Il capogruppo di Dimmi,
Stefano Pedrelli ( nella foto) , ha presentato un’interrogazione alla Giunta comunale sullo
stato complessivo della manutenzione del territorio. L’iniziativa nasce dopo
numerose segnalazioni dei cittadini e alla luce dell’ennesimo episodio legato
alla fragilità idrogeologica dell’area.
«Nel giugno scorso un violento acquazzone ha colpito
il territorio – ha ricordato Pedrelli – provocando l’ennesimo straripamento di
fossi e tombini e causando lo sversamento di acqua e detriti su strade,
giardini e abitazioni. A oggi, però, nulla è stato fatto per la rimozione dei
materiali accumulati: sabbia, fango e residui hanno invaso anche il centro del
paese, offrendo un quadro di forte degrado urbano».
Una situazione aggravata, secondo il
capogruppo, dalle condizioni meteorologiche: «Nei giorni di sole le auto
sollevano nuvole di polvere – anche in prossimità delle scuole – mentre quando
piove i residui limacciosi su strade e marciapiedi diventano un pericolo per
pedoni, anziani e persone con disabilità. In molti tratti dei marciapiedi
persistono fogliame, ghiaia e vegetazione spontanea che rendono impraticabili i
percorsi pedonali».
Pedrelli ha inoltre richiamato il
ritardo nella gestione dei fondi statali destinati alle esondazioni del 2023,
che – secondo le testimonianze raccolte – avrebbe aggravato i danni delle
piogge successive, aumentando i costi delle manutenzioni necessarie. Il
capogruppo ha poi elencato diversi casi in cui i cittadini avrebbero denunciato
inutilmente i disagi all’amministrazione comunale.
Il sindaco, Roberto Parmeggiani (nella foto), riconoscendo la
complessità della situazione e ribadendo l'intenzione comunale di affrontare tutte le emergenze, ha fornito una risposta articolata. Ha spiegato
che il Comune può contare su soli 13 operatori, chiamati a gestire non solo i
300 chilometri della viabilità comunale, ma anche la manutenzione degli edifici
pubblici e parte del verde. «Le necessità – ha dichiarato – superano ampiamente
le capacità operative attuali».
Per quanto riguarda le frane, alcune
emergenze sono già state risolte, altre – come nel caso di Brento – sono in
fase di avvio dei lavori, mentre per ulteriori interventi sono in corso le
progettazioni. Il nodo principale rimangono le risorse ancora insufficienti. Si
attende dalla struttura commissariale una nuova ordinanza che consenta una
maggiore flessibilità nell’utilizzo dei fondi e che metta a disposizione un
milione di euro aggiuntivo. Il sindaco ha inoltre annunciato l’attivazione di
un mutuo da 350 mila euro per la messa in sicurezza del ponte di Vizzano e
l’inserimento in programma di un intervento rilevante sul ponte Albano.
Pedrelli ha espresso insoddisfazione
per la risposta, criticando la scelta di destinare risorse a progetti come il
Bed & Bike di Pontecchio e il Parco Fluviale invece che alle emergenze in
atto: «Almeno una parte di quei fondi – ha affermato – poteva essere
reindirizzata per far fronte alle criticità più urgenti».
Il capogruppo ha inoltre contestato
la decisione di assumere un dirigente invece di due operai, sostenendo inoltre che
alcuni interventi si sarebbero potuti finanziare tramite strumenti bancari da
ricalibrare una volta arrivate le risorse commissariali.
Il sindaco ha ribadito che alcune
somme sono vincolate per legge a specifiche destinazioni e non possono essere
utilizzate diversamente. Ha infine sottolineato l’importanza della figura del
dirigente: «Senza una direzione tecnica adeguata non è possibile operare in
modo efficace. Il ruolo è essenziale».
3 commenti:
Bravissimo Pedrelli
Niente di nuovo.......
Ah, è ancora in consiglio comunale...?
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