Piazza
gremita per il concerto di Mitch Woods, uno dei maggiori pianisti
blues e boogie della scena mondiale. Ad attenderlo come di consueto
per il paese appenninico tavolate in centro con crescentine, tigelle,
vino e birra preparate dalla Proloco di Tolè
Dall'Unione
dei Comuni dell'Appennino bolognese
In
oltre trent’anni di carriera Mitch
Woods ( nella foto), musicista nato a
Brooklyn e considerato uno dei maggiori interpreti di quello che lui
stesso ha definito “old school rock ‘n roll”, non era mai stato
accolto da una piazza piena di tavolate e di volontari che si danno
da fare per organizzare la sua cena con i paesani. Ma l’esperienza
deve esseregli piaciuta visto che dal palco del concerto tenuto a
Tolè la sera del 27 luglio ha detto che si ricorderà di Tolè e
tornerà a suonare qui. Mitch Woods ha suonato accompagnato dalla
band bolognese dei Groove City, e la sua esibizione è stata seguita
da quella di Daria Biancardi, cantante siciliana che si è fatta
conoscere al grande pubblico attraverso il talent show “The Voice”
“Mi
sono divertito moltissimo in questa settimana a suonare con tante
band soul in mezzo alle montagne”
ha dichiarato il musicista. “Ho portato con me mia moglie
che si sta divertendo moltissimo. Anche con la band italiana con la
quale suonerò stasera faremo un grande concerto. E poi oltre ai
concerti sto apprezzando molto anche il vostro cibo e - ha
commentato ridendo - anche il vostro vino”.
La
serata rientrava nella rassegna “The Valley of Soul”, organizzata
dall’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese in collaborazione
con Graziano Uliani, patron del Porretta Solu Festival. Un’idea
semplice quanto efficace: portare
gli artisti che si esibiscono nel festival soul più famoso d’Europa
in giro per i centri dell’Appennino.
Dopo piazza dei capitani a Vergato, l’area archeologica del museo
etrusco di Marzabotto, l’incantevole scenario della Rocchetta
Mattei e di Villa Mingarelli a Grizzana Morandi, la tounée ha fatto
tappa a Tolè, prima di concludersi sabato 28 luglio a Gaggio
Montano.
La
piazza del paese, noto ai turisti per le opere di scultura e pittura
per le strade che l’hanno reso un museo a cielo aperto, ha
cominciato a riempirsi già al tramonto, con i primi avventori che
hanno potuto cenare con il musicista grazie ai volontari della
Proloco di Tolè, e quando il concerto ha avuto inizio non c’era
più alcun posto libero: poco male, visto che in tanti ne hanno
approfittato per ballare al ritmo della musica di Woods.
“Sia
più che soddisfatti del successo della Valley of soul”
commenta l’organizzatore Graziano
Uliani, che
ha trovato nell’Unione dell’Appenino bolognese il partner ideale
per questa avventura
“quest’anno
tutte le località che avevano ospitato i concerti l’anno scorso
hanno confermato l’ospitalità, e altre se ne sono aggiunte, a
conferma della validità della formula”.
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