Una
sede di smistamento in un anonimo ma prestigioso palazzo del centro
Bologna Today
Un
deposito contabile di contante, con dentro decine di migliaia di
euro, in pieno centro storico. I carabinieri stanno ultimando le
operazioni di contabilità relative alla maxi operazione 'Mondo
sepolto', che ha visto nella giornata di ieri l’esecuzione di 30
misure cautelari e di contestuali 43 perquisizioni, nell'ambito
dell'inchiesta che ha travolto il mondo delle pompe funebri
bolognesi. Un vero e proprio racket, che si sviluppava attorno alla
gestione del 'caro estinto' con anche risvolti di cattivo gusto e
irrispettosi nei confronti delle salme da tumulare.
Travolte
dall'inchiesta sono finite sei note agenzie funebri felsinee. I
militari della Compagnia di Bologna hanno perquisito in totale 35
edifici. Tra questi anche quello che gli inquirenti considerano
l’ufficio “bunker”, scelto dai vertici di uno dei consorzi
coinvolti nell'indagine con sede in un’anonimo palazzo nei pressi
della centralissima via Ugo Bassi ed eletto quale base logistica
dell’associazione, fulcro delle illecite attività
amministrativo/contabili del sodalizio stesso.
Racket pompe funebri: si agiva così| VIDEO
Nella
sede i Carabinieri hanno rinvenuto complessivamente 112mila euro,
suddivisi nelle disponibilità delle persone arrestate. Nella stessa
sede anche i libri contabili con il bilancio parallelo di entrate e
uscite. A fare i versamenti, percorrendo le distanze tra le agenzie e
la sede 'bunker' era la cosiddetta 'postina del nero', P.B., 63 anni.
A piedi o con i mezzi pubblici si recava settimanalmente in via Ugo
Bassi per depositare i proventi frutto della parte di raccolta e non
rendicontata ufficialmente.
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