Tragico
incidente questa mattina, poco dopo le 8.30, sulla provinciale delle
Gonzole sul confine fra Sasso Marconi e Pianoro. Un camion con in
carica un mezzo per il movimento terra, che percorreva la strada in
direzione Sasso Marconi, è uscito di strada poco prima della fine
della discesa che porta alla parte pianeggiante delle Ganzole. Il
mezzo è finito fuori strada alla sua sinistra finendo la corsa
contro un albero. La scarpata lo ha fatto ribaltare e lo ha portato a
ruote all'aria. La cabina è rimasta schiacciata dal peso del mezzo e
del carico. Si teme che i due occupanti, l'autista del camion e
probabilmente l'operatore del mezzo per il movimento terra, siano
rimasta uccisi. Ciò lo comproverebbe anche il fatto che prima di
intervenire i soccorritori hanno dovuto attendere l'arrivo del
magistrato.
Sul posto sono accorsi, la Pubblica Assistenza di Sasso Marconi con un'auto ambulanza, l'auto medica di Lama di Setta, l'elisoccorso di Bologna e i Vigili del Fuoco. I Carabinieri e le Polizie Municipali di Sasso Marconi e di Pianoro hanno ordinato il traffico indicando agli automobilisti in arrivo i percorsi alternativi poiché la strada è rimasta chiusa per l'intera mattinata.
Non
è il primo incidente del genere che avviene in quel tratto della
provinciale. Si dice che i mezzi pesanti arrivino alla fine della
discesa con i freni surriscaldati e ciò rende difficile le manovre
per affrontare le ultime curve. Non è dato sapere ancora se siamo di
fronte a un altro caso del genere. Agli inquirenti il compito di fare
luce sui motivi all'origine dell'uscita di strada del camion.
ANSA CHIARISCE
Camion finisce fuori strada, due morti
Sul primo Appennino bolognese, coinvolte le persone a bordo
Due
persone sono morte in un incidente avvenuto prima delle 10 a Ganzole,
fra Pianoro e Sasso Marconi, sul primo Appennino bolognese. Entrambe
le vittime, a quanto si apprende, erano a bordo di un mezzo pesante
finito fuori strada.
Si apprende che nell'incidente hanno perso la vita Franco Minarini, di 66 anni e Giovanni Albano, di 54, entrambi residenti a Pianoro. Il più anziano era titolare di un'azienda edile, mentre Albano era un dipendente.
Potrebbe interessarti: http://www.bolognatoday.it/cronaca/incidente-stradale/franco-minarini-giovanni-albano-morti-pianoro-ganzole.html
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Si apprende che nell'incidente hanno perso la vita Franco Minarini, di 66 anni e Giovanni Albano, di 54, entrambi residenti a Pianoro. Il più anziano era titolare di un'azienda edile, mentre Albano era un dipendente.
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6 commenti:
per forza che succedono queste disgrazie. la via delle ganzole è percorsa tutti i giorni da una grande quantità di Tir che da Pianoro vengono a prendere l'autostrada ai Cinque Cerri e viceversa. In pratica è diventata il passante sud che la politica bolognese si ostina a non considerare ma che invece sarebbe indispensabile. Ma Merola, Donini e la Priolo insistono nel voler intensificare il traffico dentro alla città di Bologna con il passante di mezzo che renderà l'aria non respirabile e la vita invivibile per metà degli abitanti di Bologna. Lungimiranza politica uguale a zero.
Non entro nel merito del come e perchè sia potuto succedere questo terribile incidente .Ma due parole sulla pericolosità di questa strada ho proprio voglia di dirle. Diversi anni addietro questa strada era percorribile solo da chi ne conosceva l'esistenza e bene o male la si poteva percorrere con più sicurezza,poi sono arrivati i navigatori e le altre diavolerie e ora tutti possono vedere che esiste questa strada e che a volte fa risparmiare decine di km.Si salvi chi può: il traffico è triplicato e tutti i mezzi pesanti che dalla valle del Savena devono andare verso Firenze,o viceversa, ora transitano per questa strada.La strada in questi ultimi anni è stata aggiustata e in certi punti allargata , ma ciò non toglie che rimane sempre una strada inadeguata a tutto questo traffico .Ci sono pazzoidi che coi loro bei macchinoni sorpassano in ogni luogo, si sentono i padroni della strada e ti arrivano a pochi metri sbuffando e bestemmiando ,per poi sorpassarti in curva o semicurva o dove c'è riga continua.Io non vado a 40 km. all'ora ,vado con la velocità che può fare ,in sicurezza,una utilitaria,ma non c'è nulla da fare ho sempre alle calcagna gente col "diavolo addosso".Quando poi ci si trova davanti un TIR carico che arranca ,apriti cielo ! è tutto un sorpasso azzardato .Vedo gente che sorpassa 3-4 macchine e il TIR.Ditemi voi se questa strada permette parecchi sorpassi del genere.Visto che il traffico pesante (se non mettono dei divieti)aumenterà sempre di più perchè anche l'ultimo dei camionisti ora è a conoscenza di questa corciatoia,tanto vale abbassare i limiti di velocità e mettere degli autovelox e dei sorpassometri.
Scusate, nel mio post la s di scorciatoia si è fermata a mangiare alle Ganzole.
La strada delle ganzole andrebbe vietata ai camion per la sicurezza pubblica.
Condivido i due commenti iniziali. È evidente, visto il numero degli incidenti e delle gravissime conseguenze, che qualche cosa di diverso c'è rispetto ad un percorso in piano e meno tortuoso.
Mi domando perchè chi è preposto ad osservare/analizzare questi eventi non studia soluzioni da presentare a chi poi le deve vagliare ed attuare.
Ovviamente non ho elementi per proporre la soluzione di tutti i mali, come cittadino non percepisco ( rubo ) stipendio a chi paga ( noi ) ma grido all'ennesimo scandalo.
Come le morti bianche anche questi eventi luttuosi vanno ascritti alla totale ignoranza sul problema "sicurezza"; il nostro non è certamente un paese evoluto, solo un paese di furbi e corrotti, di sfruttatori e collusi.
Mi vergogno per non aver fatto meglio e più incisivamente ciò che mi hanno insegnato i miei genitori.
Io quando prendo questa strada spero sempre di trovare un paio di autotreni che formino una bella colonna.Almeno in queste situazioni tutti sono costretti ad andare piano e si procede in tutta sicurezza.Quando non c'è nessuno ,o solo sporadici camion,è tutto un sorpasso azzardato e sembra di essere all'autodromo di Imola.Tra gli invasati del volante e le colonne di camion,preferisco questi ultimi .
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