FI Bologna invia
Sui
drammatici episodi di violenza ai danni di anziani, accaduti
all’interno della struttura “Il Fornello” a San Benedetto Val
di Sambro, occorre fare assoluta chiarezza anche in merito ai
controlli e alle autorizzazioni concesse. La pensa così il deputato
di Forza Italia, Galeazzo Bignami, che ha interessato la Giunta
regionale sul tema, attraverso un atto ispettivo del gruppo azzurro.
“A
quanto ci è dato sapere la struttura in questione non sarebbe una
Casa Famiglia ma una Comunità Alloggio presso la quale, a seguito
dell’apertura, risulterebbero essere stati effettuati diversi
controlli e sopralluoghi da parte dell’Asl, anche per la verifica
dei requisiti richiesti – spiega Bignami -. Risulterebbe infatti
essere stata rilasciata dal SUAP dell’Unione dell’Appennino
Bolognese regolare autorizzazione al titolare della struttura al
funzionamento della comunità alloggio Il Fornello (determinazione
del 05/03/2018) e tale autorizzazione sarebbe stata rilasciata in
seguito a una richiesta presentata il 31 gennaio 2018”.
“Inoltre
la Commissione Aziendale per le strutture socio-assistenziali
dell’Azienda USL di Bologna avrebbe espresso parere favorevole al
rilascio della autorizzazione – prosegue Bignami -. Nella
determina di autorizzazione inoltre veniva esplicitato che la
struttura sarebbe stata oggetto di verifiche dei requisiti
organizzativo-funzionali e di personale da parte della Commissione
Aziendale”.
“Infine
risulterebbero altresì essere pervenute al SUAP dell’Unione
dell’Appennino Bolognese integrazioni da parte della Comunità
Alloggio “Il Fornello” richieste dall’Ausl di Bologna in
seguito a controlli effettuati in data 31 maggio 2018 da componenti
del Gruppo ispettivo della Commissione, in riferimento ai quali l’
Azienda Sanitaria dichiarava di aver verificato l’esistenza dei
requisiti organizzativo funzionali della struttura richiesti dal
SUAP e che si richiedeva unicamente di dotare ogni posto letto di un
idoneo campanello di chiamata”.
“La
Giunta regionale era a conoscenza di tutto ciò? – si chiede
Bignami -. Alla luce di quanto accaduto, davvero si può dire che le
responsabilità si possano ricondurre alla mancanza di una normativa
nazionale e regionale? O forse tali responsabilità, come è più
logico supporre, vanno ricercate nella modalità e nell’efficienza
dei controlli da parte degli Enti preposti prima e dopo il rilascio
dell’autorizzazione?”
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