La
biblioteca di Vergato ospita una mostra dedicata all’alta moda
ripercorrendo la carriera di Edda Lupi, disegnatrice e stilista che
da alcuni anni ha deciso di vivere a Tolè, sull’Appennino
bolognese
L'unione
dei Comuni dell'Appennino bolognese invia:
Si
chiama “Moda, emozioni, ricordi” la mostra che sarà
inaugurata oggi, venerdì 8 marzo, alle 17.30, nella Biblioteca
Comunale di Vergato e dedicata alla carriera di Edda Lupi,
disegnatrice di moda bolognese che da qualche anno ha deciso di
vivere in Appennino, a Tolè.
La
mostra sarà visitabile fino al 23 marzo negli orari di apertura
della biblioteca e la domenica dalle 15 alle 18.30. L' ingresso è
libero.
Collaboratrice
di “Qui Bologna”, storico inserto settimanale del Resto del
Carlino, come inviata speciale giovanissima cercava le boutique e le
tendenze del settore segnalando modelli e disegni. Ebbe modo di
frequentare il vivace mondo del fumetto bolognese degli anni
settanta: Hugo Pratti, Bonvi, Silver, Roberto Raviola, Giovanni
Romanini, Paolo Morisi. La maggior parte dei suoi disegni di moda
risentono dell’amore per personaggi come Flash Gordon, Lupo
Alberto, Corto Maltese e Valentina e dall’aver appreso dai grandi
fumettisti l’uso della china e del pennino. L'esordio a 19
anni con una camicetta che proponeva alcune odalische sul tessuto e
il lavoro come disegnatrice di tessuti per Overdrive, azienda che
stampava per Armani,
Krizia,
Versace
e tanti altri. Tra i suoi impegni ha avuto modo negli anni novanta di
dirigere la rivista Lineamoda.
«Sono
sempre stata curiosa, ho sempre cercato di sperimentare cose nuove,
con una passione per la maglieria e la confezione» spiega la
disegnatrice, che ammette che questa mostra è stata l’occasione
per fermarsi e riflettere su un percorso lavorativo durato 40 anni.
«Ho sempre dovuto correre nel mio lavoro, però amo lo stupore,
il bello che non è soltanto nell'armonia di un abito, ma nella
natura, al di là delle apparenze. Per farlo ci vuole un po' di
calma, ed è per questo che ho deciso di vivere in Appennino. Anche
ai giovani dico: fermatevi un attimo e guardate il bello».
Sulla
moda di oggi osserva che spesso ci si concentra sulla fisicità, più
che sull’armonia. E se è vero che non esiste donna (o uomo) che
non abbia una sua bellezza, è anche vero che l’abbigliamento può
coprire qualche difetto, servire a migliorarsi, anche se i ragazzi di
oggi non sembrano molto attenti a valorizzarsi. La mostra
illustra questo percorso attraverso le decine e decine di disegni di
moda, un modo per apprezzare la creatività e la curiosità di una
stilista che ha sempre cercato di sperimentare cose nuove, con una
particolare passione per la maglieria e la confezione. Tenendo
presente anche quello che c’è dietro: oltre l’aspetto
decorativo, infatti, il disegnatore deve confrontarsi con il
responsabile del prodotto e il settore commerciale, preoccuparsi del
prezzo finale del capo.
1 commento:
Le ultime quattro righe dell'articolo definiscono chiaramente il concetto di moda.
Forse fanno bene i giovani a vestire solo comodamente, salvo diventare un monostile da abbandonare subito quando inizia la vita di società.
Allora che fare ? Quello che vi pare !
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