Il 14 giugno del 1986, alle 9.17, in Italia veniva effettuata la prima missione di elisoccorso :
la speciale ricorrenza dei 25 anni sarà festeggiata domani, martedì 14 giugnoall'Ospedale Maggiore
In quella prima missione operava un equipaggio sanitario coordinato da una centrale operativa provinciale del 118. Si trattava di un incidente automobilistico sull’autostrada A1, al chilometro 194.
Il servizio, allora sperimentale, da quel 14 giugno di 25 anni fa non si è mai interrotto. Alla fine del 2010, erano 24.785 le missioni effettuate.
Domani, alle 11, all’Ospedale Maggiore il venticinquesimo anniversario dell’elisoccorso del Maggiore sarà celebrato con la partecipazione di Francesco Ripa di Meana, direttore generale dell’Azienda USL di Bologna, Luca Rizzo Nervo, Assessore alla Sanità, Sport, Lavori Pubblici, Protezione Civile del Comune di Bologna e Giovanni Gordini, direttore del Dipartimento di Emergenza dell’Azienda USL di Bologna.
L’evento è aperto a tutti i cittadini. Per tutta la giornata, chi vorrà potrà visitare le due elisuperfici dell’Ospedale Maggiore, intitolate ai comandanti Pezzorgna e Vaccari.
Di seguito, alcune informazioni forniteci dall’Azienda Usl di Bologna:
L’equipaggio che si alza in volo con l'eliambulanza BK117 C1, opera prevalentemente nel territorio delle province di Bologna, Modena e Ferrara, ed è composto da un anestesista-rianimatore e da due infermieri, uno dei quali svolge il ruolo di HCM Helicopter Crew Management, di supporto al pilota per la localizzazione dell’evento e di coordinamento delle operazioni di sicurezza a terra.
Nel 2010 l'eliambulanza, che può trasportare contemporaneamente due feriti, ha volato per 361 ore, compiendo 747 missioni, 685 delle quali per interventi primari nei quali è stato il primo mezzo di soccorso ad intervenire direttamente sul luogo dell’incidente. 24.785, invece, le missioni effettuate dal 1986 al 2010.
L’eliambulanza svolge un ruolo di primaria importanza nell’ambito della rete 118 di emergenza, consentendo l’intervento della équipe sanitaria in tempi brevi in aree distanti dall’ospedale. Il paziente, una volta trattato e stabilizzato sul luogo dell’emergenza, è assistito durante il volo con un sistema di monitoraggio avanzato multimodale, che consente la raccolta delle informazioni diagnostiche essenziali già nella prima fase, pre-ospedaliera. E’ possibile, per esempio, trasmettere gli elettrocardiogrammi di pazienti colpiti da infarto miocardico acuto, e ciò consente di accogliere questi stessi pazienti, al loro arrivo, direttamente in cardiologia con una netta anticipazione della presa in carico ed una sensibile riduzione dei tempi di trattamento.
La possibilità di atterrare, dal 13 gennaio 2010, sulla elisuperficie sopraelevata al 16° piano dell’edificio D dell’Ospedale Maggiore, assicura maggiore tempestività nell’arrivo in ospedale e riduce di 10 minuti l’ingresso in Pronto Soccorso e nella rete dei servizi dedicati al trattamento acuto, come Trauma Center, Emodinamica per angioplastica primaria, Stroke Unit.
La pista di atterraggio, 700 metri quadrati a 60 metri di altezza, unica in Emilia Romagna, è intitolata a Maurizio Pezzorgna, pilota comandante che ha avviato nel 1986 il servizio di elisoccorso a Bologna. Dalla stessa elisuperficie possono decollare le eliambulanze per il trasferimento di pazienti verso altri centri specialistici ospedalieri.
Oltre alla pista di atterraggio sopraelevata, al Maggiore è presente una più ampia superficie a terra che funge anche da sosta per l’elicottero e a fianco della quale sono presenti i locali per l’equipaggio e il ricovero notturno dell’aeromobile. Questa pista è intitolata al pilota comandante Antonio Vaccari, pioniere del servizio elisoccorso di Bologna.
A queste elisuperfici si aggiungono le altre presenti negli ospedali Bellaria, di Porretta Terme e di Bentivoglio.
Il servizio di elisoccorso del 118 dell'Ospedale Maggiore è formato da personale aeronautico - 3 piloti comandanti, 3 tecnici elicotteristi, 8 addetti al servizio antincendio - e da personale sanitario del Trauma Center dell'Ospedale Maggiore - 13 anestesisti rianimatori, 12 infermieri coordinatori di volo sanitario, 22 infermieri assistenti di volo sanitario. Il personale sanitario è specificamente e continuamente formato al trattamento del paziente critico nell'area della emergenza, sia extra che intra ospedaliera.
Da quel 14 giugno di 25 anni fa l’elisoccorso ha svolto un ruolo determinante nella gestione di incidenti ed eventi traumatici, alcuni dei quali hanno segnato la storia del nostro territorio.
6 dicembre 1990, incidente aereo a Casalecchio di Reno. In quella occasione, l’allora comandante dell’eliambulanza Maurizio Pezzorgna, vide pochi momenti prima dello schianto l’aereo in fiamme fuori controllo dirigersi verso l’Istituto Scolastico Salvemini. L’elisoccorso fu uno dei primi mezzi di intervento a giungere sul luogo dell’incidente.
30 aprile 1994, incidente di Roland Ratzenberger all’autodromo di Imola.
1 maggio 1994, incidente di Ayrton Senna all’autodromo di Imola.
6 aprile 2003, esplosione all’interno di un cantiere dell’Alta Velocità sull’Appennino. 5 le persone ustionate, trasportate dall’elisoccorso negli ospedali della Regione.
7 gennaio 2005, incidente ferroviario di Crevalcore. L’elisoccorso viene attivato per condurre sul luogo dell’incidente il personale del triage e, successivamente, per trasportare i casi più gravi negli ospedali della Regione.
23 dicembre 2006, tragedia di San Benedetto del Querceto, frazione di Monterenzio. Lo scoppio di una palazzina, dovuto a una fuga di gas, uccide cinque persone. L’elisoccorso trasporta le persone ustionate al centro Grandi Ustionati di Parma ed evacua, conducendoli in un luogo sicuro, gli anziani ospiti di una casa di riposo vicina al luogo dello scoppio.
Nessun commento:
Posta un commento