Attimi di paura nel primo pomeriggio di domenica per
un biker 45enne di Bologna, rimasto ferito dopo una rovinosa caduta in una zona
impervia del Corno alle Scale.
L’uomo, appassionato di mountain bike, stava
affrontando un’escursione insieme a un amico lungo il sentiero CAI 113, in
discesa verso Monte Acuto delle Alpi. Intorno alle 14.30, poco dopo aver
superato la località Acerolo, ha perso il controllo della bici finendo in una
scarpata. Il volo, di circa cinque metri, si è concluso nel fitto della
vegetazione sottostante.
Il compagno di escursione ha subito cercato di lanciare l’allarme, ma ha dovuto spostarsi più volte per individuare una zona con copertura telefonica. Solo dopo alcuni minuti è riuscito a contattare il numero di emergenza 112, fornendo le indicazioni per localizzare l’infortunato.
La macchina dei soccorsi si è
attivata immediatamente. Sul posto sono intervenuti l’ambulanza di Lizzano in
Belvedere, l’automedica, la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico
dell’Emilia-Romagna – Stazione Corno alle Scale, i Vigili del Fuoco, un
elicottero partito dall’aeroporto di Bologna e l’elisoccorso 118 di Pavullo,
attrezzato con verricello e con a bordo un tecnico del Corpo Nazionale Soccorso
Alpino e Speleologico (CNSAS).
L’operazione di recupero si è
rivelata particolarmente complessa a causa della fitta vegetazione ad alto
fusto, che impediva l’accesso diretto via elicottero. I tecnici del Soccorso
Alpino hanno provveduto a stabilizzare l’uomo su una barella portantina,
trasportandolo a mano per diversi metri fino a un piccolo spiazzo libero dalla
vegetazione. Solo a quel punto è stato possibile procedere al recupero tramite
verricello.
Il biker, cosciente ma dolorante, è
stato infine trasportato in elicottero all’ospedale Maggiore di Bologna con un
codice di media gravità. Secondo le prime informazioni, avrebbe riportato
traumi agli arti e alla schiena, ma non sarebbe in pericolo di vita.
L’episodio, oltre a confermare l’efficienza della macchina dei soccorsi in ambiente impervio, è anche un monito all’importanza della prudenza e della preparazione quando si affrontano sentieri tecnici in zone montane.


3 commenti:
Un altro?
Chi péga?
Sì, chi paga? E chi paga l'assistenza a chi ha un incidente stradale mentre va al mare? O mentre va a lavorare? Se stai a casa non avresti incidenti che altri devono pagare. Ma in una casa supersicura, senza gas, senza corrente, senza scale per evitare incidenti che altri dovrebbero pagare.
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