martedì 22 gennaio 2019

Quali le implicazioni a Casalecchio dell'inchiesta sul 'caro estinto' ?


La Capogruppo F. I. a Casalecchio di Reno lancia pesanti strali verso l'amministrazione comunale a seguito dell'inchiesta sull'affare delle tumulazione recentemente venuta al luce e che ha provocato un vero terremoto nel comune di Bologna e non solo

Erika Seta scrive:

Ciò che trapela dalle intercettazioni diffuse a seguito dell’inchiesta Mondo Sepolto, in cui emerge un riferimento a un pregresso dialogo di un dirigente del Comune col Sindaco, è un dileggio del Consiglio Comunale, che è e rimane, luogo supremo della democrazia territoriale. Questo denota ancora una volta come le opposizioni siano viste quali ostacolo alla libera azione e al potere decisionale su interessi considerati evidentemente non di tutta la comunità casalecchiese ma solo di una parte politica. Le decisioni, secondo quanto sembra, devono essere prese in un ristretto ambito politico e a totale maggioranza PD, quale è la Giunta Comunale. E' il quadro di un Comune dove questo modus operandi è riassumibile in una celebre massima del Sindaco Bosso pronunciata in Consiglio Comunale: “ Noi abbiamo la maggioranza e facciamo quello che vogliamo”.
Il Consiglio Comunale votò allora, su proposta di un Consigliere PD, la costituzione di una sala del commiato, per accogliere salme di non credenti. Ma dai dialoghi emersi, pare che la questione finale si fosse modificata, prevedendo la costituzione di una vera e propria camera mortuaria, con ben altri costi ed implicazioni a carico dell’Ente.
Se ciò fosse accertato, ci troveremmo difronte a un Consiglio Comunale che vota una questione etica e di civiltà e si ritrova davanti ad un altro tipo di opera, inseribile in un business economico, con una decisione che non ripassa nemmeno dall’organo che l’ha legittimata, ma che vede una mera approvazione di una componente politica.
Attenderò, fiduciosa e garantista, che l’autorità giudiziaria faccia luce sui fatti. La condanna politica nel frattempo è totale.
Nelle risposte del Sindaco alle accuse mosse non si celebra certo un inno alla democrazia. Le minacce di querele sono legittime ma le spiegazioni sono dovute.

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