Dal prossimo 25 luglio , alle ore 18:00, prende il via la mostra “D’après Giorgio Morandi”, un progetto artistico che rende omaggio al grande pittore bolognese attraverso le opere scolpite dagli Scalpellini della valle del Reno.
Un viaggio tra arte, memoria e
natura prende forma tra le colline dell’Appennino bolognese con l’inaugurazione
della mostra “D’après Giorgio Morandi”,
in programma il 25 luglio 2025 alle ore
18:00 presso i suggestivi Fienili
del Campiaro. L’evento segna l’apertura ufficiale di una mostra unica
nel suo genere, realizzata dalla Bottega
degli scalpellini dell’Associazione Fulvio Ciancabilla, che propone un
dialogo visivo tra le sculture in arenaria e il mondo poetico e silenzioso del
Maestro Morandi.
Il progetto nasce nel cuore di Grizzana Morandi, luogo caro all’artista
e protagonista di numerosi suoi paesaggi. A pochi passi dalla celebre casa
studio del pittore, gli scalpellini reinterpretano in chiave tridimensionale i
soggetti più emblematici della sua pittura: bottiglie, scatole, forme semplici
e geometriche, diventano sculture scolpite nella pietra arenaria, materiale
profondamente legato al territorio appenninico.
La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 18:00 alle 21:00,
e il sabato e la domenica in doppio
orario: 10:30-13:00 e 16:00-21:00. L’ingresso è gratuito e non è necessaria prenotazione.
In caso di maltempo, l’evento si
svolgerà regolarmente grazie all’allestimento in spazi coperti.
L’iniziativa si inserisce nel
progetto più ampio “Fuga in Appennino – I
paesaggi appenninici di Giorgio Morandi, gli Scalpellini e la Mela Rosa Romana”,
promosso da Palens nell’ambito
di Bologna Estate 2025 e con il
sostegno del Comune di Bologna e
della Città metropolitana di Bologna –
Territorio Turistico Bologna-Modena.
Il progetto “Fuga in Appennino” vuole
far riscoprire il valore culturale e paesaggistico dell’Appennino bolognese
attraverso un percorso che intreccia arte, artigianato e natura: dai paesaggi
silenziosi e contemplativi dipinti da Morandi, al sapere antico degli
scalpellini, fino alla riscoperta dei sapori locali come la Mela Rosa Romana,
presidio Slow Food.
Un’occasione imperdibile per chi ama l’arte, la natura e la tradizione, e per chi desidera immergersi nei luoghi che hanno ispirato uno dei più grandi artisti del Novecento italiano.

1 commento:
La mela rosa romana c'entra come i cavoli a merenda.
Posta un commento