Si nascondeva a Bologna un pericoloso latitante napoletano che è stato catturato, la notte scorsa dai Carabinieri. Nella sua abitazione è stata trovata droga e denaro.
I militari hanno così posto fine, in un’abitazione del centro di Bologna, alla latitanza di Carmine Balzano, 32enne di Torre Annunziata (NA), ricercato per una pena definitiva di 4 anni e sei mesi con l’accusa di associazione per delinquere di stampo camorristico finalizzata al narcotraffico. Insieme al ricercato sono stati tratti in arresto due suoi fiancheggiatori, N. S., 29enne incensurata di Nocera Inferiore, e D. G., 40enne pregiudicato di Bari, presenti nell’abitazione felsinea in cui Balzano è stato rintracciato.
L’indagine finalizzata alla sua individuazione era stata avviata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata e si è incrociata con le verifiche che i Carabinieri di Bologna avevano avviato nei confronti di N. S., la donna che si è poi rivelata una sorta di ‘factotum’ sulla piazza felsinea per conto del narcotrafficante. La giovane infatti, incensurata e originaria di Nocera Inferiore, era stata recentemente assunta dalla ditta che ha in gestione un bar interno alla Caserma Manara di via dei Bersaglieri. Nonostante il suo comportamento sul luogo di lavoro risultasse irreprensibile, tuttavia, i militari del Comando Provinciale hanno avviato una serie di verifiche sulla barista, sulla base di alcune voci che la indicavano in contatto con personaggi dubbi. Difatti, circa un mese fa, approfittando di un’assenza per infortunio avvenuto proprio sul luogo di lavoro, una lesione ad un piede che le aveva consentito di allontanarsi per diverse settimane, la donna si era recata all’estero. Nel corso delle verifiche avviate sui suoi spostamenti, gli investigatori di Bologna si sono incrociati con le indagini che da tempo il Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata stavano svolgendo al fine di localizzare il narcotrafficante latitante da oltre un anno, in quanto erano emersi fondati elementi per ritenere che i due si trovassero insieme all’estero, verosimilmente nei Paesi Bassi. A questo punto, la cellula investigativa costituita dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna e del Gruppo di Torre Annunziata, supportati anche sotto il profilo tecnico da militari del Raggruppamento Operativo Speciale, hanno monitorato gli spostamenti dei due malviventi sin dal loro arrivo all’aeroporto Marconi di Bologna, provenienti da Bruxelles, verificando che i due avevano trovato rifugio all’interno di un appartamento in zona Pratello, in uso alla donna. Al fine di evitare una rischiosa irruzione all’interno dell’abitazione individuata, i Carabinieri hanno atteso che Balzano uscisse per bloccarlo. Difatti, nella tarda serata di ieri, il latitante, da solo, è sceso in strada venendo subito immobilizzato.
Una volta catturato il latitante, i militari hanno fatto irruzione nell’appartamento e hanno notato che da una finestra veniva gettato un involucro. E’ poi risultato che questo conteneva circa 1 etto di hashish. All’interno dalla casa sono inoltre stati sorpresi la donna, N. S., e un altro individuo, D. G., la prima in quanto lì domiciliata (anche se il contratto di affitto risulta intestato ad altra persona, al momento estranea ai fatti), mentre il secondo abitante in un altro appartamento del medesimo condominio. Le immediate perquisizioni sia personali sia locali hanno consentito di rinvenire altre quantità di sostanza stupefacente, anche nell’abitazione dell’uomo, ove veniva altresì trovato un bilancino di precisione. In totale sono stati sequestrati circa 3 etti di hashish e un migliaio di euro in contanti.
Il Balzano aveva a disposizione per i suoi spostamenti documenti falsi, con i quali riteneva di potersi assicurare una piena libertà di movimento, e sulla cui provenienza son in corso ulteriori indagini.
Foto e notizia del Comando Carabinieri Bologna
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