L’Azienda USL di
Bologna informa:
Nessuna criticità registrata nella prima settimana di
integrazione tra l’attività dei Centri di Assistenza Urgenza (CAU) e il
servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) nelle Case della
Comunità del Navile, di San Lazzaro di Savena e di Casalecchio di Reno. I dati relativi agli
accessi confermano una buona tenuta del nuovo modello organizzativo, con numeri
in linea con lo stesso periodo del 2024 e un utilizzo corretto delle diverse
modalità di assistenza.
Dal 1° all’8
luglio, durante le prime sette notti di attività integrata, sono state
complessivamente erogate 459 prestazioni
sanitarie:
·
188 al Navile (media: 27 persone a notte),
·
135 a Casalecchio (media: 19 persone a notte),
·
136 a San Lazzaro (media: 19 persone a notte).
La maggior parte degli accessi si è
concentrata nella fascia oraria compresa tra le 20 e le 22 (50%), seguita da quella tra le 22 e le 24 (30%) e dalle ore 0 alle 8 del mattino (20%).
Tipologia di interventi
Il 47% delle richieste è stato gestito con un consulto telefonico attraverso il numero
unico 051 3131, attivo dalle ore
20. Il 51% ha richiesto una visita ambulatoriale:
·
In
media, 14 persone a notte al Navile,
·
11 a San Lazzaro,
·
9 a Casalecchio.
Solo nel 2% dei casi è stata necessaria una visita domiciliare o presso strutture di
riferimento (rispettivamente 5 e 4 episodi).
Nel 90% delle situazioni, le prestazioni erogate hanno
consentito di garantire la permanenza o
il ritorno del paziente al proprio domicilio. I pochi casi che hanno
richiesto un accesso a percorsi di emergenza sono stati sempre presi in carico
in modo tempestivo e appropriato, in continuità con quanto avveniva con i
precedenti servizi di CA e CAU.
L’invito ai cittadini: “Telefonare
sempre allo 051 3131”
L’Azienda USL di Bologna ricorda che,
a partire dalle ore 20, è fondamentale
telefonare sempre allo 051 3131, numero unico della Continuità
Assistenziale. Questo consente una valutazione
preventiva, per garantire la risposta più adeguata al bisogno
(consulenza telefonica, visita ambulatoriale o domiciliare) e attivare
tempestivamente i percorsi più appropriati.
Per rafforzare l’informazione e promuovere un uso consapevole del servizio, nei prossimi giorni sarà avviata una campagna di comunicazione dedicata, rivolta a tutti i cittadini del territorio.
4 commenti:
Col cavolo che mi faccio curare in emilia romagna, io faccio un salto in Croazia o Serbia, dove non ci sono i nostrani macellai.
cominciamo con i bollettini doniniani?
Ah che nostalgia!
Macellai Serbi e Croati sono espertissimi: hanno oltre 30 anni di esperienza, come ti fanno a pezzi la'...
Anonimo delle 23.13, sei ovviamente confuso ma molto confuso, mi sa che stai intendendo del periodo di guerra in in ex yugoslavia, io intendo invece la sanità loro adesso, contro la nostra filo covid, spiacente ma loro sono meglio, se vuoi restare al periodo di guerra, sappi che i nostri macellai, volavano dall'italia fino a loro bombardando con velivoli dal costo miliardario, ricordati di BELLINI e COCCIOLONE EX PRIGIONIERI RILASCIATI, ORA CON GRADO DI GENERALE TUTTI E DUE.
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