Pattuglia Carabinieri di Zola Predosa. |
C'è
serra e serra. A Monte San Pietro una era utilizzata per la
coltivazione di Canapa Indiana e curata con attenta e scrupolosa
dedizione. Ma si sa, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e la
coltivazione illecita è stata rintracciata e stroncata dai
Carabinieri di Zola Predosa che hanno arrestato il 'meticoloso
coltivatore ' un cinquantatreenne di Monte San Pietro, con l'accusa
di “Produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze
stupefacenti o psicotrope”.
E’
successo ieri mattina, durante una perquisizione domiciliare a casa
dell’uomo, a seguito di un’attività info-investigativa. Le
ipotesi investigative sono state confermate dal ritrovamento di 351
piante di canapa indiana in via di sviluppo, disposte
all’interno di una serra rudimentale, di sacchi di fertilizzante e
di terriccio, una bilancina elettronica di precisione e un
manuale di cinquecento pagine sulla coltivazione della cannabis,
una sorta di guida conosciuta a livello mondiale per imparare, passo
dopo passo, tutte le tecniche per una produzione di successo.
La
sostanza stupefacente è stata analizzata dai Carabinieri del
Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di
Bologna che ne hanno rilevata una discreta concentrazione di
Delta-9-Tetraidrocannabinolo, meglio conosciuto come THC.
Su
disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il
cinquantatreenne ha trascorso la notte agli arresti domiciliari e
questa mattina è stato accompagnato in Tribunale, a Bologna, per
l’udienza di convalida dell’arresto.
Dal
Comando Provinciale Carabinieri Bologna
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