La donna avrebbe preso una tanica di benzina dal vicino distributore e avrebbe accostato l'auto per togliersi la vita
Con
il passare delle ore si aggiungono particolari alla tragica vicenda
di questa mattina a Borgonuovo che ha visto la morte di una donna
dentro la sua auto in fiamme.
Si
tratta di una 35enne di Sasso Marconi
e la sua morte sarebbe dovuta a un suicidio: infatti pochi minuti
prima pare abbia acquistato una tanica di benzina dal vicino
distributore di San Biagio e dopo aver percorso poche centinaia di
metri verso Sasso avrebbe accostato la macchina al ciglio della
strada e dopo aver cosparso la benzina nell'auto
si sarebbe data fuoco.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri,
come riporta il Corriere della Sera, si tratterebbe quindi di un
suicidio.
Il primo a intervenire è stato
un carabiniere fuori servizio
che, alla vista del fumo che proveniva dall’autovettura, è
intervenuto allontanando tutti e provando a spegnere le fiamme con un
estintore.
All’inizio
si era pensato a un incidente,
provocato probabilmente da un malore. Tuttavia, dai
successivi accertamenti da parte degli stessi carabinieri della
stazione di Sasso Marconi e del nucleo operativo radiomobile della
compagnia di Borgo Panigale, è emersa la verità.
I
militari hanno fatto sapere che l’auto “era condotta da una
35enne di Sasso Marconi, con problemi di depressione”.
Pochi
minuti dopo l’incidente, a intervenire per primo è stato un
carabiniere del nucleo radiomobile di Bologna che in quel momento
stava rientrando a casa dal servizio.
Dopo
aver notato il fumo, è sceso dalla sua auto per allontanare gli
altri automobilisti dalla vettura finita fuori strada. L’incendio
è stato completamente domato dai vigili
del fuoco.
10 commenti:
Questa società produce solo follia, le persone sono abbandonate, molti non vedono via d'uscita, la depressione è ormai caratteristica di tutte le persone che conosco, soprattutto giovani. Qualcuno vuole farci impazzire tutti, continuate a stare fermi impalati senza fare niente, vedrete che futuro.. vedrete!!
Sono d'accordo con l'anonimo delle 00,48 però vorrei aggiungere che c'è anche chi si dà da fare: il consiglio comunale di Marzabotto , ad esempio, con grandi bisbocce (che non si sa chi paga .....!) si tiene stretto il voto di tutti i vecchietti e gli islamici, intanto i giovani se ne vanno via , ma che importa ! i giovani sono troppo critici, meglio che se ne vadano (come diceva l'ex ministro Poletti) ; i vecchietti invece si tengono stretti con crescentine, tigelle, vino buono e..... COMMEMORAZIONI COMMEMORAZIONI COMMEMORAZIONI COMMEM..... COM..... !
In effetti crescentine vino e commemorazioni sono temi molto attinenti con la profonda depressione che può avere colpito questa donna.
MANNAGGIA ARRIVA L'INVERNO, COLPA DEL COMUNE DI MARZABOTTO
Anche l'anonimo delle 12.48 non sta bene...
Disagio citato a sproposito.
Direi che il gesto estremo della signora 35enne , più che depressione , dimostra disperazione e sconforto estremo: è vero che le istituzioni, a tutti i livelli, preferiscono occuparsi più di cose marginali, di impatto immediato, che di vera programmazione di sostegno ai giovani fra i 20 e i 40 anni. Aziende che chiudono, trasporti inefficienti, sanità assente in molte parti dell'Appennino possono veramente gettare molta gente nella disperazione più nera !
Ecco i commenti dei vecchietti di Marzabotto che si sentono offesi.
Con commenti di questa risma i vecchietti di Marzabotto dovrebbero forse gioire e sentirsi orgogliosi e rispettati?!?
Ma prima di esprimere opinioni. Bisogna essere certi di come sono andate veramente le cose. Di misteri irrisolti per volontà anche di qualcuno ve ne sono stati tanti.
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