5.000 firme contro il nuovo edificio di 9 piani nell’area. Chiesto alla Regione di intervenire
Nel cuore
del centro storico, tra la Casa della Conoscenza e il Teatro Comunale “Laura
Betti”, da anni si estende un lotto di terreno vuoto: è l’area dell’ex albergo
Pedretti, chiuso nel 2007 e demolito nel 2019. Su questo spazio, secondo lo
strumento urbanistico attualmente vigente, è prevista la possibilità di
edificare fino a 5.000 metri quadrati fuori terra, con destinazioni d’uso
miste: residenziale, commerciale, direzionale e alberghiera. Il piano prevede
anche l’obbligo di destinare il piano terra a funzioni commerciali o
direzionali, una superficie di vendita massima complessiva di 2.000 mq, la
possibilità di costruire fino a nove piani fuori terra (oltre a un piano
interrato) e la riqualificazione del parcheggio pubblico antistante, di proprietà
della Regione Emilia-Romagna.
Tuttavia, il
progetto ha sollevato un’ondata di proteste da parte della cittadinanza. A
inizio 2025 è stata avviata una petizione popolare che ha raccolto oltre 5.000
firme – 4.000 residenti e più di 1.000 persone che lavorano, studiano o
frequentano Casalecchio – per dire “no” a quella che definiscono “un mostro di
9 piani” e “sì” a una nuova piazza pubblica per il centro della città.
Chi si
oppone all’attuale piano propone un’alternativa urbanistica: costruire un
edificio di dimensioni più contenute, spostato in un angolo della piazza, e
trasferire la volumetria restante su un’altra area, attualmente di proprietà
della Regione, situata dietro via Carbonari – l’ex deposito della linea
ferroviaria Casalecchio–Vignola. In quella zona, lo stesso proprietario del
lotto ex Pedretti sta già realizzando alcune palazzine.
Secondo i
promotori della proposta, il garage interrato in piazza del Popolo resterebbe,
offrendo posti auto in eccesso rispetto alle necessità del nuovo edificio e
garantendo al privato la possibilità di vendere o mettere a reddito parte della
struttura. L’obiettivo è duplice: salvaguardare l’investimento del privato e
consentire la cessione di una porzione dell’area ex Pedretti al Comune per
realizzare la nuova piazza, in cambio del terreno dietro via Carbonari.
Le ex aree ferroviarie già nel piano di dismissione
regionale
L’area
dell’ex deposito ferroviario è già individuata nel nuovo Piano Urbanistico
Generale (PUG) in adozione come zona di rigenerazione urbana per il comparto
Sozzi–Piave–Carbonari. La realizzazione di una nuova palazzina in quest’area,
secondo i promotori, rappresenterebbe un’opportunità per migliorare viabilità e
sosta nella zona.
Inoltre, le
ex aree ferroviarie, già dismesse, sono state inserite nel Piano di alienazione
e valorizzazione del patrimonio non strategico della Regione Emilia-Romagna
(PavER), approvato con Delibera di Giunta n. 324 del 10 marzo 2025. I beni, non
più funzionali all’attività ferroviaria, sono attualmente in gestione a Ferrovie
Emilia-Romagna s.r.l.
L’interrogazione alla Regione: “Disponibili alla
cessione? Servono bonifiche?”
Alla luce di
queste considerazioni, un’interrogazione a risposta scritta è stata presentata
alla Giunta regionale e all’assessore competente per chiarire tre aspetti:
1. Se siano in
corso contatti tra il Comune di Casalecchio di Reno e la Regione per la
cessione delle ex aree ferroviarie della linea Casalecchio–Vignola.
2. Se l’area
dell’ex deposito debba essere sottoposta a bonifica ambientale, e a chi spetterebbe
eventualmente questo onere.
3. Se le ex
aree ferroviarie possano essere rese disponibili in tempi rapidi, nel caso il
Comune avanzasse richiesta formale.
La risposta
della Regione è attesa nei prossimi giorni.
10 commenti:
domande giuste
Ottimo!
Avanti così!
Li ci dovrebbe stare una piazza, del verde, uno spazio eventi per fare respirare il centro di Casalecchio.
Chissa' se anche qui come a Milano non ci si sia allargati troppo belle concessioni, il Pedretti non aveva certo 9 piani.
Gli scatoloni di cemento che vadano a farli altrove.
https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/43488775/elisabetta-piccolotti-come-vogliono-far-fuori-lady-fratoianni/
Alleanza verdi sinistra? ma per carità sono soggetti ultra europeisti, il IV reich in persona.
Le aree ferroviarie devono rimanere aree ferroviarie. Dopodomani, potrebbero essere utili per trasporto merci, ripristino dei binari una volta esistenti, etc.
Le aree ferroviarie non sono aree per speculazione edilizia.
Peraltro, Casalecchio abbisogna di nuovo cemento?
Il trasporto merci sulla Porrettana è stato smantellato a metà anni '90 con la dismissione di tutti gli scali in tutte le stazioni incluso lo scalo di Bologna Ravone e quello di Bologna Arcoveggio, e la Porrettana non ha più collegamenti diretti con nessuno dei due smistamenti di Bologna: San Donato e Interporto.
Le aree indicate sono di competenza locale: ex ATC ora Tper, quindi regione.
Di quali prospettive di traffico merci stai blaterando?
Baciati i gomiti che qualcuno ha raccolto le firme e le presenta.
Bum!
Si tratta dell'ex deposito locomotive della ferrovia Casalecchio Vignola, un capannone dismesso dal 2018.
È un'area già edificata e in via di disfacimento, riqualificarla e' già in pratica la sua destinazione d'uso.
Casalecchio: un baratro senza fine.
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