La
Soprintendenza Archeologia
informa:
Martedì
prossimo, 28 novembre, alle 21, l'archeologa Sara
Campagnari, in un incontro al Centro Sociale Giorgio Costa in via
Azzo Gardino n. 48,
illustrerà
i ritrovamenti più significativi avvenuti nel cantiere della Nuova
Bazzanese
a Crespellano.
Anche
se le indagini hanno abbracciato un’area più vasta, estesa dalla
via Lunga al confine comunale occidentale, oltre il torrente
Samoggia, l'archeologa tratterà in
particolare gli scavi effettuati nella zona compresa tra le vie
Cassola e Cassoletta,
che include anche la terramara di Pragatto.
Dopo
le prime verifiche, sono stati effettuati scavi estensivi che hanno
interessato in particolar modo l’area insistente sulla via Cassola,
oltre allo scavo integrale di un settore della terramara di Pragatto.
I
nuovi rinvenimenti hanno consentito da
un lato di confermare quanto già noto
a partire dagli scavi ottocenteschi effettuati nel territorio da
Arsenio Crespellani e dalle successive indagini della Soprintendenza,
dall’altro
di gettare nuova luce sulla ricostruzione del sistema insediativo
dell’età del Ferro, grazie allo scavo di due aree di abitato e al
rinvenimento di porzioni di necropoli di fase villanoviana ed
etrusca.
Per
l’età romana
è stato confermato il pieno
inserimento
di questa fascia di pianura, ampiamente popolata,
nella poderosa rete infrastrutturale
costituita dalla maglia della
centuriazione,
un dato già indiziato in passato dalla presenza di resti di fattorie
e villae
rustiche, con i relativi sepolcreti, cave per l’estrazione di
argilla e impianti produttivi per la fabbricazione di ceramiche e
laterizi. Questo popolamento, teso soprattutto allo sfruttamento
agricolo del territorio,
era favorito
da una funzionale
rete viaria imperniata sulla via Aemilia
a nord, tramite le vie di percorrenza coincidenti con gli assi
centuriali, e
sulla via pedemontana
a sud, ricalcata in parte dal percorso della vecchia Bazzanese, a sua
volta collegata all’entroterra montano dalle aste fluviali che
sfociavano in pianura.
I
dati
archeologici,
che Campagnari presenterà in via preliminare, riguardano un
amplissimo excursus
cronologico che va dall’Eneolitico
all’Età moderna.
Le nuove acquisizioni sono state possibili grazie alle indagini
preliminari effettuate sull’intero tracciato di progetto
nell’ambito della procedura di verifica preventiva dell’interesse
archeologico, prevista dal codice degli Appalti.
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