lunedì 28 ottobre 2019

Vergato: un cinghiale ha attaccato un anziano. L'uomo è all'ospedale, grave

Salvato da un vicino cacciatore che ha udito le sue grida d'aiuto, è accorso e ha ucciso l'animale.

Un cinghiale di grande mole ( si dice di circa due quintali), si era intrufolato nel giardino di casa dell'uomo, un ottantacinquenne di Vergato, alla ricerca di cibo e per sfuggire alle battute dei cinghialai impegnati nella caccia di selezione autorizzata al fine di contenere il numero dei selvatici. L'animale essendosi trovato di fronte l'anziano, ha reagito istintivamente con un attacco allo scopo di sventrarlo.


Il fatto è accaduto ieri mattina intorno alle 10. Sono intervenuti i Carabinieri della zona e l'ambulanza del 118. La ricostruzione ha permesso di stabilire la dinamica dell'incidente: l'anziano stava riposando all’ombra di una ficaia del suo giardino ed è stato attaccato riportando ferite importanti agli arti inferiori e alla schiena. Trasportato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore, è stato ricoverato nel Reparto di Rianimazione.
Purtroppo da tempo le segnalazioni di presenze dei cinghiali anche in zone abitate potevano far presagire fatto così gravi come questo. Il pericolo è molto alto anche perchè se vi fosse stato nei paraggi un bambino le conseguenze potevano essere ben più tragiche.



3 commenti:

Anonimo ha detto...

Era il divertimento+guadagno per i selecontrollori adesso è un problema endemico generalizzato. I cacciatori non sono altro che anziani armati di fucili con 3 km di gittata, perciò potenzialmente pericolosi per cittadini e agricoltori, questi ultimi da una vita si propongono come soluzione attiva alla eradicazione di questi ungulati facendo loro abbattimenti difensivi per la loro e la nostra proprietà ma sono sempre stati contrastati da regolamenti che hanno come unico scopo quello di riportare la caccia in mano a persone che pagano per divertirsi. Se si aspetta che ci scappi il morto lo si dica. Gli agricoltori potrebbero risolvere il problema ma non devono essere tassati come chi paga licenze di caccia i di porto d'armi per caccia da divertimento. La domanda è "chi ci guadagna?

Mirco Maso ha detto...

Purtropppo sono le conseguenze di braccata e girata. Il volgo ignorante non sa che questa misura è la più sbagliata per controllare gli ungulati. Primo perchè esistono da vent'anni studi scientifici che hanno dimostrato che "sbrancare" i cinghiali uccidendo gli alfa (i "capibranco", generalmente la femmina adulta ma anche il maschio dominante) produce un aumento delle cucciolate: i cnghiali più giovani non "controllati" dagli alfa si accoppiano in tempi precoci, le femmine aumentano le cucciolate per anno.
Secondo perchè i cinghiali feriti e spaventati dalle mute di cani in braccata diventano pericolosi, soprattutto attraversando le strade percorse da automobili o andandosi a rifugiare in luoghi non consoni come giardini e parchi spaventando i fruitori occasionali. I cinghiali devono essere controllati solo con lo strumento del selecontrollo. Saluti, Mirco

Anonimo ha detto...

Mirco torto su tutta la linea, il selecontrollo ha fallito, i cacciatori sono persone che guadagnano divertendosi, se i cinghiali calano i selecontrollori non hanno più motivo di esistere perciò i cinghiali non caleranno mai, la caccia deve essere data in mano agli agricoltori in maniera che possano integrare il proprio reddito.