Il
consigliere regionale Galeazzo BIGNAMI, presidente
del Gruppo Forza Italia in regione, chiede
la convocazione dei vertici Enel nelle 'Commissioni competenti, e
precisa:
Questa
mattina ho richiesto la convocazione immediata dei vertici di Enel
nelle commissioni Territorio e Ambiente e Attività Produttive
perché rispondano dello scempio e dei gravissimi disagi che la
popolazione dell’Appennino bolognese sta subendo a causa della
incapacità di programmare un evento, come la nevicata di lunedì,
assolutamente ordinario e normale in montagna nel periodo stagionale
attuale. Se Enel pensa di potersela cavare solo aprendo i cordoni
della borsa magari risarcendo i cittadini e le popolazioni,
scaricando sulle assicurazioni le richieste risarcitorie, si sbaglia
di grosso.
Solleciteremo
la Regione affinché si costituisca parte civile in qualsiasi
procedimento penale dovesse essere avviato, e che auspichiamo venga
avviato, nei confronti di chi avrebbe dovuto mettere in campo le
soluzioni utili a far sì che non si riproponesse quanto già
avvenuto due anni e mezzo fa. Spiace constatare che l’unico modo
per farsi ascoltare è quello di chiamare in causa anche la
responsabilità personale dei vertici di Enel.
Enel,
magari facendo qualche conto, probabilmente crede che scaricare
sulle assicurazioni le richieste risarcitorie sia molto più
economico di una manutenzione costante e continua delle linee. Ma,
qui lo ribadiamo, Enel ha l’obbligo giuridico e morale di
assicurare il funzionamento di queste linee e di questo dovrà
rispondere nelle sedi, anche giudiziali, competenti.
Silvia
Piccinini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, ha
presentato una interrogazione sui pesanti disagi che si sono
registrati dopo la nevicata del 13 novembre. “Strade e ferrovie in
tilt. Giunta chieda maggiore autonomia per la manutenzione dei
collegamenti”.
La
nota della consigliera:
La
lunga lista di disagi e disservizi che si sono verificati in seguito
alla nevicata dei giorni scorsi sono inaccettabili. Dal 2015, quando
il maltempo provocò dei danni molto simili ma con precipitazioni di
gran lunga superiori a quella di lunedì scorso, nulla sembra essere
cambiato. Per questo visto che la Regione sta portando avanti una
trattativa con il Governo per chiedere maggiore autonomia, forse
sarebbe il caso di inserire anche le richieste di maggiori
disponibilità economiche per garantire una viabilità stradale e
ferroviaria adeguata. Sono bastati pochi centimetri di neve, tra
l’altro ampiamente annunciati nelle località di montagna, per
mandare in tilt il sistema elettrico, quello idrico oltre che ai
collegamenti su strada e per quello che riguarda le ferrovie.
Dall’interruzione di due linee (la Bologna-Porretta e,
parzialmente, la Bologna-Prato) al blocco del traffico su molte
strade provinciali a causa dell’arrivo in ritardo dei mezzi
spazzaneve, passando per l’incredibile storia di un gruppo di
studenti di Monte San Pietro costretti ad aspettare per ore al freddo
un servizio di trasporto che non è mai arrivato, crediamo che la
lunga lista di disservizi sia inaccettabile. Anche perché sembra di
rivivere la stessa e identica situazione del 2015. Da allora nulla
sembra essere cambiato nonostante le promesse della politica. Chiedo
quindi alla Giunta di intervenire, oltre che con un richiamo formale
ad RFI per i disagi dal punto di vista dei collegamenti ferroviari,
anche inserendo all’interno della trattativa con il
Governo per l’autonomia una richiesta di
“maggiore disponibilità dei fondi necessari alla manutenzione
ordinaria e straordinaria delle infrastrutture ricadenti sul
territorio e l’attribuzione alla Regione della potestà concessoria
della rete ferroviaria fondamentale, complementare e linee di nodo
attualmente conferite al gestore dell’infrastruttura nazionale, per
migliorare le condizioni di esercizio del servizio anche sotto il
profilo della manutenzione.
Marta
Evangelisti, del Gruppo Uniti per l’Alternativa, chiede
che la Città metropolitana si costituisca parte civile:
“Siamo
in Appennino e in Appennino, in inverno, nevica. Per questo è ancora
più inaccettabile che una nevicata di poche ore, ampiamente
annunciata, abbia creato tanti e tali disagi”. Così ha esordito la
consigliera metropolitana Marta Evangelisti in apertura del
Consiglio, sollecitando la Città metropolitana, nei panni del
sindaco Merola, "a costituirsi parte civile accanto ai sindaci
del territorio nei confronti di Enel, Hera, RFI e più in generale di
tutti i soggetti che con il loro comportamento colpevole, hanno messo
in ginocchio tutto il territorio metropolitano".
La consigliera ha poi ribadito la necessità di intervenire immediatamente "con la puntuale verifica delle linee elettriche, della sostenibilità complessiva delle infrastrutture dei trasporti, con un monitoraggio e presidio costante del territorio. In Regione c’era già stato un incontro tra Prefettura, Enel, Hera, RFI, affinché i disagi non si ripetessero ed il territorio venisse costantemente monitorato e manutenuto. La situazione si è verificata uguale se non peggio. È ora quindi di individuare i responsabili e di chiedere conto a chi sbaglia degli errori commessi", ha affermato.
"Mi piacerebbe leggere domani sulla stampa locale – ha concluso Evangelisti - che il Sindaco Metropolitano si costituisce parte civile non solo a sostegno del Sindaco Franchi nei confronti di un gesto sbagliato di un ragazzo che già ha chiesto scusa e che sarà multato, ma anche nei confronti dei responsabili dei disagi che sistematicamente le popolazioni dell’Appennino patiscono ad ogni nevicata. Perché è facile parlare di Appennino, inserire qualche paragrafo in ogni documento e poi lasciare gli Amministratori abbandonati alle loro sorti. Avevano ragione gli 11 Sindaci che hanno anche delega in Città metropolitana, quando hanno affermato pubblicamente che il partito di maggioranza abbandona i territori metropolitani ed è distante da loro. Me lo possono confermare tutti i Sindaci: da Santoni che si associa a queste mie parole, ai Sindaci Panzacchi e Mastacchi della Valle del Setta che da lunedì sono al buio ed al freddo e non trovano soluzioni, al Sindaco Fabbri di Castiglione il cui Comune da giorni non ha energia elettrica e telefonia, al Sindaco di Grizzana, di Castel d'Aiano dove i volontari della Croce Rossa vanno a portare i viveri e tra essi ci sono anche i nostri amministratori, al Sindaco di Camugnano, dove gli allevatori non hanno di che abbeverare le bestie, al Sindaco di Castel di Casio che domenica aveva già chiuso le scuole".
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