Marco
propone:
Alla
luce del provvedimento di espulsione dal MoVimento
5 Stelle che gli è stato comunicato in questi giorni, invitiamo
Gianluca Sassi a rassegnare immediatamente le dimissioni da
consigliere regionale. Adesso che l’iter di garanzia previsto dal
nostro statuto si è concluso, e la valutazione dei Probiviri
è stata confermata dal Collegio di Garanzia,
non ci sono più ragioni perché il consigliere Gian
Luca Sassi
continui a sedere tra i banchi dell’Assemblea Legislativa a nome
del Movimento 5 Stelle.
A
questo punto quello di rassegnare le dimissioni da consigliere
regionale è l’unico gesto in coerenza con quanto proprio il
MoVimento 5 Stelle sta portando, e ha portato avanti, in questi anni
all’interno delle istituzioni. Come abbiamo ribadito fin
dall’inizio di questa vicenda noi non siamo come gli altri partiti,
le nostre regole sono chiare e uguali per tutti: se non si mantengono
le promesse fatte ai cittadini e ai nostri elettori si torna a casa.
Per
questo riteniamo inaccettabile che Gianluca Sassi abbia già
annunciato di volersi iscrivere al gruppo
misto
visto che, vale la pena ricordarlo, sono stati solo ed esclusivamente
i voti e il mandato degli elettori del MoVimento 5 Stelle a
permettergli di sedersi in Assemblea Legislativa. Quel mandato che
adesso lui dovrebbe coerentemente rispettare rassegnando
le dimissioni
da consigliere regionale.
Gian Luca
Sassi in un suo comunicato replica:
Prendo
atto che il MoVimento, o meglio, chi lo rappresenta, non ha voluto in
nessun modo ascoltare le mie ragioni che ritengo, ancora oggi,
completamente fondate e ampiamente documentate.
Evidentemente
le regole a volte si interpretano, a volte invece no. Anche
per questo mi preme spiegare come sono andate le cose in questi
mesi, per me lunghissimi, di silenzio forzato.
Il
17 febbraio 2018, è cosa nota, sul Blog delle Stelle è apparsa la
notizia della mia espulsione dal MoVimento. Subito dopo, non lo
nascondo, pensai alle dimissioni da consigliere regionale. Nove
giorni dopo però ho scoperto, con mio grande stupore, che
l’espulsione tale non era, in quanto il collegio dei probiviri
infatti, mi aveva notificato via mail soltanto una "sospensione
temporanea in forma cautelare”.
A
quel punto ho fornito, nei tempi stabiliti dallo statuto del M5S,
l’opportuna documentazione che ha ampiamente dimostrato come io non
abbia mai utilizzato i fondi destinati alle restituzioni per altri
scopi. Dopo 90 giorni, di mio silenzio forzato, in quanto
sospeso, e non poche difficoltà anche per il gruppo regionale, il
collegio dei probiviri mi ha notificato e confermato l'espulsione, a
mio avviso con motivazioni inconsistenti e superficiali, senza alcuna
contestazione nel merito dei miei comportamenti. A quel punto, sempre
seguendo l’iter tracciato dal nostro statuto, ho fatto ricorso al
collegio di garanzia (l’8 giugno) che mi ha risposto solo un mese
dopo, invece dei 10 giorni previsti, confermando la mia espulsione
dal MoVimento 5 Stelle e, ancora una volta, con motivazioni
assolutamente generiche e che non tengono conto di tutta la
documentazione prodotta da me in questi mesi, o di altra
documentazione che avrei potuto produrre.
La
mia posizione politica in questi mesi non è cambiata e credo che
anche questo provvedimento di espulsione non la sposterà di un
millimetro. La mia intenzione è quella di portare a termine il
mandato per il quale sono stato eletto nel 2014. Continuerò a
sostenere le battaglie politiche del MoVimento 5 Stelle nei modi e
con gli strumenti che avrò a disposizione. Visto che il MoVimento mi
vuole fuori, e per permettere al gruppo M5S regionale di operare in
piena libertà, nonostante nessuno possa impormelo, né per
regolamento (inesistente in Regione) né legalmente, ho deciso di
iscrivermi al gruppo misto. Pur continuando da indipendente
continuerò a sostenere, per quanto potrò, le battaglie e le
tematiche che ho portato avanti in questi oltre dieci anni di
impegno, prima da semplice attivista e poi da consigliere regionale
del MoVimento 5 Stelle anche se dovrò farlo “in solitaria”. Non
userò certo la “scusa” che ho già sentito da altri che “il
MoVimento 5 Stelle non è più quello di una volta”. Io dico
"per fortuna che non lo siamo più". Adesso siamo al
governo ed è normale che non si possa gestire un Paese come si
gestisce un banchetto. Quindi credo che sia del tutto normale che si
cambi, che ci si evolva. Il punto però sta capire se il MoVimento si
trasformerà, anche gradualmente, in un partito. Ecco, in quel caso,
non nascondo che avrei qualche difficoltà a sostenerlo, d'altronde,
lo disse proprio Beppe Grillo al teatro smeraldo, “il destino
del movimento è sparire”, un paradosso per spiegare che quando
i cittadini “si faranno stato” l’esistenza del MoVimento non
avrà più ragione di essere.
Fino a
quel momento, se mai ci sarà, continuerò a sostenere “le stelle”,
almeno quelle che lo vorranno.
Sempre
avanti e in alto i cuori.
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