di Dubbio
Da novembre 2023, sui muri perimetrali
dell’ex dispensario situato all’incrocio tra via Repubblica (civico 77), via
Fornaci e via Bortolotti, a pochi passi dalla Casa della Comunità, sono apparsi
inquietanti cartelli recanti l’avviso: “PERICOLO DI CROLLO”.
Un segnale inequivocabile del grave stato di degrado in cui versa l’edificio,
un tempo destinato a servizi sanitari e oggi lasciato in condizioni di totale
abbandono.
La palazzina, apparentemente ancora di
proprietà dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna (AUSL), si presenta in
uno stato strutturale preoccupante, tanto da rappresentare una potenziale
minaccia per la sicurezza della circolazione stradale e pedonale. La sua
posizione, infatti, si colloca in un punto nevralgico del centro urbano di
Vergato, con elevato transito veicolare e la presenza di marciapiedi
frequentati da residenti e utenti dei servizi pubblici vicini.
Un patrimonio
pubblico lasciato al degrado. Le condizioni dell’edificio sollevano domande
pressanti sul comportamento delle amministrazioni che si sono succedute nel
tempo e sul ruolo dell’AUSL. Nonostante l’invito, a suo tempo ricevuto dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici dell'Emilia-Romagna a intervenire in merito al bene
in questione, nulla sembra essere stato fatto per garantirne la sicurezza o la
valorizzazione.
Nel corso degli anni si sono susseguiti vari
tentativi di vendita all’asta del fabbricato, senza esito. Tuttavia, quello che
appare evidente è che l’immobile non è stato minimamente preparato o recuperato
per una possibile alienazione: nessun intervento di manutenzione, nessuna forma
di messa in sicurezza. Il risultato è oggi sotto gli occhi di tutti: una
struttura pubblica che “cade letteralmente a pezzi”.
Alla luce dei numerosi strumenti normativi e
finanziari messi a disposizione negli ultimi anni – dal Bonus 110%
alla rigenerazione urbana, fino al Piano Nazionale di
Ripresa e Resilienza (PNRR) – ci si chiede come mai l’AUSL, nella sua
presunta qualità di ente proprietario, non abbia colto nessuna di queste
opportunità per restituire dignità e funzionalità all’immobile.
Un privato cittadino, dovendo vendere un
proprio bene, lo valorizzerebbe per ottenere il miglior risultato economico
possibile. Perché non dovrebbe valere lo stesso criterio di buon senso per la
gestione del patrimonio pubblico?
Serve un intervento deciso, un “risveglio”
delle coscienze amministrative prima che si verifichi l’irreparabile. Il
rischio che l’ex dispensario diventi non solo un simbolo di incuria, ma anche
fonte di danno per persone e cose, è sempre più concreto. E Vergato non può
permettersi che la negligenza si trasformi in emergenza.
Per queste ragioni, si ritiene doveroso
portare all’attenzione delle autorità competenti questa situazione,
sollecitando valutazioni e interventi urgenti.

11 commenti:
Speriamo che il lasciarlo crollare non sia propedeutico ad abbattimento vendita dell’area e costruzione di nuovi appartamenti
L'intendimento della segnalazione serve per fare si che non si creino le condizioni già accadute di recente alla Tabina. https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=122136724100655341&id=61569660234308
"Alla luce dei numerosi strumenti normativi e finanziari messi a disposizione negli ultimi anni..." già come mai? Domanda più che lecita.
No non costruiranno nuovi appartamenti, è iniziata la demolizione programmata di centinaia di edifici che dovranno sparire, tutto deve andare nella direzione della diminuzione di impronta umana, entro il 2035 i piccoli centri verranno messi alla prova, viverci sarà difficoltosissimo, è un programma europeo finanziato dal consiglio europeo con la complicità di tutti i partiti.
anonimo del 2 agosto prima di fare commenti vai a vedere e capirai che al più dopo si potrà migliorare la viabilita
Tirare giù tutto e fare una rotatoria eliminando il semaforo, forse è la soluzione più semplice.
Non si può abbattere IL VILLINO VINCENZI SEDE STORICA DEL GERARCA FASCISTA VERGATESE
SERVI
Sarebbe un buon motivo, storicamente parlando.
Il problema non è di chi sia stato, ma di come sta in piedi, con lo sputo.
Perfetto: ottimo motivo per intitolare la rotatoria che nascerà sopra le macerie a una personalità così rappresentativa.
Circolazione rigorosamente mane a destra.
Ma fate pace con il cervello, povero mentecatti nostalgici, che è roba morta e sepolta 80-90 anni fa.
8 agosto 2025 alle ore 09:17 Ricoverati. RSA in via Fornaci.
A casa tua? No grazie, ti lascio il posto volentieri.
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