venerdì 18 gennaio 2019

SCANDALO AGENZIE FUNEBRI, ' PERCHÉ REGIONE E AUSL NON SI SONO MAI ACCORTI DI NULLA?'

PICCININI (M5S): “SISTEMA ANTI-CORRUZIONE NON HA FUNZIONATO”.  Presentata un’interrogazione sull’indagine che ha svelato l’esistenza di un “cartello” per gestire i funerali nelle camere mortuarie degli ospedali di Bologna. “Almeno con nuova legge su ‘Spazza corrotti’ si eviterà che questi soggetti continuino ad operare con la pubblica amministrazione”.

Conferenza stampa: Comandante Nucleo Investigativo, 
Tenente Colonnello Diego Polio, Sostituto Procuratore ,
Dott. Augusto Borghini, Procuratore Repubblica,  Giuseppe
Amato, Comandante Provinciale Carabinieri , Colonnello
Pierluigi Solazzo e Comandante Compagnia Carabinieria
Centro, Capitano Marco Fragassi.
L’inchiesta sul monopolio dei servizi funebri nei due ospedali di Bologna è la dimostrazione dell’assoluta inconcludenza dei meccanismi di rilevazione, controllo, vigilanza contro la corruzione che tutte le aziende sanitarie dovrebbero assicurare all’interno delle proprie strutture. Da quanto sta emergendo in queste ore, infatti, ad essere completamente aggirata è la legge regionale che vieta espressamente ai rappresentati di agenzie funebri l’ingresso all’interno delle camere mortuarie. Perché i vertici sanitari delle strutture coinvolte non hanno mai controllato cosa succedeva in quegli spazi?”. Il MoVimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione in Regione sul l'operazione "Mondo sepolto" contro i cartelli di imprese che si spartivano servizi nelle camere mortuarie degli ospedali S.Orsola e Maggiore a Bologna. “Il nostro ringraziamento va ovviamente alle forze dell’ordine e agli inquirenti che hanno portato alla luce un sistema corruttivo che lucrava sulla pelle di chi aveva appena subito un lutto – spiega Silvia Piccinini – Sistema che tutti i meccanismi messi in campo da Regione e aziende sanitarie non sono riusciti a debellare, né tantomeno ad intercettare. Ecco perché abbiamo depositato una interrogazione urgente per chiedere alla Regione di fare la massima chiarezza su questo punto, per capire cosa realmente non abbia funzionato. Certo, resta l’amarezza di costatare che i vertici delle strutture sanitarie, che ogni anno ricevono premi a valanga dalla Regione per la ‘bontà’ del loro lavoro, non si siano mai accorti di quello che accadeva proprio sotto ai loro occhi. Tra l’altro su una delle agenzie di servizi funebri coinvolte in questa inchiesta noi del MoVimento 5 Stelle avevamo provato ad accendere i riflettori già tempo fa denunciando, anche con un esposto in Procura, la sua singolare presenza, a nostro avviso illegittima, all’interno del cimitero di Zola Predosa”. Nella interrogazione il inoltre si fa riferimento anche alle nuove norme introdotte dalla legge anti-corruzione voluta dal Governo. “Almeno, grazie proprio alla legge ‘spazza corrotti’ che il MoVimento 5 Stelle ha fortemente voluto, l’interdizione dai pubblici uffici di queste persone sarà definitivo mentre fino a ieri non era così – aggiunge il consigliere M5S Andrea Bertani - Il rischio, infatti, è che una volta accertate tutte le responsabilità e anche dopo aver scontato l’eventuale pena i soggetti al centro di questa inchiesta potessero ritornare a svolgere la stessa attività. Cosa che solo la nostra legge che entrerà in vigore a fine mese vieta espressamente”.    

3 commenti:

Sarchiapone ha detto...

SE NE SONO ACCORTI ECCOME
E' RISAPUTO IN TUTTO IL MONDO CHE C'E' CONNIVENZA TRA OSPEDALI E AGENZIE FUNEBRI....!
MA COME AL SOLITO IN ITALIA CHI DEVE VIGILARE CHIUDE SEMPRE UN OCCHIO.....
CHI E' PREPOSTO ALLA VIGILAZA VIVE....E LASCIA VIVERE.......OSSIA BUSTARELLE!!!
spero che non venga censurato come spesso capita a chi chiarisce bene le cose!!!

Anonimo ha detto...

All'inizio degli anni 80 ebbi un lutto in famiglia, un parente stretto morì in ospedale.
Già allora fummo avvicinati da uno del personale che ci propose un'agenzia che..." data la sua esperienza in ambito ospedaliero" sarebbe stata molto economica.
40 anni fa!!!...se ne accorgono nel 2018-19??????

Sarchiapone ha detto...

C.V.D.