Saranno
proiettati a Vergato, a Castiglione e a Porretta, tre film che invitano ad una riflessione sul problema del
gioco patologico
Dall'Unione
dei Comuni dell'Appennino bolognese
Tre
film per riflettere sul gioco patologico e se possibile prevenirlo: è
quanto propone la seconda fase del progetto “Vite in gioco”
sostenuto dai Piani di Zona del Distretto Socio-Sanitario
dell’Appennino bolognese, in collaborazione con l’Ausl.
La
rassegna si apre domani, lunedì 1° aprile, alle 21 a Vergato,
nella biblioteca comunale Paolo Guidotti, con il film documentario
“Vivere alla grande” di Fabio Leli. Il film analizza la
piaga sociale del gioco d’azzardo, le lobby affaristiche, le
patologie connesse e la solitaria battaglia contro il gioco
d’azzardo, combattuta da pochi coraggiosi. È stato presentato al
Festival del Film di Locarno, al Milano Film Festival e ha vinto il
premio Giuseppe Fava 2018. Il regista spiega come “Vivere alla
Grande” sia soprattutto la speranza di poter risolvere la propria
vita con il passaggio di una monetina sulla carta argentata di un
gratta e vinci. Ma ci sono solo 5 biglietti vincenti su 30 milioni.
Il progetto di documentario nasce proprio con l’intento di
informare e raccontare tramite una storia articolata il grosso
inganno che subiscono ogni giorno milioni di persone in Italia.
Martedì
2 aprile nel FabLab di Castiglione dei Pepoli, alle 21, sarà
proiettato il documentario “Slot – Le intermittenti luci di
Franco” di Dario Albertini, la storia di un uomo rimasto solo,
abbandonato da moglie e figlia, esasperate dalla sua dipendenza dalle
slot machines. Un documentario che è un viaggio senza filtri
nell'oscuro e contorto meccanismo del gioco e delle macchine
mangiasoldi.
La
rassegna si conclude giovedì 4 aprile, alle 21, nel Cinema Kursaal
di Porretta Terme con la proiezione di Mississippi Grind di
Ryan Fleck. Il film racconta la vicenda di Gerry, un uomo ammalato di
compulsione al gioco, che ha mandato in polvere la propria vita
affidandola alle scommesse, e di Curtis, un giocatore di poker. Un
film on the road in cui i protagonisti sono impegnati in un
viaggio alla volta dei tornei di poker di New Orleans tra casinò
improvvisati, ippodromi e bar.
La
rassegna è parte di un più ampio piano di azioni di contrasto al
gioco d’azzardo patologico messo in campo dal Distretto
Socio-Sanitario e Ausl e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, che
ha già visto aprire un ufficio presso la delegazione comunale di
Vado di Monzuno. Lo sportello riceve giocatori, familiari, conoscenti
e persone direttamente coinvolte nel problema del gioco d’azzardo
patologico per orientarli e indirizzarli sui servizi disponibili sul
territorio. L’ufficio è aperto i primi tre martedì di ogni mese
ed è co-gestito dalla Cooperativa sociale “Dai Crocicchi”,
che si occupa di autonomia e integrazione sociale, housing sociale,
minori e anziani, dipendenze, e l’Associazione UDI (Unione
Donne in Italia) di Bologna, impegnata nel perseguire l’emancipazione
femminile e la parità di genere. C’è anche un servizio di
consulenza telefonica al numero 349-7849183.
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