Si chiamava Crescenzo Di Donato, aveva 61 anni, era dermatologo e docente all'università di Bologna, veniva da La Verna. Il ferito (46 anni di Impruneta) soccorso con il Pegaso
Un
tragico e raro scontro frontale tra due moto, al Passo dello
Spino, è costato la vita a un dermatologo emiliano, morto
carbonizzato davanti agli amici. Si chiamava Crescenzo Di Donato,
aveva 61 anni, era un dermatologo con studio a Bologna e a Vicenza,
docente nella facoltà bolognese di Medicina.
Il
suo cammino terreno si è concluso intorno alle 12 per l’incidente
avvenuto nei pressi di Chiusi della Verna, sulla provinciale 208. Il
medico, che era diretto con gli amici in vacanza all’isola d’Elba,
lascia un figlio di 18 anni. E’ in gravi condizioni anche l’altro
motociclista coinvolto, 46 anni dell’Impruneta, trasportato con
Pegaso in codice rosso nell’ospedale fiorentino di Careggi.
Nel
violento scontro, la moto della vittima ha preso fuoco
avvolgendo completamente nelle fiamme Di Donato. Difficile stabilire
la causa esatta della morte: secondo il racconto degli amici l’uomo
era caduto rovinosamente sull’asfalto, ma subito dopo le fiamme lo
hanno coinvolto disintegrando in pochi istanti la sua tuta. La scena
che i soccorritori si sono trovati di fronte, una volta arrivati sul
luogo dell’incidente, è stata terribile.
Sulla
dinamica sono ancora in corso le indagini, ma sembra che la vittima
stesse procedendo insieme al gruppo di amici verso Chiusi della
Verna, dopo aver fatto tappa a Pieve Santo Stefano e prima di
continuare per l’isola d’Elba. L’altro motociclista invece
procedeva nel senso opposto. A causare l’impatto frontale tra
i due mezzi sarebbe stato un sorpasso, forse azzardato:
nell’incidente infatti è stata coinvolta anche una macchina con
alla guida una donna, poi soccorsa per il forte shock, superata dalla
moto della vittima che si è subito incendiata dopo l’impatto.
Vano
il tentativo di un amico di spostare la motocicletta per evitare che
la vittima venisse carbonizzata: il giovane di 36 anni, anche lui
emiliano, si è ustionato le mani ed è stato poi trasportato in
codice verde al pronto soccorso dell’ospedale di Bibbiena. Sul
posto sono intervenuti il 118 con l’ambulanza e l’automedica, i
carabinieri di Chiusi della Verna e Pratovecchio Stia, e una squadra
di vigili del fuoco di Bibbiena con un mezzo e 5 uomini.
Una
volta sul posto i soccorritori del 118 hanno subito allertato il
Pegaso per il trasferimento del ferito, che tutt’ora si trova in
condizioni molto gravi nell’ospedale fiorentino. L’uomo durante
i soccorsi è sempre rimasto cosciente. Altri due motociclisti nel
tentativo di frenare sono andati contro la macchina coinvolta senza
però riportare alcuna conseguenza.
L’incidente
riapre la ferita sempre aperta dei valichi: nelle ultime settimane
erano ripresi i controlli a tappeto proprio durante il week end da
parte dei carabinieri forestali. Controlli nei quali erano emerse
varie irregolarità di guida con tanto di strage di patenti. Di fatto
sono strade che d’estate vedono fortemente rafforzata la
circolazione, proprio a causa del maggiore uso di moto nei mesi più
caldi ( La Nazione) .
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