di
Mauro Muratori
Il
rapporto tra cittadini e istituzioni pubbliche è sempre più fragile. Strade
dissestate, centri abitati trascurati, aree verdi invase dai rifiuti e corsi
d’acqua abbandonati alla loro sorte raccontano un territorio in sofferenza.
Dove un tempo c’era cura, oggi si moltiplicano segnali di degrado e potenziali
rischi ambientali e idrogeologici.
Le
istituzioni, chiamate a governare e tutelare il territorio, appaiono spesso
lontane dai bisogni concreti delle comunità. Il malcontento cresce, alimentato
dalla percezione che il peso fiscale – tra tasse e addizionali – non trovi
adeguato riscontro nei servizi offerti.
Una
frattura che non è solo sociale, ma anche economica. Nell’Appennino e nelle
aree interne, l’assenza di un sistema logistico efficiente e di una burocrazia
snella frena le imprese, aumenta i costi e scoraggia nuovi investimenti.
Non
è un atto d’accusa, ma una presa di coscienza: è tempo di rimettere al centro
l’ascolto dei territori. Serve una politica capace di ricostruire la fiducia,
fondata su responsabilità, trasparenza e servizio.
Da
qui, la proposta: più autonomia per Bologna e la sua provincia. Un’autonomia
amministrativa che consenta di dare risposte rapide, efficaci e calibrate su
chi ogni giorno vive, lavora e contribuisce al bene comune.

7 commenti:
Ma quale patto, con questa gente solo scontro, è tutta la vita che mi rapinano.
Condivido quanto emerge dalle osservazioni di Mario Muratori. E' una fotografia che non lascia spazio ad altre interpretazioni. Può essere che una ventata di autonomia istituzionale possa invertire il processo di decadimento progressivo economico e sociale che attanaglia il territorio appenninico e non solo. Auspichiamoci il cambiamento, consapevoli che il percorso sarà lungo e irto di difficoltà. Lo dobbiamo anche alle nuove generazioni. Auguri.
Bla Bla Bla
Sono d'accordo
Qualcuno 🤫è da anni che chiede l’autonomia, mi sa che la faranno x loro!! Gli stranieri che tanti sinistri li hanno voluti! C’è poco da aspettare!!!!
Bologna come Milano inquisite tutti. Corte dei conti, guardia di finanza dove cavolo siete.
Anch'io sono d'accordo: solo parole.
Non ci sarà nessuna autonomia, le provincie sono state abolite malamente e non resusciteranno.
L'unico vento di cambiamento che sentirete è un grosso peto nel cielo.
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