Condizioni
peggiorative in fabbrica permetteranno però di salvaguardare tutti e
190 i lavoratori
Dopo
una trattativa lunga e "durissima", come dicono i
sindacati, per la Demm di Porretta è arrivata la schiarita che molti
attendevano. Domani al ministero dello Sviluppo economico sarà
sottoscritto l'accordo con le parti sociali per il passaggio per
l'azienda dell'Appennino bolognese nelle mani del gruppo tedesco
Certina.
Ad
annunciarlo la Fiom di Bologna, in una nota. Scongiurato il rischio
di licenziamenti: tutti i 190 lavoratori attuali saranno riassunti
dalla nuova società. E i sindacati sono anche riusciti a mettere una
'toppa' alla cancellazione di tutta la contrattazione aziendale
chiesta dal gruppo tedesco.
Dei
200 euro lordi di salario consolidato mensili aggiuntivi, spiega la
Fiom, ne saranno sospesi 50 per due anni. Dal 2020 si ristabiliranno
le condizioni odierne. Sempre per due anni il turno di lavoro passerà
da sette a sette ore e mezza, dopodiché sarà ripristintato l'orario
attuale.
Le
maggiorazioni turno sono "rimodulate- riferisce ancora il
sindacato- ma in sostanza le percentuali rimangono invariate",
mentre gli scatti di anzianità "non sono in alcun modo messi in
discussione". Su questa ipotesi di accordo, oggi la Fiom ha
ricevuto il mandato a firmare da parte dei lavoratori riuniti in
assemblea.
All'incontro
di domani al ministero si dovrebbero definire anche le modalità
applicative degli ammortizzatori sociali. "Questo risultato è
il frutto della grande tenacia dei lavoratori- loda la Fiom- della
serietà che hanno dimostrato anche nelle assemblee di oggi, nonché
della determinazione delle organizzazioni sindacali e della Fiom in
particolar modo", che "non hanno mai smesso di credere che
ci fosse una soluzione possibile e di seguire con grande impegno e
attenzione questa difficile e drammatica vicenda".
La
vicenda, ci tiene a ricordare il sindacato, "poteva concludersi
non solo con il fallimento della Demm e la conseguente perdita di 190
posti di lavoro, ma con un ulteriore colpo durissimo all'intera
economia dell'Appennino bolognese e del suo tessuto industriale per
altro già duramente provato".
Con
la guida del gruppo tedesco, ora la Fiom si augura che per la Demm di
Porretta arrivi "una ripartenza che possa portare un po' più di
serenità per il futuro, nella consapevolezza che la Fiom e i
delegati della Demm non cesseranno di mantenere alta l'attenzione
sull'applicazione dell'accordo".
Via
Facebook arriva anche il commento di Bruno Papignani, segretario
regionale della Fiom Emilia-Romagna. "Il fatto che il lavoratori
nelle assemblee odierne abbiano dato il mandato a Fiom e Fim a
proseguire il confronto fino a concluderlo è un atto di
consapevolezza- plaude Papignani- che in una situazione così
compromessa, considera il risultato raggiunto non poca cosa, un
risultato importante che ha pochi precedenti nelle aziende acquisite
dall'amministrazione straordinaria.
Questa
consapevolezza dimostra la serietà dei lavoratori, consegna al
curatore fallimentare e al ministero dello Sviluppo economico
l'impegno di configurare insieme a Certina un piano industriale che
vada oltre le garanzie minime e di contribuire con la Regione
Emilia-Romagna per tutto ciò che serve a un rilancio dell'attività
basato su progetti trasparenti di formazione, innovazione, risparmio
energetico".
Inoltre,
continua Papignani, "Fiom e Fim chiedono al ministero di
adoperarsi affinché i necessari, anche se transitori, ammortizzatori
sociali siano gestiti con modalità che non penalizzino i lavoratori.
Noi saremo all'incontro per giungere a un accordo in grado di fare
ripartire la Demm, ma per farlo occorre l'impegno di tutti i soggetti
al tavolo". (San/ Dire)
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