E ‘ inviperito Angelo Cevenini , amministratore
delegato della ‘Emilpak’ di Sasso Marconi che prepara, cioè tosta, e confeziona
caffè monoporzionato.
Un semplice potenziamento della fornitura di gas si
è rivelata una ‘operazione ciclopica’ che ha richiesto un tempo d’attesa di
oltre sei mesi e un esborso non indifferente. All’origine dei suoi guai,
incapacità e disorganizzazione.
“Denuncio ciò che mi è accaduto perché spero così si
possa risolvere e rendere la vita più
facile per chi come me fa impresa e ha un lavoro appesantito da chi
evidentemente ricopre indebitamente ruoli professionali ”, precisa Cevenini che
racconta: “ Avendo l’azienda la
necessità di aumentare la produzione, si
è dotata di una tostatrice di forte capacità produttiva e in grado quindi di preparare quanto era
necessario per rispondere alle richieste in aumento della clientela. Acquistato
il nuovo macchinario, mi sono recato agli uffici della società che rifornisce
il gas per pattuire la nuova fornitura e l’impiegato, dopo aver registrato i
dati di nuova fornitura, ha precisato che a breve avrei avuto il preventivo di
spesa del nuovo allacciamento e che entro quarantacinque giorni la fornitura richiesta sarebbe stata erogata.
Come ho ricevuto il preventivo di spesa, 13.000 euro, ho pagato per non creare intoppi.
Poi fiducioso
ho atteso che il lavoro venisse fatto e nel contempo ho accettato le nuove
richieste della clientela assicurando la fornitura nei tempi dettati da quei 45
giorni necessari per i lavori. E’ passato però il periodo dei 45 giorni e nessuno si è presentato”
racconta ancora l’amministratore delegato. “Ho quindi contattato l’impiegato e, dopo il sollecito,
sono finalmente arrivati i tecnici con i mezzi per il movimento terra con
l’incarico di porre in sede i tubi del nuovo allacciamento. Subito si sono
accorti che dovevano attraversare gli impianti interrati della SNAM e quindi
senza l’avvallo di quell’azienda non potevano agire. Ho subito richiamato
l’addetto del gas che mi ha assicurato che avrebbe provveduto, ma c’era un
ulteriore onere da sostenere, 7.000 euro che ho subito pagato. E’ quindi
passato altro tempo anche perché per intervenire c’era la necessità della
presenza sul luogo di un incaricato della Snam e combinare gli impegni di un
operatore con quelli del fiduciario dell’altro ente non era facile. Intanto
sono passati sei mesi. Ho richiesto la fornitura il 13 marzo e solo il 13
settembre sono arrivati a fare i primi scavi per la posa dei tubi. Ma è
possibile che non si potesse subito, già il 13 marzo, consultare la cartografia dell’area e accorgersi della
presenza degli impianti della Snam?”, si chiede Cevenini. “ Ora rischio la
perdita della clientela che non ho potuto soddisfare . In più , va considerato
che alcuni nuovi posti di lavoro potevano essere già stati assegnati. Ho
certamente avuto un danno di fatturato oltre che di immagine e di serietà
imprenditoriale per cui sto valutando con i miei legali la possibilità di adire
alle vie legali per il risarcimento del danno".
A fronte di un possibile aumento di posti di lavoro,
bloccato dalla burocrazia, si registrano
invece sofferenze in altri casi per timori sulla perdita di posti di lavoro e
la tenuta degli organici.
Al supporto legale sono già giunti i dipendenti della ex
Cat Corsini di Borgonuovo che, senza
stipendio dal maggio scorso per il subentro di una nuova proprietà che però si
è fatta di nebbia, intendono richiedere il fallimento dell’impresa nella
speranza di poter così accedere agli aiuti previsti in questi casi.
Fermento anche alla Kemet di Sasso Marconi e Vergato
che reclama da parte della multinazionale proprietaria il mantenimento degli
accordi che prevedevano la realizzazione a Sasso Marconi del polo di ricerche e di
realizzazione dei particolari ad alto profilo tecnologico.
Di fronte a queste difficoltà il consigliere Pietro Fortuzzi ha chiesto un consiglio comunale
specifico sul tema ‘lavoro’ a Sasso Marconi.
4 commenti:
mi auguro che "Emilpak"resti a fare impresa a Sasso Maroni....in Italia. Comunque tale somma pagata per un allacciamento oggi, ed il tempo di burocrazia è disincentivare aumento di produttività.
yceOggi in un momento di vera e propria emergenza di posti di lavoro dove fare impresa nel nostro paese è veramente difficile, per la burocrazia e la difficoltà che si incontrano ogni giorno anche per le cose piu' semplici credo occorra far conoscere a piu' persone possibile queste realtà da parte mia quasi incomprensibili, in modo che insieme si cerchi di far cambiare le cose.Un grande sostegno morale a tener duro all'amico Cevenini, e un ringraziamento al sig. Fabbriani che ci permette di essere informati con il suo diligente lavoro devo dire purtroppo di queste tristi realtà Italiane.
Antonio Maldina
Perchè gli italiani solamente per orgoglio o per vergogna, pagano sempre prima di aver ottenuto un servizio richiesto ????? di questi tempi poi....meglio stare in campana.
Chiedo al Consigliere Sig. Pietro Fortuzzi di chiedere al Sindaco di Sasso Marconi se lui, i sindacati e i suoi amici della Regione pensano di farsi prendere in giro ancora dalla Kemet....se però ci hanno preso gusto ci spieghino il perchè. Grazie
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