Un
itinerario turistico interamente rivolto alle persone
Lgbti.
Marco
segnala:
Questo
la proposta messa in cantiere da Bologna
Welcome,
il servizio comunale d’informazione e accoglienza turistica che,
inaugurato il 15 aprile 2011, punta per il 2019 a inserire nei
tradizionali percorsi dedicati alla musica, al cibo, allo shopping,
uno specifico Circuito
Lgbt
attraverso i l uoghi simbolio della collettività arcobaleno.
Pur
trattandosi d’iniziativa ancora allo stadio progettuale, non sono
già mancate le critiche.
La
consigliera di centrodestra della Città metropolitana Marta
Evangelisti (Uniti
per l'alternativa)
ne ha fatto oggetto di un'interpellanza al sindaco Virginio
Merola
e al consigliere metropolitano delegato nonché vicesindaco Massimo
Gnudi,
perché «non sembrerebbe particolarmente opportuno creare o
promuovere anche con contributi
pubblici o comunque istituzionali
circuiti turistici basati sull'orientamento sessuale dei turisti
stessi».
In
particolare, la rappresentante di Uniti
per l'alternativa ha
chiesto se siano «previsti finanziamenti
da parte della città
per tale progetto» e, in più, se esso «rispetti gli obiettivi di
promozione delle peculiarità
e delle eccellenze territoriali».
Immediata
la risposta di Gnudi, che ha in primo luogo dichiarato: «Il
documento a cui fa riferimento la consigliera è
una bozza tuttora in discussione».
Ciò
premesso, il vicesindaco ha aggiunto: «Il riferimento al circuito
turistico Lgbti si realizzerà su adesione
di soggetti privati interessati
a promuoverlo e quindi non si configura come utilizzo di denaro
pubblico», tenendoci però a ricordare come «il
turismo Lgbti sia un segmento di portata significativa».
Secondo
le stime 2017 ogni anno sono 37 milioni i viaggi internazionali da
parte di turisti appartenenti alla comunità e questo interessa da
vicino anche l'Italia. Secondo dati de Il
Sole 24 Ore
su 60 milioni di visitatori complessivi del nostro Paese le persone
Lgbti sarebbero dai 3 ai 6 milioni.
Insomma,
per Gnudi tale scelta «è in forte coerenza con le linee di
indirizzo della destinazione turistica che renderebbero Bologna
un'esperienza
turistica autentica»
anche perché «non possiamo non ricordare che la città rappresenta
un luogo
simbolo per la storia della comunità Lgbti italiana,
tradizionalmente amico e accogliente».
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