Guerrino con la moglie Giovannina, la figlia Liliana e il genero Gianni |
Fare
il boaro fa bene, si campa almeno cent'anni. A sostenerlo e a
provarlo è Guerrino Canobbi di Pian di Venola che oggi ha
festeggiato il suo centesimo compleanno con la divertita baldanza di
sapere di essere al centro dell'attenzione. Spiega con compiacimento
della sua giovinezza e dell'impegnativo compito nella stalla compiuto
fin da ragezzino, lavoro che che lo ha rinforzato e lo ha cresciuto
sano. “Io ero il boaro di famiglia, “ racconta . “Mi alzavo
alle due di notte e mungevo a mano ben 5 mucche poiché il lattaio,
l'indimenticato Magnani, passava alle 5 del mattino per ritirare il
latte e portare la mungitura alla distribuzione.
A quell'ora tutto
doveva essere pronto, altrimenti il prodotto e quindi l'utile andava
perso”. Guerrino parla poi di quando, con il padre, arava i campi
con un tiro di buoi o di vacche, del suo amore per la terra e per il
lavoro di contadino. Lavoro che ha fatto per tutta la vita ad
eccezione di brevi parentesi in fabbrica, durante le quali il suo
tempo libero era in gran parte dedicato ai suoi animali e alle sue
piante. Ancora oggi lavora nella terra che possiede e se non lo fa è
disorientato, spiega la figlia Liliana. A festeggiarlo, oltre la
figlia, la moglie Giovannina di 24 anni più giovane di lui (si
sposarono quando Guerrino aveva 50 anni e lei 26) e il marito di
Liliana, Gianni, esperto tecnico di automazione. Guerrino spiega poi
di essere marzabottese da sempre, E' la terza generazione della sua
famiglia che vive a Marzabotto e parla con compiacimento dei nipoti
Edoardo di 26 anni e Sara di 24, cui ha affidato il compito di
continuare la presenza a Marzabotto. “Loro sono la quinta
generazione,” ricorda ancora Guerrino, che con il suo bel sorriso
invita il prossimo anno, alla sua prossima festa di compleanno: il
vino sano del sue viti non mancherà, assicura.
Guerrino davanti alla sua torta |
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