Si
contano i danni nella BASSA IMOLESE, a MEDICINA e a MOLINELLA. DANNI
INGENTI ALLE COLTURE DA SEME E VIGNETI
Inviato
Più
di 160 millimetri di pioggia, quasi quanto in un intero anno, si sono
abbattuti ieri sera nelle campagne della bassa imolese (Sesto Imolese
e Spazzate Sassatelli) e nei comuni di Molinella e Medicina (frazione
Sant’Antonio) provocando ingenti danni alle colture agricole. È
quanto emerge dal primo monitoraggio di Coldiretti Bologna che ha
rilevato i dati della piovosità dai pluviometri delle aziende
colpite. Alla bomba d’acqua che ha allagato campi e strade si sono
purtroppo accompagnati grandine e stravento che hanno battuto la zona
di Spazzate Sassatelli, dove i pluviometri aziendali hanno misurato
161 millimetri d’acqua, caduti in una sola ora, tra le 17,30 e le
18.30
Anche
se è ancora presto per fare una stima attendibile – afferma
Coldiretti Bologna – i danni potrebbero aggirarsi su diversi
milioni di euro. Colpiti i vigneti, le colture da seme non ancora
raccolte (barbabietola in particolare), il mais in fase di
maturazione. Colpite anche le colture specializzate di questa zona
come le patate (qui di coltiva la patata Dop di Bologna) e le
cipolle, che in questo periodo sono in fase di raccolta.
Emblematica
la situazione di Franco Ancarani, agricoltore di Spazzate Sassatelli:
“A parte il grano duro che ho già raccolto – ha detto – in
un’ora ieri sera tutto il mio raccolto è scomparso. Ho perso il
100% di barbabietola e mais da seme e il 70% di uva, su una
superficie di circa quaranta ettari”.
Questi
eventi – sostiene Coldiretti Bologna – Sono gli effetti dei
cambiamenti climatici in atto che si manifestano con una tendenza
alla tropicalizzazione e la più elevata frequenza di eventi estremi
con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il
rapido passaggio dal sole al maltempo. In questa fase stagionale è
la grandine – precisa ancora Coldiretti Bologna – l’evento più
grave per gli agricoltori perché causa danni irreversibili e provoca
la perdita dell’intero raccolto dopo un anno di lavoro. Di fronte
al ripetersi di queste situazioni che da imprevedibili sono diventati
sempre più ricorrenti – afferma Coldiretti Bologna – diventa
importante rivedere il sistema assicurativo per le colture agricole
in modo da renderlo adeguato ai mutati andamenti meteo.
Nessun commento:
Posta un commento