Appartamenti
in grado di ospitare persone disabili durante il week-end per
favorirne l’autonomia:
progetto
voluto dai Comuni del Distretto dell’Appennino bolognese e
dall’Azienda Usl
Dall'Unione
dei Comuni dell'Appennino bolognese
Sarà
inaugurato sabato prossimo, 23 marzo alle 11, lo spazio che ospiterà,
a Castiglione dei
Pepoli,
gli appartamenti per disabili realizzati anche grazie alla normativa
“Dopo di noi”. Questa legge
infatti ha consentito la realizzazione di progetti distrettuali da
affidare poi a operatori del terzo
settore:
nel caso in questione si tratta di Bologna Integrazione Coop. Sociale
a Marchio Anffas,
attraverso
la co-progettazione del servizio portata avanti a quattro mani tra
settori pubblico e privato.
Saranno
presenti il vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elisabetta
Gualmini e i vertici politici
e
tecnici di enti locali, Ausl e cooperative coinvolte.
L’idea
è semplice: accompagnare piccoli gruppi di persone disabili in un
percorso che li induca ad una vita quanto più indipendente
possibile, attraverso strumenti di assistenza ma anche soprattutto
educativi e di inclusione,
predisposti da operatori specializzati. Per farlo sono previsti
week-end in strutture specializzate: per l’Appennino bolognese ci
sono appunto la struttura di Castiglione e la “Casa di Pietro” a
Bombiana, nel Comune di Gaggio Montano. Qui si lavorerà sulle
competenze sociali, relazionali, personali oltre che nell’ambito
prettamente abitativo degli ospiti, per una indipendenza che sia
graduale e non traumatica.
I
costi previsti per questo servizio, che rientra nel più ampio
progetto sul “Dopo di noi” co-progettato nel
distretto,
si attestano sui 53 mila euro l’anno, di cui solo una parte a
carico delle famiglie (circa 7 mila
euro
l’anno) mentre per il resto saranno a carico degli enti pubblici
coinvolti (Unione dei comuni dell’Appennino bolognese, Stato
attraverso i finanziamenti del “Dopo di Noi”, Ausl) con una
compartecipazione, per circa 3mila
euro, a carico di Anfass.
Gli
arredi sono stati acquistati grazie ai fondi regionali gestiti dal
Distretto Socio Sanitario dell’Appennino
bolognese,
dell'Anffas, del Comune di Castiglione ma anche dei familiari che
hanno organizzato raccolte
fondi
e manifestazioni per completare gli investimenti necessari.
Con
l’apertura della parte residenziale si completa il centro
polifunzionale di via Pepoli, che appena
cinque
anni fa era ancora un cantiere problematico. Oltre agli appartamenti
la struttura ospita l’area
diurna
per disabili, il centro di protezione civile della Valle del Setta,
lo spazio Avis per la donazione
sangue.
Il progetto risale addirittura alla fine degli anni novanta, e ha
generato molto dibattito. I primi
lavori
sono iniziati nel 2003 e oggi finalmente portati a termine, superando
numerose difficoltà tecniche e
burocratiche.
Quello che rischiava di diventare uno sfregio urbano, ora si mostra
come punto di
riferimento
per i cittadini, anche perché l’amministrazione ha annunciato di
aver vinto un bando regionale
di
circa 500 mila euro che consentirà di rendere più funzionali gli
spazi esterni e spostare nella struttura
gli
uffici dei servizi sociali del comune.
Si
dice orgoglioso ed emozionato per l'inaugurazione di questi
appartamenti il sindaco di Castiglione dei
Pepoli
Maurizio Fabbri, che sottolinea come questo centro rappresenti la
prova di come anche in
Appennino
si offrano e si garantiscano servizi di qualità e al passo coi
tempi. «Con questa struttura
cerchiamo
di risposte ad un tema cruciale: la necessità di agevolare
l'autonomia delle famiglie con
persone
disabili. Sono un operatore del settore e conosco l'angoscia dei
familiari di ragazzi disabili
rispetto
alle incertezze futuro. Sapere che i figli si preparano anche al
momento in cui i genitori non ci
saranno
più è un grande sollievo per la famiglia».
Certo,
conclude il primo cittadino, proporre servizi in Appennino è più
difficile che altrove, per questo come in questo caso c’è il
bisogno del sostegno di enti quali la Regione e il Governo.
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