Come in un flash back, Marzabotto si è ritrovata oggi, domenica 26 giugno, nel VI secolo a.C. proprio in un momento in cui un’orda celtica si presentava minacciosa alle porte della città di Kainua.
In pochi minuti elmi, corazze e calzari sono stati indossati e gli armati guidati dagli ordini secchi dei loro comandanti si sono disposti ordinatamente per prepararsi alla battaglia nel campo di Marte, dove erano stati innalzati i due accampamenti.
I celti, seminudi avanzavano al suono dei tamburi spavaldi e minacciosi, seguiti dalle donne, anch’esse armate e pronte allo scontro.
Poi è stata battaglia. E’ stato questo il momento culminante della annuale festa di Kainua a Marzabotto.
I due eserciti si erano prima concentrati nell’area museale, dove precedentemente si era svolta la conferenza sulla antica Via del Ferro che collegava i porti di Pisa (Tirreno) e Spina, ora Comacchio (Adriatico). Alla conferenza hanno partecipato i podisti dell’Etruscan Trail che hanno percorso in 5 giorni gli 86 chilometri che separano Prato da Marzabotto, attraversando l’Appennino lungo la strada che 2500 anni fa collegava le due città etrusche. Sono inoltre intervenuti Filippo Maria Gambari (Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna), Paola Desantis (Direttore del Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto), Simonetta Monesi, (Assessore alla Cultura del Comune di Marzabotto), Gianfranco Bracci, Claudio Calastri e Giuseppe Centauro (Ideatori e organizzatori dell’Etruscan Trail) e Corrado Re ( Archeologo e curatore del Festival Kainua).
Interessantissime le considerazioni sulla Via del Ferro, la ‘superstrada degli Etruschi, dovute alle recenti scoperte di Capannori e al ritrovamento fortuito a Gonfienti nella periferia di Prato di un centro abitato etrusco di notevoli dimensioni, la scoperta più sconvolgente, in campo archeologico, di questi ultimi decenni.
Per tutta la giornata l’area archeologica e il museo Aria sono stati a disposizione dei visitatori che, guidati dalla dottoressa Desantis, hanno potuto apprezzare la ricchezza di questo sito archeologico. Nel parco Peppino Impastato fino a tarda serata si sono susseguiti rituali gallici, vestizioni di guerrieri, cerimonie di aruspici e simulazioni di battaglie.
L’iniziativa è stata organizzata dalla pro-loco di Marzabotto, in collaborazione con il Comune e la Soprintendenza Argheologica e chiudeva il programma 2011di ‘Archeologite’.
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