Riceviamo:
Una
richiesta di incontro al Ministro della Salute On. Giulia Grillo per
affrontare le tematiche riguardanti i servizi ospedalieri
dell’Appennino bolognese. E’ l’iniziativa del deputato di
Forza Italia, Galeazzo Bignami, che nelle prossime ore procederà a
formalizzare la richiesta stessa.
Sul
tavolo il deputato azzurro intende portare la questione
relativa “al progressivo depotenziamento dei servizi ospedalieri
vissuto negli ultimi anni dai Comuni dell’Appennino bolognese”.
“Con
la giustificazione di una presunta riorganizzazione ospedaliera,
voluta dall’Azienda Usl di Bologna – spiega Bignami - si stanno
alimentando conflitti e malumori tra le stesse comunità locali. I
trasferimenti e il passaggio di reparti tra gli ospedali di Vergato
e di Porretta, senza alcuna certezza sul mantenimento reale dei
servizi sul territorio, sta generando tensioni e timori nelle
popolazioni locali che vedono, di giorno in giorno, venire meno
risposte fondamentali e indispensabili rispetto ai servizi prima
erogati. Dubbi e perplessità espressi dai Comitati cittadini ma
anche da diversi amministratori rispetto a un piano di riordino
ospedaliero metropolitano che non sembra avere come obiettivo un
reale sistema integrato volto a garantire adeguate prestazioni su
tutto il territorio, compreso quello montano”.
“Una
situazione – sottolinea Bignami - che stride con gli annunci e i
buoni propositi che periodicamente vengono riproposti sulla
salvaguardia dei territori montani attraverso la tutela dei servizi:
intenti tra l’altro esplicitati anche dalla Legge 97 del 1994
“Nuove disposizioni per le zone montane” la quale all’art. 1
recita: “La
salvaguardia e la valorizzazione delle zone montane, ai sensi
dell’articolo 44 della Costituzione, rivestono carattere di
preminente interesse nazionale. Pertanto
ho deciso di chiedere un incontro direttamente al Ministro della
Salute per poter illustrare, insieme a una delegazione di
amministratori dei territori coinvolti, nonché di referenti dei
Comitati cittadini, la situazione nel dettaglio con l’auspicio che
si possa trovare nel Ministero della Sanità un interlocutore
disposto a ricercare una soluzione definitiva a queste
problematiche, per non lasciare ancora nell’incertezza le comunità
appenniniche che attendono risposte concrete rispetto all’erogazione
dei servizi”.
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