: dove trovo la sede dei Sostituzionisti Bolognesi?
...vorrei iscrivermi...

Cesare Zecca ha detto...

Non ha che l'imbarazzo della scelta.
Dalla Caritas ai circoli del PD, dalle parrocchie ai centri sociali, da Sostituzione Ecologia Libertà(loronontua) ai dotti economisti della più crescita da invasione per più tutti, i fondamentalisti "fascistoidi" (sarebbe stalinistoidi ma nel gergo sinistro si usa "fascista" per indicare qualsiasi roba bruttacaccitvacaccadiavolo) di Social-Log-Bologna, da alcune onlus a simpatiche cooperative di di destra , di sinistra che fanno i dirittisti con le case degli altri. Di recente ho avuto notizie di attivisti pro Grande Sostituzione ("scafisti" in colletto bianco) persino nelle file dei GAS locali, animati da meravigliose, morali, superiori e irrefrenabili volontà di migliorare il mondo (a casa tua e loro, a spese tue e loro, con le tue vite ma non nella mia casina eccetera eccetera).

Anonimo ha detto...


* non ha che l'imbarazzo della scelta*

Per gli italiani all'estero, in Inghilterra o altrove, c'è questa potentissima agenzia internazionale di "aiuto ai rifugiati" (tranne naturalmente a casa loro).

Qui