Verrà
presentato domani, giovedì 30 novembre, alle 17.30 presso
l’Oratorio di San Filippo Neri, App: DAE respondER, un sistema
di “allertamento” delle persone, che include anche la
localizzazione dei defibrillatori semiautomatici disponibili sul
territorio.
In concreto, l’applicazione consente a chiunque sia registrato
(DAE
First Responder)
di essere allertato, nel caso in cui la Centrale Operativa 118
identifichi un sospetto arresto cardiaco nell’area per cui
l’utente ha dato la disponibilità a intervenire. Consente inoltre
di localizzare il Defibrillatore più vicino, per poterlo recuperare e portarlo
dove si trova la persona colpita. Sempre mediante la App, è
possibile effettuare una chiamata di emergenza al 118 inviando
automaticamente le coordinate per una localizzazione più rapida.
Come
funziona
Una
persona è colta da malore, i presenti chiamano il 118. Sugli
smartphone dei DAE
First Responder
registrati nel sistema arriva una notifica, con cui si avvisa che la
Centrale Operativa 118 ha registrato un probabile arresto
cardiocircolatorio nelle loro vicinanze. I DAE
First Responder
aprono la App e visualizzano le informazioni di base, quali la
propria distanza dall’evento e dal defibrillatore. Per confermare
alla Centrale Operativa 118 la propria disponibilità a intervenire,
basta premere sul display “Posso intervenire” senza eseguire
alcuna chiamata. Il sistema accetta la disponibilità e guida il DAE
First Responder
al recupero del DAE nelle vicinanze per portarlo sul luogo
dell’evento; nel frattempo la Centrale Operativa 118 può seguire
sul proprio cartografico il DAE First
Responder in avvicinamento. Arrivato sul posto con il
defibrillatore, il DAE
First Responder
– in contatto telefonico con l’operatore del 118 – eseguirà
le operazioni di soccorso. Attualmente
sono registrati alla App oltre 300 Defibrillatori First Responder sparsi in
tutto il territorio emiliano-romagnolo.
Ogni
anno, in Emilia Romagna, oltre 4.000 persone sono vittime di un
arresto cardiaco improvviso.
Un
intervento tempestivo, con le prime manovre di rianimazione e
l’impiego dei defibrillatori semiautomatici esterni, può rivelarsi
decisivo: defibrillare entro 3-5 minuti dall’inizio dell’arresto
può consentire, infatti, la sopravvivenza del paziente nel 50-70%
dei casi.
Alla
presentazione interverranno:
Giusella Finocchiaro – Presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna ( finanziatrice del progetto) , Giuliano Barigazzi - Assessore a Sanità e Welfare del Comune di Bologna, Anselmo Campagna - Responsabile del Servizio Assistenza Ospedaliera della Regione Emilia-Romagna, Chiara Gibertoni - Direttore Generale dell’Azienda USL di Bologna, Luigi Bolondi - Consigliere di Amministrazione della Fondazione del Monte con delega alla Ricerca Scientifica.
Il
programma completo su www.ausl.bologna.it
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