La nuova legge passa all’unanimità e riorganizza il settore.
Marco segnala:
Passa
all’unanimità la legge che modifica la disciplina regionale della
polizia locale. Concorso unico regionale, istituzione dello
street tutor e definizione chiara del ruolo che svolgerà la Polizia
locale sono i tre pilastri su cui si poggia la nuova legge. Basato
sulle esigenze degli enti locali, il concorso unico regionale per
l’accesso alla Polizia locale ha il dichiarato scopo di aumentare
la professionalità all’interno del corpo e si comporrà di una
prima parte di selezione e di una seconda parte, di circa due mesi,
in cui i vincitori parteciperanno a un percorso strutturato di
formazione. Lo street tutor sarà invece una nuova figura
professionale, simile a quella dei buttafuori, che al contrario di
questi potrà operare anche sul suolo pubblico. Dovranno avere
un’autorizzazione da parte del Comune e dovranno essere registrati
all’interno di un albo. Scompaiono tutte le vecchie definizioni:
polizia municipale, provinciale, metropolitana. Con la legge quindi
la Polizia locale viene riconosciuta come una Polizia di comunità.
A
queste tre novità si aggiungono anche quelle della possibilità di
dotazione di strumenti per l’autotutela (come spray urticante e
manganello), della semplificazione e la sburocratizzazione negli
ambiti emergenziali (in pratica per permettere l’intervento di
agenti di Polizia locale in situazioni d’emergenza al di fuori del
proprio territorio), del sostegno regionale a progetti d’innovazione
delle procedure, delle modalità operative e della strumentazione,
della possibilità di stipulare accordi con organi dello Stato (ad
esempio i tribunali) e infine dell’istituzione di un Fondo per la
difesa penale degli agenti.
“Questa
legge -ha sottolineato il relatore di maggioranza Gian
Luigi Molinari del Partito
democratico–
permette la riorganizzazione di un settore diventato determinante.
Oggi la Polizia locale è irrinunciabile per la sicurezza e per il
controllo del territorio. Nella sola Emilia Romagna ci
sono 3.978 addetti, 124 comandi e 334 comuni che si sono
dotati di questo corpo. Hanno fatto fronte a 587 mila richieste di
pronto intervento e 67 mila problematiche di prossimità. Hanno
effettuato 826 mila controlli a veicoli sottoponendo 67 mila
conducenti a pre-alcol test. E ancora: 70 mila controlli
ambientali, edili, di commercio, e a pubblici esercizi, 18 mila ore
di educazione stradale, 233 mila accertamenti anagrafici, 2.859
interventi sanitari (Aso e Tso). Hanno comunicato 9.700 notizie di
reato. Il 71 per cento degli incidenti con lesioni o mortali sono
stati rilevati dalla Polizia locale: 24 mila incidenti in totale
sono stati rilevati. Numeri impressionanti che ben rendono
l’idea della dimensione e del ruolo della Polizia locale”.
Questo
intervento legislativo, ha rimarcato Molinari, “ridefinirà il
volto della polizia amministrativa locale per i prossimi decenni,
mettendo a frutto l’esperienza e la professionalità acquisita in
quindici anni dall’emanazione della legge 24”. E sullo street
tutor: “Un baluardo nella difesa delle regole della civile
convivenza”. Mentre sul ruolo dei volontari: “Il nuovo rapporto
col volontariato, che può essere valorizzato nel proprio ruolo di
presidio all’armonia della vita collettiva e alla difesa del bene
comune, ma che nel contempo deve essere adeguatamente edotto sui
ruoli che può svolgere, sui limiti della propria azione e sulle
forme di collaborazione con le forze di polizia”.
Mentre
sul ruolo che avrà la Regione il relatore di maggioranza ha
specificato: “L’obiettivo è accrescere ulteriormente il ruolo di
coordinamento, per porre al centro la formazione, per investire sulla
professionalità dei vertici, per rendere più agevole il mutuo
supporto fra comandi e per qualificare i servizi offerti. In questo
contesto rientra anche la realizzazione del concorso unico regionale
per l’accesso al ruolo”.
Giudizi
positivi alla norma arrivano anche dai banchi della Lega
nord che
con il relatore di minoranza, Gabriele
Delmonte, ha
sottolineato come nonostante la legge 24 sia stata una buona norma
“aveva bisogno di una rinfrescata”. Una legge, per il leghista,
che ha avuto un “percorso legislativo molto collaborativo, tra
tutte le forze politiche, e che è stata condivisa con tutti gli
attori chiamati in causa”.
“La
Polizia locale ha un ruolo importantissimo- ha rimarcato Delmonte-
che troppo spesso viene denigrato e derubricato irrispettosamente
come mera funzione di ‘compila multe’. Con questa norma si ridà
dignità al corpo di Polizia locale. Si deve reinstaurare la fiducia
in questo corpo di Polizia, il rispetto di quella divisa e del suo
ruolo”. Delmonte declina positivamente anche la nuova figura
dello street tutor sottolineando però come si debba “evitare di
forzare la mano sull’obbligatorietà della sua introduzione”.
Questa, ha specificato, deve avvenire “in totale accordo tra le
parti coinvolte, mettendosi d’accordo con i locali”.
E
sugli strumenti di autodifesa e sul concorso regionale ha aggiunto:
“Bene la loro introduzione. I primi a tutela dell’incolumità
degli agenti e mai come strumento di offesa. Il secondo come
strumento di professionalizzazione del corpo di Polizia”. Mentre
sul volontariato ha specificato come debba esserci “un monitoraggio
per verificare l’effettiva collaborazione”. Delmonte ha rivolto
anche complimenti agli uffici tecnici “che hanno redatto un
vademecum molto dettagliato sulla comunicazione via social della
Polizia locale”.
L’Aula
ha approvato quattro ordini del giorno che impegnano la giunta a
valorizzare quei commissari che hanno avuto accesso alla categoria D3
attraverso una nuova classificazione dei gradi; a sollecitare il
governo a emanare linee guida sull’organizzazione sostenibile di
eventi sportivi e di spettacoli in ragione della complessità dei
servizi e del numero di agenti da impiegare; a intervenire a livello
nazionale per una revisione sistematica della normativa di settore;
sostenere l’utilizzo di strumenti multicanale per la rilevazione e
gestione delle segnalazione da parte dei cittadini in caso di
decadimento del decoro urbano. Accolti 13 emendamenti, uno ritirato e
cinque bocciati. Respinta anche una risoluzione presentata da Michele
Facci (Misto–Mns).
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