Il progetto definitivo del nuovo casello di Borgonuovo è una realtà ed è stato presentato da Sabatino Fusco, responsabile Lavori Autostrade per l’Italia, da Stefano Mazzetti, sindaco di Sasso Marconi e
da Andrea Mantovani, assessore ai Lavori Pubblici (tutti nella foto) in un incontro aperto, nella polivalente del centro civico della frazione.
Il casello è stato previsto al termine dell’attuale tratto di Porrettana Nuova e le bretelle di svincolo consentiranno il raccordo con questa arteria di recente costruzione.
Il casello sarà di tipo definitivo e non provvisorio come in un primo momento si era prospettato (doveva alleggerire il traffico sulla vecchia Porrettana in attesa entrasse in funzione il ‘tubone’ di Casalecchio), avrà due corsie, una in ingresso e uno in uscita e permetterà l’ingresso solo nella corsia nord (verso Milano). Funzionerà solamente in automatico e cioè con il telepass. Il costo si aggira in circa 7 milioni di euro.
Il progetto, dopo la sua ultimazione, inizia ora il suo iter burocratico di approvazione definitiva che prevede un primo invio al Ministero dell’Ambiente da cui si conta di avere un’approvazione, per il basso impatto dell’opera, senza la richiesta di Valutazione di impatto ambientale (Via). Quindi passerà all’esame del Ministero alle Infrastrutture e infine a quello dell’Anas. Se non ci saranno intoppi, come per esempio la richiesta di Via, tutto potrà risolversi entro un anno. Un secondo anno sarà necessario per la realizzazione.
Il sindaco Stefano Mazzetti ha detto: “Siamo arrivati ad una soluzione che limita l’impatto sul parco fluviale del lungoreno, sull’urbanizzazione locale, risolve i problemi legati all’acustica e alla sicurezza, e incide in maniera ridotta anche sulle dimensioni dell’area destinata a questi lavori. La viabilità in questa zona compresa tra i due caselli autostradali esistenti, richiede da subito interventi in grado di decongestionare il traffico locale a tutela della qualità dell’aria e della sicurezza dei cittadini. Il lavoro che abbiamo svolto in questi mesi con gli Enti locali e con Autostrade per l’Italia ci ha consentito di arrivare a questo progetto condiviso e il mio auspicio è che le necessarie autorizzazioni governative non trovino intoppi consentendoci di cominciare i lavori nei tempi previsti dalla normativa”.
Perplessità per i tempi che si allungano ad ogni presentazione (e che non sono ancora certi), da parte degli abitanti della frazione di Borgonuovo, frazione martoriata da un traffico congestionato ormai in ogni ora della giornata per le file in entrata verso Casalecchio.
C’è stato chi ha sollevato il grave problema dell’inquinamento suggerendo anche al sindaco azioni decise : essendo egli il garante della salute pubblica dei cittadini, potrebbe effettuare controlli sulla qualità dell’aria tramite una centralina come si fa a Bologna e pubblicare i valori che sforano per sollecitare chi è preposto a velocizzare l’iter di approvazione.
Altri ha chiesto informazioni sui tempi per la realizzazione del ‘tubone di Casalecchio’ in quanto questa opera potrebbe risolvere anche il problema di Borgonuovo senza la necessità di una ulteriore infrastruttura. La risposta dell’assessore Mantovani non ha certo rasserenato i borgonovesi: anche se è già approntato il progetto definitivo e sono già stanziati la maggior parte dei fondi necessari, fra iter burocratici, espropri, assegnazione degli appalti e realizzazione dell’opera (estremamente complessa per la necessità di passare attraverso un centro abitato popoloso come Casalecchio), se tutto fila liscio non meno di nove anni.
La speranza di una soluzione per il traffico della Porrettana deve quindi essere riposta per il momento solo nella realizzazione del casello di Borgonuovo.
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